giovedì 17 febbraio 2022

L'Influenza Russa come la Covid-19?

Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a 3 fenomeni di spill-over (passaggio di Coronavirus da animali all'uomo) che hanno dato origine a fenomeni epidemici. I primi 2 episodi, legati ai virus SARS-CoV-1 e Mers-CoV hanno avuto un impatto circoscritto a livello geografico, mentre il SARS-CoV-2 ha provocato l'attuale pandemia che dura ormai da più di 2 anni.

Tutti gli esperti hanno avanzato l'ipotesi che la pandemia si trasformerà progressivamente in una endemia, associata ad una progressiva riduzione dell'aggressività del virus SARS-CoV-2. In questo momento molti pensano che Omicron possa rappresentare il punto di svolta verso l'endemizzazione e che tra breve anche SARS-CoV-2 possa essere ridotto al livello di tanti Coronavirus simili, noti come causa di comuni raffreddori.

La domanda che molti studiosi si sono posti è se esistano precedenti storici simili alla pandemia di Covid-19 che stiamo attraversando. La questione non è facilmente affrontabile perché gli archeo-virologici raramente possono accedere ad alcuni dati essenziali come, ad esempio, la presenza di particolari anticorpi presenti nei resti di coloro che hanno contratto i virus del passato.

Nel caso della pandemia che solitamente chiamiamo "Spagnola" sappiamo, ad esempio, che la causa scatenante era un virus influenzale del tipo H1N1 che non ha alcun grado di parentela con i Coronavirus. C'è però un  episodio di fine Ottocento che - almeno secondo alcuni studiosi - potrebbe essere stato originato da un Coronavirus che oggi ritroviamo endemico. Si tratta della cosiddetta "Influenza Russa", originariamente apparsa a Bukhara nel 1889 e propagatasi a livello mondiale negli anni successivi. Le varie ondate provocarono più di 1 milione di vittime (allora la popolazione mondiale ammontava solo ad 1,5 miliardi di persone e la percentuale di persone anziane - colpite molto più severamente rispetto ai giovani - era decisamente inferiore rispetto a quella attuale). 

Le cronache del tempo descrivono una pandemia che aveva caratteristiche molto simili a quelle della Covid-19. Trascorsi 6 anni dalla prima comparsa del virus, il contagio si trasformò in endemia. Il virus responsabile della pandemia di oltre 130 anni fa è ancora presente fra noi e, secondo l'opinione prevalente, si tratterebbe dell'HCoV-OC43.

Per una storia completa sull'Influenza Russa vi rimando ad un bell'articolo apparso sul Corriere della Sera, scritto da Sandro Modeo.

1 commento:

  1. Il Green pass non servirà più?
    Abrignani (CTS) frena: «Il virus non scomparirà:
    in autunno chi non è vaccinato
    non dovrebbe stare tranquillo»

    20 FEBBRAIO 2022 - Giovanni Ruggiero

    Le incognite secondo l’immunologo sono ancora tante, vista l’imprevedibilità del virus dimostrata negli ultimi due anni

    L’andamento finora è incoraggiante, spiega Abrignani, anche se scontiamo ancora un numero alto di decessi legato al boom di infezioni di gennaio. Per dire quindi addio al Green pass sarebbe meglio guardare all’estate, ma con alcuni primi passi già nei prossimi giorni:

    «A Marzo ci potremmo trovare già in una situazione buona – spiega Abrignani – da qui a settembre andrà tutto bene, ma nella testa di un ricercatore si affaccia una domanda».

    E l’interrogativo è per il prossimo autunno, quando l’immunologo prevede: «Il virus non scomparirà. Resterà sotto forma di variante Omicron e chi verrà contagiato, se vaccinato, svilupperà forme simil influenzali. I non immunizzati SI AMMALERANNO. Se avessi più di 50 anni e non avessi ricevuto le dosi, non mi sentirei tanto tranquillo».

    https://www.open.online/2022/02/20/covid-19-abrignani-green-pass-presto-abolirlo/

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