sabato 13 febbraio 2021

Il "mistero glorioso" dell'indice Rt

Forse un po' stordito, a causa dal micidiale '"uno-due" inferto da ECDC ed ISS, il Presidente pro-tempore della Provincia Autonoma di Trento ci ha deliziato con un'altra delle sue "perle" parlando di un misterioso algoritmo che l'Istituto Superiore userebbe per stimare l'indice Rt

 

Il Presidente dovrebbe almeno sapere che le stime ISS vengono fatte a Trento, dal gruppo del dott. Stefano Merler, epidemiologo, presso FBK. A scanso di equivoci, vorrei ricordare che il contributo dei ricercatori FBK è esclusivamente tecnico: loro lavorano sui dati forniti da ISS e non hanno alcun compito di verificare la consistenza e la completezza dei dati.

Sostenere che l'indice Rt sia un "oggetto misterioso" assolutamente non prevedibile è solo un maldestro tentativo di negare l'evidenza, fatto per calmare la giusta irritazione dei tanti trentini che, all'ultimo minuto, hanno visto sfumare la possibilità di far ripartire le loro attività economiche legate allo sci

E anche ammesso che il Presidente abbia difficoltà a comprendere che l'indice Rt diventa maggiore di 1 quando i contagi tendono ad aumentare, forse qualcuno dei ben pagati dirigenti che lo circondano avrebbe potuto spiegarglielo, prima che firmasse gli affrettati decreti di riapertura della stagione sciistica.

3 commenti:

  1. Il Presidente Fugatti in conferenza (senza) stampa ha spiegato (testualmente):

    “Noi NON SAPPIAMO come si calcola Rt, sarebbe anche - in qualche modo - sbagliato e sapete che è un algoritmo dell'Istituto Superiore di Sanità e quindi le modalità di calcolo di Rt sono - diciamo - “non conosciute” - e credo anche giustamente - dalle Regioni.

    Di certo c'è che Rt si crea rispetto alla variazione del contagio che c'è stata: se tra una settimana e l'altra il contagio fosse aumentato, Rt fa un calcolo che probabilmente aumenterà anche in quella a venire, questo dipende dai “sintomatici” e dai “non sintomatici”, è una cosa molto specifica.

    Quindi le motivazioni per cui si calcola un Rt, possiamo capirne le motivazioni, ma realmente come viene calcolato noi QUESTO NON LO SAPPIAMO.

    Ma soprattutto Rt dipende dalla variazione dei numeri da settimana a settimana, “sintomatici” o “non sintomatici” e non dipende dall'entità da cui tu parti: cioè se il contagio tuo è basso, però quella settimana lì ha una variazione importante, oppure se il contagio tuo è alto e ha nella stessa settimana la stessa variazione importante, per Rt è uguale, cioè Rt non guarda la base, se tu sei una situazione di contagio forte o basso; se c'è la variazione, la variazione c’è (chiasmo, NdC), e ti guarda quello;

    da quello che si è capito sulla funzionalità di Rt, che comunque - ripeto - è una decisione del Ministero e su quello occorre basarsi”.

    venerdì 12 02 2021 (data palindroma)...

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  2. Conferenza (senza) stampa - sabato 13 febbraio.

    Riguardo ai tamponi si conferma l'alto indice di positività: in Trentino è del 7,2% mentre la media italiana è da giorni fra il 4% ed il 5%.

    Secondo il presidente Fugatti "è perché noi facciamo i tamponi ai sintomatici, mentre altre regioni li fanno in altro modo, è chiaro che per questo PAGHIAMO un numero di positivi più alto".

    (NdC) Ma il Presidente Fugatti, ci è o ci fa?

    Se davvero il Trentino facesse contact tracing (all'ISS ogni settimana comunica di aver tracciato il 100%), i contatti più stretti di un contagiato verrebbero sottoposti a tampone molecolare >> verrebbero processati più tamponi, trovando anche qualche positivo (magari a-sintomatico) >> aumenterebbe il denominatore della frazione >> e... zac! easy peasy, l'indice di positività si allineerebbe a quello nazionale.

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  3. Tiziano Grottolo – ildolomiti.it - 13 febbraio 2021
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    Riferendosi al Trentino finito in zona “arancio” il presidente della Provincia parla ancora di quella che lui considera una “beffa”. Lo stesso Fugatti solleva seri dubbi sulla rettitudine delle Regioni, dando per scontato che - se ci fosse la possibilità - in molti imbroglierebbero.

    Il presidente della PAT espone quella che dovrebbe essere una prova della bontà delle sue affermazioni: “Noi non conosciamo l’algoritmo con cui si forma l’Rt, com’è giusto che sia, perché se le Regioni lo conoscessero, tutti si comporterebbero di conseguenza PER FARE IN MODO di non entrare in una classificazione elevata”.

    In altre parole si lascia intendere che - qualora si conoscesse un metodo efficace - si proverebbe A IMBROGLIARE l’ISS sulla classificazione, magari proprio per restare in zona gialla.

    Impossibile non notare come tutto ciò suoni vagamente inquietante, soprattutto quando a fare discorsi simili è il presidente di una Provincia. Senza dimenticare la questione mai risolta dei tamponi di controllo, in Trentino effettuati con almeno 8 giorni di ritardo rispetto alle indicazioni del Ministero della Salute.

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