Dopo molte settimane di continuo calo, questo venerdì vediamo alcuni indicatori in risalita. Nulla di drammatico, almeno per il momento, ma un campanello d'allarme che ci ricorda quanto sia subdola la pandemia.
Partiamo dal dato dei contagi che sconta - come largamente atteso - un significativo aumento legato al gran numero di tamponi fatti durante l'ultima settimana. L'introduzione del green-pass sui luoghi di lavoro, oltre alle ben note polemiche, ha portato anche all'intercettazione di numerosi positivi che - se non avessero fatto il tampone - avrebbero continuato a circolare liberamente. Nel corso delle prossime settimane vedremo se questo effetto rappresenta un semplice transitorio (in pratica sono contagi che c'erano anche in precedenza, ma sfuggivano alle statistiche) oppure se l'incremento è destinato a crescere ulteriormente.
In tutta Italia si segnala anche un aumento dei contagi riscontrati tra gli ospiti delle RSA e le persone più anziane. Ricordo che molte di queste persone sono state sottoposte a vaccinazione 8-9 mesi fa e si può ragionevolmente pensare che - per loro - l'efficacia dei vaccini sia ormai considerevolmente ridotta, soprattutto per quanto riguarda la protezione rispetto a qualsiasi forma di contagio.
La somministrazione della terza dose è già partita e - se verrà conclusa in tempi brevi - potrà riportare in condizioni di sicurezza la parte più anziana della popolazione. Nel frattempo ci aspettiamo di contare più contagi (e purtroppo anche più decessi) tra gli anziani così come si era visto in Israele durante gli scorsi mesi di luglio e agosto.
Andamento dei contagi (linea grigia) e loro valore medio calcolato su base settimanale (linea blu). La linea azzurra rappresenta l'andamento dei contagi un anno fa |
Vediamo adesso il dato relativo alle nuove entrate nei reparti di terapia intensiva:
Nuovi ricoveri settimanali nei reparti Covid di terapia intensiva, normalizzati rispetto ad un campione di 100 mila abitanti |
Anche questo dato sembra indicare una tendenza verso una certa stabilizzazione dei nuovi ricoveri che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe anticipare una ripresa dell'ondata pandemica. Qui di seguito vi mostro il confronto con la Gran Bretagna, che è ancora decisamente a favore dell'Italia:
Per quanto riguarda i decessi ricordo - ancora una volta - che i dati sono spesso alterati (soprattutto per alcune Regioni italiane) dai forti ritardi con cui i casi vengono segnalati. Ad esempio, lo scorso 19 ottobre il numero dei decessi giornalieri è più che raddoppiato rispetto alla media a causa di alcuni "conguagli" effettuati a livello regionale. Questo porta a forti fluttuazioni dei dati che non svaniscono anche se viene effettuata una media su base settimanale.
Notiamo che l'ultimo dato sui decessi in Gran Bretagna è oltre 3 volte superiore rispetto al dato italiano. Il valore dei decessi in Gran Bretagna - dall’inizio di luglio in poi - è sempre stato decisamente superiore rispetto a quello italiano. Ricordo inoltre che le statistiche britanniche sottostimano il numero reale dei decessi perché includono solo quelli avvenuti entro 4 settimane dalla data del primo tampone positivo.
Passiamo infine al quadro europeo, così come è rappresentato dalle mappe ECDC:
Mappa della pandemia in Europa elaborata da ECDC |
La Penisola iberica, la Francia e l'Italia appaiono in colore giallo-verde, mentre nella parte centro-orientale dell'Europa prevalgono i colori rosso e rosso scuro. A partire dal mese di luglio, abbiamo visto l'ondata pandemica associata alla variante Delta partire dalla Gran Bretagna arrivando nella Penisola iberica e muoversi successivamente da Ovest verso Est.
L'arrivo nei Paesi dove c'è stata una ridotta adesione ai programmi vaccinali ha portato ad un forte incremento dei decessi che attualmente mostrano un picco in Romania e Bulgaria (circa 200 decessi ogni 2 settimane per ogni milione di abitanti) contro una media di circa 24 casi in Europa (in Italia, sono circa 10). Fermo restando che le statistiche sui decessi causati dalla Covid-19 variano moltissimo a seconda dei criteri adottati nei diversi Paesi (alcuni hanno "eliminato" il problema adottando criteri molto restrittivi per identificare tali decessi, soprattutto quando riguardano persone anziane) c'è una stretta correlazione tra la scarsa adesione al vaccino e l'aumento dei decessi Covid.
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