lunedì 25 luglio 2022

I vaccini ad mRNA modificano il DNA?

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Recentemente nei tribunali italiani sono stati presentati numerosi ricorsi arrivati da sanitari no-vax i quali sostengono che il loro rifiuto al vaccino sarebbe giustificato dalla pericolosità dei vaccini ad mRNA (Pfizer-BioNTech e Moderna). 

In particolare i vaccini ad mRNA modificherebbero il DNA dei vaccinati e questo sarebbe dimostrato da un lavoro apparso lo scorso mese di aprile sulla rivista CIMB (M. Aldén et. al., “Intracellular reverse transcription of Pfizer BioNTech COVID-19 mRNA vaccine BNT162b2 in vitro in human liver cell line“, Curr. Issues Mol. Biol. (2022), 44, 1115–1126).

L’articolo è stato immediatamente rilanciato da vari siti no-vax che, con rinnovato entusiasmo, hanno ribadito la loro ferma contrapposizione al vaccino.

Peccato che gli stessi siti abbiano dimenticato di citare quello che gli stessi Autori scrivono nel loro lavoro: “At this stage, we do not know if DNA reverse transcribed from BNT162b2 is integrated into the cell genome. Further studies are needed to demonstrate the effect of BNT162b2 on genomic integrity, including whole genome sequencing of cells exposed to BNT162b2, as well as tissues from human subjects who received BNT162b2 vaccination“. 
 
Tradotto in italiano, gli Autori ammettono che "non sono in grado di dire se il DNA trascritto inverso dal vaccino BNT162b2 sia integrato nel genoma cellulare. Per dimostrare un eventuale effetto di BNT162b2 sull’integrità genomica bisognerebbe fare esperimenti di altro tipo“. 

L’articolo è stata accolto con molte critiche dalla comunità scientifica. Ricordo che nella ricerca scientifica la pubblicazione di un articolo non è sufficiente per dimostrare alcunché. Qualsiasi articolo deve resistere alle critiche degli altri scienziati e solo se resiste alle loro “riprovazioni” può essere preso in considerazione.

La stessa rivista CIMB, poco dopo la pubblicazione del lavoro di M. Aldén et. al., ha pubblicato un altro articolo nel quale venivano messi in evidenza i limiti e gli errori concettuali presenti nel lavoro che aveva sollevato l’entusiasmo della comunità no-vax (H. A. Merchand, “Comment on Aldén et al. intracellular reverse transcription of Pfizer BioNTech COVID-19 mRNA vaccine BNT162b2 in vitro in human liver cell line. Curr. Issues Mol. Biol. (2022), 44, 1115–1126“, Curr. Issues Mol. Biol. (2022), 44, 1661–1663.

Merchand conclude che – come tutto sommato ammettevano gli stessi Autori – l’articolo di Aldén et al. non dimostra alcunché perché è stato fatto in vitro su una particolare categoria di cellule e in condizioni non realistiche rispetto a ciò che accade in vivo. Non c’è alcuna prova che il vaccino possa intervenire sul genoma umano

Ovviamente di questo nuovo articolo non troverete traccia nei siti no-vax e nei ricorsi che arrivano ai Tribunali italiani.

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