Qui potete trovare il rapporto che AIFA (Agenzia italiana per il farmaco) ha rilasciato oggi. Nel rapporto vengono analizzati i 7.337 casi di reazioni avverse (variabili da "lievi" fino a "gravi") che sono state riscontrate in soggetti a cui erano stati somministrati i vaccini Pfizer o Moderna. Complessivamente parliamo di 1.564.090 dosi somministrate tra il 27 dicembre ed il 26 gennaio.
I dati analizzati hanno riguardato in grande maggioranza la somministrazione della prima dose del vaccino Pfizer. Il tasso di segnalazione di eventi avversi è pari a 469 eventi per ogni 100.000 dosi somministrate. Si tratta di una stima che dovrà essere rivalutata quando saranno disponibili dati più completi.
La maggior parte degli eventi avversi segnalati (92,4%) riguardavano fenomeni di lieve entità. L'AIFA presenta una analisi dettagliata degli eventi più severi, inclusi 13 casi di anafilassi/shock anafilattico che sono stati oggetto di una indagine approfondita. Indagini simili sono attualmente in corso negli altri Paesi europei.
Nel periodo compreso tra 1 e 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino sono stati riscontrati 13 decessi avvenuti tra ospiti di RSA con età mediana pari a 90 anni. Si tratta di pazienti affetti da una o più gravi patologie e l'analisi dei casi non ha evidenziato una correlazione tra la somministrazione del vaccino ed il decesso.
Perciò, i casi clinicamente rilevanti sono in media 26 su un milione.
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RispondiElimina(tgr trento)
RispondiEliminaI dati sulle prime 20mila somministrazioni. Le reazioni avverse sono inferiori all'1%. Azienda sanitaria: "Il vaccino è sicuro"
Febbre, dolori muscolari e mal di testa i sintomi più comuni. Segnalazioni soprattutto dopo la seconda dose. Ma gli effetti "rilevanti" sono meno dello 0,1%
In Trentino sulle prime 20mila dosi somministrate del vaccino anti Covid Pfizer-BioNTech, le segnalazioni di reazioni avverse sono state 134, meno dell'1 per cento.
Si tratta principalmente di dolori muscolari - tipicamente al braccio dell'iniezione - febbre superiore a 38 gradi, o mal di testa, destinati nella grande maggioranza a una risoluzione spontanea in poche ore o attraverso l'assunzione di farmaci comuni. La maggioranza di queste, è stata avvertita dopo l'iniezione di richiamo e in particolare nella fascia 29-57 anni.
Ma sono solo meno di dieci, dunque in misura inferiore allo 0,1 percento del totale di vaccinazioni inoculate, le reazioni più gravi definite "rilevanti" - come febbre superiore a 39,5° o pressione bassa - e 1 soltanto di queste non ha ancora completato il processo di guarigione. In nessun caso, comunque, la reazione ha portato a danni di rilievo.
Secondo il direttore sanitario Antonio Ferro, "Abbiamo avuto la conferma che la seconda dose è più fastidiosa della prima, ma i dati dimostrano che il vaccino è sicuro. Tra questi effetti e i benefici della protezione - ha aggiunto - non ci sono paragoni".
Campagna vaccinale contro il covid, la parola a Matteo Bassetti
RispondiEliminaEdgardo Genova – genovatoday.it - 07 febbraio 2021
Il direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, è tornato sul tema dei vaccini.
«Non ci sono vaccini di serie A e di serie B. Quello di Astrazeneca è UN OTTIMO VACCINO, ha la copertura del 100% sulla malattia grave che può portare alla morte, è questo quello che ci interessa», ha detto l'infettivologo.
Il limite ai 55 anni «mi pare un po' difficile da comprendere, soprattutto in un momento di grande penuria di vaccini - ha dichiarato Bassetti -. Bisogna portare il più rapidamente possibile quante più persone a essere vaccinate per arrivare al prossimo autunno con il 75% di popolazione vaccinata».
Il direttore della Clinica di Malattie infettive ha parlato anche del quadro attuale e di quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane. «Siamo su un altopiano, ci sono 20mila persone ricoverate nei nostri ospedali e dovessero ripartire i contagi, partiremo da un elevato numero di ricoveri, quindi dobbiamo stare molto attenti». Secondo il medico, «il rischio è che tra fine febbraio e marzo ci possa essere aumento di contagi e quindi dobbiamo essere molto, molto attenti».