Questo aggiornamento settimanale è "speciale" non tanto per le notizie in esso contenute, ma per il fatto che ormai è quasi passato un anno dall'inizio "ufficiale" della pandemia in Italia. Domani a Trento ci sarà un incontro per ricordare le tante sofferenze ed i lutti che la pandemia ha fin qui provocato.
Sperando che sia di buon auspicio, partiamo da un dato che vi avevo già anticipato, ma che - settimana dopo settimana - appare sempre più convincente. Finalmente - e per la prima volta dall'inizio della pandemia - si osserva, a livello mondiale, una riduzione dei nuovi contagi. È troppo presto per cantare vittoria, ma certamente è un segnale incoraggiante, mai visto prima:
|
Nuovi contagi settimanali, rilevati a livello mondiale dall'inizio della pandemia fino ad oggi. Tratto da ECDC
|
Sappiamo che potrebbe essere solo un calo temporaneo, ma l'andamento discendente dei contagi, registrato simultaneamente nel continente Europeo ed in quello Americano, fa ben sperare. Fino alla fine del 2020 c'era sempre stato una sorta di "ping-pong virale" con ondate che colpivano i diversi continenti, senza mai vedere una riduzione del numero complessivo dei contagi.
La tendenza osservata durante questi mesi iniziali del 2021 potrebbe non essere duratura e, come è avvenuto a livello nazionale o continentale, il calo attuale potrebbe essere seguito da una nuova ondata. Per il momento accontentiamoci del fatto che i contagi stanno complessivamente scendendo, perché se cala la circolazione del virus a livello globale, diminuisce anche la probabilità di generare nuove varianti virali.
Lasciamo la dimensione globale e guardiamo ad una dimensione assai piccola, ma non meno rilevante. Mi riferisco, in particolare, all'andamento dei contagi tra gli ospiti delle RSA del Trentino. Il dato è mostrato - su scala semi-logaritmica - nella figura sottostante, dove è confrontato con l'andamento del numero delle altre persone "attualmente positive" presenti nel territorio provinciale:
|
Ospiti di RSA del Trentino "attualmente positivi" (punti rossi, fonte dati APSS, Trento). Il dato è confrontato con l'andamento del numero delle altre persone "attualmente positive" presenti in Trentino (punti blu, fonte dati Protezione Civile Nazionale). Il gap tra gli ospiti delle RSA ed il resto della popolazione si sta progressivamente allargando
|
I dati dell'ultima settimana confermano la forte discesa dei positivi tra gli ospiti delle RSA trentine, effetto chiaramente correlato con le vaccinazioni avvenute durante il mese di gennaio 2021. Sulla bontà dei dati delle persone attualmente positive in Trentino non sono certamente in grado di "mettere la mano sul fuoco". L'uso tattico dei tamponi antigenici ha fatto sparire dalle statistiche ufficiali molti positivi e la crescita osservata da inizio gennaio in poi (punti blu) potrebbe essere, almeno in parte, fittizia. Per gli ospiti delle RSA si osserva comunque un andamento del tutto opposto, con un netto cambio di pendenza a inizio febbraio, più o meno in coincidenza con il completamento delle operazioni di vaccinazione. Mi sembra un segnale di buon auspicio per tutti gli anziani del Trentino, confidando che le operazioni di vaccinazione possano procedere sollecitamente e senza troppi intoppi burocratici.
Chiusa la sezione "buone notizie", passiamo a quelle un po' meno incoraggianti. Partiamo dall'indice di trasferimento del contagio che, a livello nazionale, anche secondo l'ultima stima ISS, ha sfiorato il valore unitario. Ecco il grafico:
|
I punti rossi sono le stime ISS. I punti blu (con i relativi valori numerici) sono le stime del mio modellino empirico
|
In pratica, le nostre zone colorate stanno mantenendo il Paese in una situazione di stallo, con una circolazione virale pressoché costante nel tempo. Siamo ostaggi del virus ed in attesa che la Natura faccia il suo corso!
Anche se i contagi non accennano a calare, continuano ad arrivare timidi segnali incoraggianti sul fronte dei ricoveri. Ho leggermente cambiato l'analisi dei ricoveri rispetto a quella presentata nelle settimane precedenti. Invece di calcolare la variazione percentuale rispetto al giorno precedente e mediare su 7 giorni, ho calcolato la variazione percentuale tra il numero medio dei ricoveri calcolato su base settimanale.
I numeri che vedete nella figura sottostante corrispondono alla variazione percentuale dei ricoveri registrata tra una settimana e quella immediatamente precedente. Attualmente i ricoveri calano, anche se l'andamento giornaliero non è sempre monotòno.
Il fatto che ci sia un calo dei ricoveri, a fronte di un numero di contagi pressoché stabile, è compatibile con l'osservazione che attualmente - a livello nazionale - si sta osservando una forte crescita dei contagi tra i giovani in età scolastica, mentre si osserva una riduzione della percentuale di contagi riferita alle persone più anziane (probabilmente legata anche alle vaccinazioni). Se confermato, questo dato sarebbe molto importante.
|
Variazione percentuale dei ricoveri (tutti i reparti Covid) misurata su base settimanale. Elaborato su dati della Protezione Civile Nazionale
|
Concludo con alcuni dati di interesse locale. Partirei senz'altro dall'andamento dei contagi registrati nel corso dell'ultimo mese in Trentino ed in Alto Adige:
|
Nuovi contagi registrati in Trentino ed in Alto Adige (fonte dati: Protezione Civile Nazionale)
|
Si vede già l'effetto della recente introduzione della "zona rossa" in Alto Adige che, nel corso degli ultimi giorni, ha prodotto una inversione di tendenza a livello di nuovi contagi. Per il momento, la "zona arancione" non sembra avere avuto un particolare impatto sui contagi del Trentino che continuano, sia pure lentamente, a crescere.
Rimane per me un mistero la stima dell'indice Rt del Trentino fatta oggi dall'ISS. Poiché la stima ISS viene effettuata usando i dati sui contagi sintomatici, evidentemente c'è stata una forte crescita di tali casi che non traspare dal numero complessivo dei contagi. Avrei anche altre spiegazioni, ma ricadono nella categoria "a pensar male si fa peccato" e, almeno per il momento, preferisco tenerle per me.
Sempre come confronto tra Alto Adige e Trentino, è interessante vedere l'andamento delle nuove entrate in terapia intensiva:
|
Nuovi ricoveri settimanali in terapia intensiva normalizzati rispetto ad un campione di 100.000 abitanti. Fonte dati: Protezione Civile Nazionale
|
Il dato dei nuovi ricoveri nazionali (linea nera) è stato abbastanza stabile durante le ultime 4 settimane. Il dato del Veneto (linea azzurra) è attualmente migliore rispetto alla media nazionale. Il Trentino (linea rossa) e l'Alto Adige (linea verde) si trovano appaiati, nettamente più in alto rispetto alla media nazionale.
Concludo con una delle tante "anomalie trentine": mi riferisco, in particolare, al numero di nuovi contagi segnalati questa settimana all'ISS, per i quali non è stato possibile identificare una catena di contagio specifica. In altre parole, in Trentino abbiamo un livello di nuovi contagi pari a circa il doppio della media nazionale, ma non sappiamo dove avvengono i contagi (almeno nel 90% dei casi).
Una pessima performance per i sistemi di tracciamento dei contagi del Trentino su cui la Provincia non si è mai degnata di fornire spiegazioni, salvo autoproclamare non dimostrate eccellenze nell'azione di contact-tracing.