Aggiornamento settimanale su contagi e ricoveri, partendo dai dati nazionali. Tutti i parametri sono in crescita, con oltre 50.000 pazienti attualmente positivi e non si vedono, per il momento, segni di inversione della tendenza iniziata a metà luglio. La situazione è certamente meno grave rispetto a Paesi vicini come Francia e Spagna, ma se andremo avanti così ancora per diverse settimane finiremo fatalmente in una situazione critica anche in Italia.
I grafici aggiornati sono mostrati qui di seguito:
Continua a crescere la frazione di attualmente positivi che richiedono un ricovero in terapia intensiva:
I dati trentini relativi ai nuovi contagi settimanali ed alla media settimanale dei ricoveri ospedalieri sono riportati qui di seguito:
Notiamo una crescita della media dei ricoveri (punti blu) che si mantengono comunque ad un livello inferiore rispetto al dato nazionale (il 6% dei 587 trentini attualmente positivi porterebbe ad una stima di 35 ricoveri, circa il triplo dei valori attuali). Per quanto riguarda i contagi (punti rossi), le ultime settimane mostrano in Trentino un livello più o meno stabile oscillante intorno a circa 200 nuovi contagi settimanali. Un dato che, rapportato alla popolazione, ha portato il Trentino in testa alle classifiche nazionali dei nuovi contagi, come abbiamo già discusso in altri precedenti post. Sappiamo che ci sono forti contributi legati a specifici focolai, anche se oggi, nell'ambito del Convegno nazionale del FADOI, la Società scientifica italiana di medicina interna, il Trentino è stato segnalato come un esempio negativo perché, nel corso dell'ultima settimana, non sarebbe stato possibile tracciare (risalire all'origine) oltre il 60% dei nuovi contagi rilevati. La notizia è stata ampiamente ripresa da diversi organi di stampa anche se, personalmente, non sono riuscito a verificarla. Gli scarni comunicati emessi da APSS Trento non mi consentono di dire se quanto riportato dal FADOI sia un dato reale. Se fosse così sarebbe preoccupante, soprattutto in prospettiva futura.
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