La rivista JAMA Network ha pubblicato i risultati di uno studio condotto in Israele che ha riguardato un campione di persone ad alto rischio di reazione allergica sottoposte a vaccinazione con Pfizer-BioNtech. Complessivamente lo studio ha riguardato oltre 8 mila persone, all'interno delle quali è stato estratto un gruppo di 429 pazienti che soffrivano delle forme di allergia più gravi.
Fin dall'inizio delle vaccinazioni fatte con Pfizer-BioNtech erano state espresse molte preoccupazioni circa la possibile insorgenza di forti reazioni allergiche. Questo aveva inizialmente indotto l'americana Food and Drug Administration (FDA) a raccomandare di non vaccinare le persone che soffrivano genericamente di gravi forme di allergia. Tale prescrizione è stata successivamente fortemente attenuata, limitando la raccomandazione di non vaccinarsi a coloro che soffrano di allergie per le specifiche componenti del vaccino.
I 429 pazienti fortemente allergici sono stati vaccinati sottoponendoli ad una stretta sorveglianza medica, ben oltre il quarto d'ora d'attesa standard che viene richiesto a tutte le persone dopo la somministrazione di una dose vaccinale. Solo in 9 casi (tutte donne) si sono verificate reazioni allergiche: 6 di questi casi hanno corrisposto a reazioni immediate che sono state prontamente risolte con la somministrazione di antistamine. I rimanenti 3 casi hanno comportato reazioni anafilattiche che includono anche difficoltà di respirazione. Dopo opportuno trattamento medico, i 3 casi sono stati completamente risolti nel giro di pochi giorni, senza lasciare conseguenze di lungo termine.
La conclusione di questo studio è che, previo un accurato screening, è possibile sottoporre la maggioranza di coloro che soffrono di allergie alle procedure standard di vaccinazione. Per coloro che soffrono di forme di allergie più gravi, è opportuno sottoporre i vaccinati ad una stratta sorveglianza medica in modo da poter prontamente intervenire nel caso in cui si manifestino reazioni allergiche di una certa gravità.
Seguendo questa procedura, è possibile estendere la vaccinazione alla grande maggioranza di coloro che soffrono di forme di allergia più o meno grave. Come al solito, è necessario che i pazienti si affidino alla competenza di un medico qualificato.
Sono assolutamente non raccomandabili le autodiagnosi di coloro che ritengono di essere soggetti a rischio perché soffrono di allergie e - senza consultare un medico - decidono di non ricevere la vaccinazione. In questo modo, per schivare il rischio gestibile di una reazione allergica, si espongono alla possibilità di contrarre un contagio pericoloso.
Nessun commento:
Posta un commento