venerdì 24 giugno 2022

Aggiornamento sulla pandemia: un picco estivo, tanto per non perdere l'abitudine

Malgrado l'arrivo della buona stagione (con la conseguente riduzione delle attività svolte in luoghi chiusi), l'allentamento delle norme di prevenzione del contagio, associato con la diffusione di Omicron 5 e con il calo della protezione garantita dai vaccini (il grosso delle ultime vaccinazioni risale a più di 6 mesi fa), hanno prodotto una nuova forte crescita dei contagi e dei ricoveri. 

Nulla di grave - almeno per il momento - anche se la crescita dell'occupazione dei posti letto dei reparti Covid inizia a destare qualche preoccupazione. Crescono anche i ricoveri in terapia intensiva, smentendo coloro che sostengono che il "virus è molto meno aggressivo rispetto a prima". In realtà i vaccini - anche se forniscono una protezione limitata nel tempo rispetto al contagio - hanno considerevolmente ridotto l'incidenza dei casi più gravi. 

Ai vaccini si affianca l'utilizzo dei farmaci antivirali che - se usati correttamente - riescono comunque a ridurre il numero dei ricoveri ospedalieri. Il quadro che emerge è - lo ripeto - non critico, ma genera qualche preoccupazione soprattutto alla luce di quanto potrà succedere a partire dal prossimo autunno quando non potremo più contare sull'effetto di mitigazione del contagio collegato alla stagione estiva.

Vediamo ora i dati, ricordando che i contagi sono probabilmente abbondantemente sottostimati (molti positivi con sintomi deboli evitano di fare il tampone - o fanno il tampone fai-da-te, ma non comunicano la loro positività - per paura di rimanere bloccati a casa).

Nuovi contagi giornalieri in Italia (il dato è mediato su base settimanale)

Variazione percentuale del numero di posti letto occupati nei reparti Covid degli ospedali italiani (somma di tutti i reparti). Nel corso dell'ultima settimana l'incremento è stato particolarmente significativo.

Nuovi ricoveri settimanali nei reparti Covid di terapia intensiva (il dato è normalizzato rispetto ad un campione di 100 mila abitanti)

L'unico indicatore che - almeno fino ad oggi - non mostra un incremento significativo è quello legato ai decessi. Per capire se questa tendenza sia reale oppure se ci troviamo di fronte al consueto ritardo temporale tra contagi e decessi bisognerà aspettare ancora 2 o 3 settimane:

Decessi Covid registrati nel corso della settimana (il dato è normalizzato rispetto ad un campione di 100mila abitanti)
 

Notiamo infine che il dato dei decessi continua a mantenersi su un livello circa doppio rispetto a quello dei ricoveri in terapia intensiva. Questo dipende dal fatto che molti decessi riguardano persone molto avanti negli anni che - a causa delle loro condizioni generali di salute - non potevano essere ricoverate in terapia intensiva.


2 commenti:

  1. Concerto Maneskin, Crisanti a La7: “Rinvio è inutile.
    Se i giovani si infetteranno, avranno malattia lieve
    e contribuiranno a immunità”

    Il Fatto Quotidiano | 7 LUGLIO 2022

    “Rinvio del concerto dei Maneskin a Roma? Con questo virus che ha un indice di trasmissione tra 12 e 15 non c’è nessuna misura in grado di contenerlo a livello di popolazione. Se al concerto vanno 60mila giovani che poi si infettano, svilupperanno una malattia molto lieve e contribuiranno all’immunità. Il fatto che il virus circoli non è necessariamente negativo, perché SUPPLISCE AL FATTO che ci sono non vaccinati”.

    È il parere espresso dal virologo Andrea Crisanti nel corso della trasmissione “L’aria che tira” (La7) a proposito dell’appello di epidemiologi e medici di Roma affinché venga spostato l’atteso concerto dei Maneskin, ritenuto un potenziale focolaio di contagi.

    Crisanti spiega: “C’è una fatica sociale ad accettare misure di restrizioni come quelle che abbiamo usato finora. E di questo bisogna tener conto quando si progettano nuove misure contro il virus. Riguardo all’evento dei Maneskin, di concerti ne abbiamo avuti già tanti e tuttora ci sono tantissime attività sociali.

    In realtà quello che è importante è CAMBIARE PARADIGMA: bisogna proteggere i fragili con una serie di misure concertate e coerenti, cosa che non facciamo. È questa la vera sfida per avere una vita sociale normale e per non imporre misure di restrizione. Proteggendo i fragili, non avremo impatto né sulle terapie intensive, né sulla mortalità“.

    Il virologo conclude: “Le mascherine funzionano benissimo e vanno usate dai fragili e da coloro che li accudiscono. Le mascherine proteggono, ma non a livello di popolazione. Una mascherina portata solo mezz’ora non serve a niente, perché a livello di trasmissione e di dinamica virale l’impatto è zero. Bisogna capirlo questo concetto, altrimenti si creano tutte queste contraddizioni nella comunicazione. La mascherina protegge benissimo chi la indossa bene e sempre"

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  2. Il punto sulla nuova ondata di Omicron 5
    Giorgio Sestili, fisico

    Nell’ultima settimana i contagi hanno continuato a registrare una crescita ma con un ritmo inferiore rispetto alla settimana precedente. In particolare, negli ultimi sette giorni l’aumento dei casi in Italia è stato del 14% rispetto alla settimana precedente, che a sua volta segnava un +50% rispetto a quella ancora precedente.

    Ci stiamo dunque avvicinando al picco? La risposta è molto probabilmente si, e forse lo raggiungeremo nel corso della prossima settimana.

    Conferma di quanto appena detto arriva anche dal Covindex, algoritmo che da oltre due anni riproduce perfettamente il parametro Rt ma che rispetto ad esso è più aggiornato. Dopo aver toccato un picco massimo a 1,5 il 18 giugno, il Covindex in questo momento si attesta a 1,3 e il trend è in discesa, segno che la fase espansiva dell’epidemia è ancora in corso ma sta rallentando.

    Attenzione però, vi anticipiamo un dato: nel prossimo bollettino che emanerà l’Iss ci sarà scritto che Rt è in crescita e che l’epidemia sta accelerando. Il motivo è che l’Iss vi parlerà dell’epidemia di metà giugno mentre noi vi stiamo raccontando quella di adesso.

    Prepariamoci, quindi, all’ennesimo clamore mediatico e a una confusione crescente tra le persone, a causa degli stessi identici errori che vanno avanti dall’inizio di questa pandemia.

    Per concludere l’analisi sull’attuale fase epidemiologica in Italia, il dato degli ospedalizzati e dei ricoverati in terapia intensiva, entrambi al +31% rispetto alla settimana scorsa, e dei morti, +18%. Numeri in crescita ma che avevamo ampiamente previsto e spieghiamo ancora una volta il perché:

    il numero dei ricoverati segue il trend dei contagi a distanza di 7-15 giorni, mentre i decessi seguono i contagi a distanza di 15-21 giorni.

    Ecco perché vedremo continuare a crescere ricoveri e decessi ancora per qualche settimana, anche dopo il raggiungimento del picco. Lo sappiamo, lo abbiamo imparato grazie a oltre due anni di analisi della pandemia, impegniamoci tutti a comunicare bene questo dato, è un dovere nei confronti delle persone

    continua su: https://www.fanpage.it/attualita/omicron-5-perche-ricoveri-e-decessi-cresceranno-ancora-anche-dopo-il-picco-dei-contagi/
    https://www.fanpage.it/

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