mercoledì 3 febbraio 2021

Frenata in Svizzera per il vaccino AstraZeneca

Il vaccino AstraZeneca non ha ancora ricevuto l'autorizzazione all'uso da parte delle autorità elvetiche. Le ragioni sono quelle note, legate sostanzialmente alla carenza di informazioni relative alla sperimentazione di fase 3 del vaccino. 

Pur avendo ordinato già 5,3 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca, le Autorità svizzere hanno preferito aspettare che arrivino ulteriori informazioni ed, in particolare, i risultati di un ulteriore studio di fase 3 attualmente in corso negli Stati Uniti.

La Svizzera ha quindi preferito allinearsi alla posizione attendista assunta dall'americana FDA, anche perché - sulla base dei dati disponibili - l'efficacia attesa per il vaccino AstraZeneca è troppo bassa per renderlo competitivo rispetto ai prodotti fin qui approvati.

Per chi fosse interessato ad una informazione più completa sulla procedura di autorizzazione svolta dalla Svizzera, consiglio di consultare la documentazione presente nel sito  www.infovac.ch. Il sito è molto chiaro e completo, un esempio di trasparenza dell'informazione che andrebbe - a mio avviso - imitato.

2 commenti:

  1. La Svizzera non approva il vaccino AstraZeneca (per il momento)
    ilfattoquotidiano.it - 3 febbraio 2021

    La Svizzera ha deciso di non approvare il vaccino AstraZeneca, per il momento, in quanto “i dati finora disponibili e analizzati non sono ancora sufficienti per procedere con un’omologazione. Occorrono ulteriori dati di nuovi studi per ottenere informazioni sulla sicurezza, sull’efficacia e sulla qualità”.

    “Sulla base dei dati finora analizzati – spiega la nota di Swissmedic, l’equivalente dell’AIFA italiana, che spiega il mancato via libera al vaccino AstraZeneca – il comitato di esperti esterni Hmec (Human Medicines Expert Committee) che collabora con Swissmedic ha appoggiato la valutazione intermedia di Swissmedic sul vaccino contro il Coronavirus di AstraZeneca nella riunione straordinaria del 2 febbraio 2021.

    I dati attualmente disponibili non consentono ancora di prendere una decisione positiva sul rapporto rischi/benefici”. “Per giungere a una valutazione finale – si legge – , è necessario che il richiedente presenti ulteriori dati sull’efficacia provenienti da uno studio di fase 3 in corso in America del Nord e del Sud e che questi vengano quindi analizzati.

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