giovedì 7 ottobre 2021

Alcuni Paesi nord-europei bloccano l'utilizzo di Moderna per i più giovani mentre appaiono nuovi dati sulle miocarditi associate alla somministrazione di Pfizer-BioNTech

Le Autorità sanitarie di Svezia e Danimarca hanno sospeso l'utilizzo del vaccino Moderna per i soggetti più giovani (sotto i 18 anni in Danimarca e sotto i 30 anni in Svezia) a causa della segnalazione di alcuni effetti avversi legati ad infiammazioni cardiache. Analoghe decisioni sono state prese dalla Norvegia e - probabilmente - anche dalla Finlandia. Per le persone più giovani, questi Paesi raccomandano di utilizzare solo Pfizer-BioNTech che, come ben noto, ha una formulazione simile a quella del vaccino Moderna, ma ha un dosaggio del principio attivo pari solo ad 1/3 rispetto al vaccino concorrente.

Contemporaneamente, The New England Journal of Medicine ha pubblicato un articolo nel quale viene analizzata l'insorgenza di miocarditi come effetto avverso associato alla somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech. Il lavoro è basato sull'analisi degli effetti avversi riscontrati su 2,5 milioni di cittadini israeliani, di cui il 94% vaccinato con 2 dosi. I casi di miocarditi sono stati complessivamente 54 (51 uomini e 3 donne). Il 98% dei casi sono stati classificati come di entità modesta (76%) o moderata (22%) e non hanno provocato danni permanenti al muscolo cardiaco. Una sola persona su 2,5 milioni ha contratto una miocardia grave ed è deceduta. Il caso è stato attribuito alla sottovalutazione del rischio ed alle mancate cure praticate dai medici che avevano la paziente in carico.

La maggioranza dei casi di miocardite (69%) sono stati segnalati dopo la somministrazione della seconda dose ed hanno riguardato principalmente giovani maschi  di età compresa tra 16 e 29 anni.

I dati israeliani confermano che, almeno per il vaccino Pfizer-BioNTech, le miocarditi sono un evento avverso assai raro e non sono tali da giustificare la mancata somministrazione del vaccino alle persone più giovani. Per quanto molto raro, l'evento è comunque possibile e nel caso in cui avvenga richiede un immediato controllo medico per evitare che possa provocare danni permanenti. Il rischio di tale evento va confrontato con il rischio di contrarre una miocardite per una persona non vaccinata che si infetti con il SARS-CoV-2. Le decisioni sulla eventuale limitazione nella somministrazione di un vaccino vengono prese dalle Autorità sanitarie proprio sulla base del confronto di rischi diversi (miocardite a seguito del vaccino confrontata con miocardite a seguito della Covid-19).

Diverso è il discorso per il vaccino Moderna perché - come ricordato precedentemente - abbiamo a che fare con un dosaggio che è 3 volte superiore rispetto a quello di Pfizer-BioNTech. Ragionevolmente possiamo aspettarci che il rischio di miocardite sia più alto per il vaccino Moderna, ma non è detto che il rischio sia direttamente proporzionale al dosaggio del principio attivo. Secondo quanto comunicato da Reuters, anche le Autorità sanitarie canadesi confermano che la frequenza delle miocarditi riguarda prevalentemente maschi sotto i 30 anni, ma aggiungono che tali eventi sono relativamente più frequenti per chi riceve Moderna piuttosto che Pfizer-BioNTech. Quanto siano più frequenti, non viene specificato.


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