mercoledì 10 febbraio 2021

Siamo arrivati al picco mondiale della pandemia di Covid-19?

Da oltre un anno, tutti parlano della pandemia, ma poi - dal punto di vista  pratico - molti sembrano interessati solo a ciò che accade nel loro stretto circondario. Forse si preferisce non pensare alla pandemia come fenomeno globale perché il solo pensarci basterebbe per farci capire quanto sia complicata la situazione che stiamo attraversando e quanto sia infondata la speranza di potercela cavare senza preoccuparci troppo di quello che accade altrove.

Taluni hanno previsto che la pandemia di Covid-19 segni la fine del recente sviluppo socio-economico che è noto con il termine "Globalizzazione". Forse succederà davvero, ma sarebbe un paradosso perché - per sua natura - una pandemia è il fenomeno più globale che possiamo immaginare. Il contagio si muove da Paese a Paese, ignorando confini fisici e politici e finché la Covid-19 sarà presente da qualche parte nel Mondo ci sarà sempre la possibilità che evolva generando nuovi ceppi virali resistenti ai nostri vaccini ed ai farmaci che nei prossimi mesi dovrebbero diventare disponibili per la cura della malattia.

Ogni tanto è bene uscire dai nostri spazi limitati e guardare a quello che sta accadendo a livello globale. Oggi lo facciamo per capire se - finalmente - siamo arrivati al punto di massima circolazione del SARS-CoV-2 a livello mondiale

Osserviamo l'andamento dei nuovi contagi settimanali registrato a livello mondiale durante l'ultimo anno:

Nuovi contagi settimanali rilevati a livello mondiale. Attualmente la maggioranza dei nuovi contagi è registrata in Europa e nel continente americano. Tratto da ECDC
 

A partire dal momento della prima apparizione "ufficiale" del virus in Cina, poco più di un anno fa, abbiamo assistito ad una crescita pressoché costante dei nuovi contagi settimanali registrati a livello mondiale. Ci sono state grandi differenze a livello continentale, ma se osserviamo il dato complessivo, la crescita dei nuovi contagi è stata pressoché monotòna. Ci sono stati dei periodi  durante i quali il numero dei nuovi contagi dava segni di stabilizzazione, ma sono durati poche settimane e sono stati sempre seguiti da forti aumenti.

Complessivamente, a livello mondiale, sono stati contati oltre 100 milioni di contagi e più di 2 milioni di decessi. Parliamo ovviamente di dati ufficiali che potrebbero essere sottostimati rispetto ai dati reali, ma la tendenza generale è senz'altro quella mostrata in figura.

Nel corso delle ultime settimane, per la prima volta dall'inizio della pandemia, notiamo che l'aumento dei nuovi contagi sembra essersi quantomeno attenuato. C'è stata una certa volatilità dei dati legata probabilmente alle festività di fine anno, ma forse siamo arrivati al picco. 

La situazione ricorda un po' il picco delle ondate pandemiche che abbiamo imparato a riconoscere a livello nazionale. Non possiamo escludere che il numero dei nuovi contagi settimanali possa riprendere a salire (magari a causa della circolazione di nuovi ceppi virali più contagiosi), ma - se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno - potremmo aver superato il livello massimo dei nuovi contagi e da qui in poi potremmo attenderci una discesa. 

Certamente la diffusione dei vaccini contribuirà a portarci verso una situazione meno critica, anche se non dobbiamo dimenticare che i problemi non si possono risolvere vaccinando solo i cittadini dei Paesi ricchi.

Le sfide che abbiamo davanti sono ancora numerose. Per il momento accontentiamoci del fatto che i nuovi contagi globali ci fanno sperare in una prossima attenuazione della circolazione virale. Senza mai dimenticare che - a livello nazionale o continentale - gli andamenti potrebbero essere in netto contrasto con la tendenza media registrata a livello globale.




Nessun commento:

Posta un commento