Le miocarditi sono una patologia che può essere indotta da una molteplicità di cause diverse e che colpisce mediamente tra 10 e 20 persone all'anno per ogni 100 mila abitanti. Tra le cause scatenanti ci possono essere anche alcuni tipi di vaccini, tra cui - in particolare - anche i vaccini anti-Covid che usano la tecnica ad mRNA. Ricordo anche che le miocarditi sono una delle numerose complicanze che possono essere indotte dalla Covid-19.
L'Agenzia americana CDC ha raccolto in un documento una analisi dettagliata dei casi di miocardite segnalati dopo le vaccinazioni fatte con vaccini ad mRNA, evidenziando una frequenza anomala di casi soprattutto nei soggetti di genere maschile sotto i 39 anni di età. In particolare, per i maschi di età compresa tra 12 e 24 anni di età, sono stati osservati circa 6 casi per ogni 100.000 seconde dosi somministrate. Le segnalazioni scendono a poco meno di 1 caso per ogni 100 mila somministrazioni della prima dose.
Andamento dei casi di miocardite segnalati dopo la prima e la seconda dose, suddivisi per classi d'età. Si nota un picco evidente per le classi d'età comprese tra 16 e 19 anni. Tratto da CDC |
Il lavoro che vi segnalo analizza il decorso clinico di circa 140 casi di miocardite trattati in alcuni reparti pediatrici di USA e Canada. I pazienti avevano meno di 21 anni ed erano per il 90% maschi. I sintomi sono comparsi mediamente dopo 2 giorni dalla vaccinazione e
sono stati caratterizzati tipicamente da un dolore al petto. I pazienti hanno ricevuto un trattamento ospedaliero che ha comportato un ricovero della durata media di 2-3 giorni. Per il 19% di loro è stato necessario un ricovero in terapia intensiva. Nessun paziente è deceduto.
Lascio a chi ha le necessarie competenze mediche il compito di commentare i risultati di questo lavoro. A me preme mettere in luce il fatto che, lavori come questo ci consentono di avere una valutazione ancora più approfondita dei (rari) rischi legati alla vaccinazione. Un contributo utilissimo per valutare il rapporto rischi/benefici delle vaccinazioni. anche per quelle categorie che sono meno esposte alle gravi complicanze della Covid-19.
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