Dopo tante promesse illusorie, accompagnate talvolta da sciocche strumentalizzazioni politiche (del tipo "la cura c'è, ma non ve lo vogliono dire") oggi sono stati resi noti i risultati di uno studio italiano coordinato dall'ISS e dall'AIFA che confermano l'inefficacia del plasma iperimmune ad alto titolo neutralizzante per trattare i pazienti Covid-19 affetti da polmonite, con compromissione respiratoria da lieve a moderata.
Per questi pazienti non c'è alcuna evidenza statistica di una possibile riduzione del rischio di peggioramento respiratorio o di morte nei primi trenta giorni.
Lo studio ha coinvolto 27 centri clinici italiani che hanno reclutato
complessivamente 487 pazienti, di cui 241 sottoposti alla terapia
standard integrata dal trattamento al plasma mentre 246 hanno ricevuto
solo la terapia standard. Il trattamento è
risultato complessivamente ben tollerato, anche se gli eventi avversi
sono risultati più frequenti nel gruppo che ha ricevuto il plasma.
Solo i pazienti con una compromissione respiratoria meno grave hanno mostrato un lieve miglioramento quando sono stati trattati con il plasma iperimmune, ma i dati raccolti non sono pienamente significativi dal punto di vista statistico (p-value = 0,059). Il risultato è coerente con i risultati di altri studi similari sviluppati in altri Paesi e con gli effetti ottenuti con i farmaci basati su anticorpi monoclonali sintetici. Anche per questi farmaci è stato osservato un beneficio solo nel trattamento molto precoce dei pazienti, prima della eventuale insorgenza di complicanze respiratorie.
Nel corso di questa pandemia è successo più di una volta che risultati parziali, basati sull'analisi di un numero limitato di casi clinici, abbiano generato false speranze. Purtroppo molte di queste ipotesi non hanno retto quando sono state verificate nell'ambito di studi più completi, combinando una approfondita analisi statistica con l'impiego di un adeguato gruppo di controllo.
Dal punto di vista scientifico non c'è nulla di straordinario e la strada delle scoperte scientifiche è notoriamente lastricata di fallimenti. La cosa diventa molto più complicata quando politici spregiudicati cercano di "cavalcare la tigre" ed illudono i loro seguaci con promesse inconsistenti.
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