domenica 6 marzo 2022

Flash news: i contagi risalgono!

Il prossimo aggiornamento sui numeri della pandemia sarà messo in rete venerdì prossimo, ma nel frattempo vi anticipo i dati relativi alla variazione percentuale dei contagi misurati rispetto alla settimana precedente. Purtroppo i dati degli ultimi giorni mostrano una risalita dei contagi, ben evidente aldilà delle consuete fluttuazioni sul numero assoluto di contagi misurati nei diversi giorni della settimana.

Variazione percentuale dei contagi misurata rispetto allo stesso giorno della settimana precedente. Il cerchio blu evidenzia la risalita dei contagi che si è manifestata nel corso degli ultimi giorni (la variazione percentuale dei contagi è ritornata positiva)

Per il momento il dato dei ricoveri e dei decessi è ancora in discesa, ma dobbiamo ricordare che c'è sempre un ritardo temporale tra la crescita dei contagi e la crescita dei danni misurati a livello sanitario. Ci vorrebbe una certa prudenza, soprattutto a livello di comportamenti individuali, perché non possiamo escludere un nuovo colpo di coda della pandemia. 

Se i contagi tornassero a salire in modo consistente, sarebbe la quarta volta - a partire dall'estate 2020 in poi - che le nostre speranze sulla fine della pandemia andrebbero deluse. Speriamo proprio di no!

6 commenti:

  1. Potrebbe dipendere dal fatto che vengono fatti meno tamponi (specie a non sintomatici)?
    Hai i dati dei numeri assoluti di tamponi fatti?

    Grazie
    Michele

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    1. In realtà si tratta di un andamento che si sta osservando anche in altri Paesi europei e dipende non solo dall'allentamento delle prescrizioni formali, ma soprattutto dal cambio dei comportamenti individuali che tendono a sottovalutare la presenza del virus.

      Il punto chiave sarà quello di vedere (tra 1 o 2 settimane) se la risalita dei contagi porterà anche ad una risalita dei ricoveri. Oggi è troppo presto per poter dire qualcosa di sensato.

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  2. Covid, contagi in risalita, +13% negli ultimi 7 giorni.
    Gli esperti: «Troppo convinti di avercela fatta»

    7 MARZO 2022 - www.open.online

    Il trend è ancora in calo ma i numeri scendono più lentamente:
    «Il virus è tutt’altro che sparito»

    «Il Coronavirus non è sparito anzi cresce mentre la prudenza e le attenzioni verso le misure anti-Covid vengono meno». A fare il quadro dell’attuale situazione epidemiologica in Italia è il fisico Giorgio Sestili che mette in guardia su come la curva sia in risalita.

    «Stiamo assistendo di nuovo a una crescita del +13% negli ultimi 7 giorni. Con una stima dell’Rt a 1,3». Mentre in Umbria, Calabria, Molise e Valle d’Aosta il numero dei nuovi positivi continua a salire, governo e presidenti di Regione pensano a una road map per le riaperture.

    «E il colpo di coda a cui stiamo assistendo è proprio dovuto a questo: il fatto che sia tutto aperto ci rende meno attenti ma il virus è ancora in giro, siamo a marzo e fa ancora freddo», insiste Sestili.

    A confermare l’urgenza di una maggiore prudenza è anche il ministro della Salute Roberto Speranza: «Superare lo stato d’emergenza non significa d’un tratto magicamente essere fuori da ogni vincolo, il Covid continua ad essere una sfida con cui fare i conti».

    Mettendo a confronto l’ultimo bollettino nazionale con quello dei 7 giorni precedenti si nota subito un aumento da 30 a 35 mila positivi giornalieri. In risalita è anche la media settimanale: il 6 marzo registrata a 36.522 casi contro i 35.890 e i 35.663 del sabato e venerdì precedenti. I piccoli ma diffusi movimenti in rialzo destano preoccupazione anche se rimane prematuro immaginarsi ondate e inversioni importanti di curva.

    A fornire un ulteriore elemento di analisi della curva è il matematico Giovanni Sebastiani del CNR: «Anche la discesa della curva degli ingressi giornalieri nelle terapie intensive sta registrando una frenata, così come quella dei decessi».

    Un trend questo confermato da quanto accade in altri Paesi europei. Un andamento simile a quello italiano si riscontra in Germania, Francia, Regno Unito. Nel Paese di Boris Johnson dal 22 febbraio a ieri i casi sono passati da 398mila giornalieri a 664mila.

    «La sensazione è che ci sia in giro un certo grado di stanchezza», spiega anche Massimo Andreoni, Policlinico Tor Vergata di Roma. «E questo senza dubbio un impatto sulla curva ce l’ha. È forse passato il messaggio che ce l’abbiamo fatta e un pochino si è persa l’attenzione».

    E aggiunge: «Oggi questi dati sono difficili da interpretare, magari abbiamo raggiunto il plateau e dobbiamo accettare che in questa stagione il virus circola in questo modo. Sarebbe l’endemizzazione del Covid. Ma è presto per dirlo».

    «Non dobbiamo guardare i tamponi positivi o la percentuale di positivi, perché non ci dicono nulla». A chiarire l’attenzione su cui l’analisi epidemiologica dovrebbe volgersi è il primario del San Martino di Genova Matteo Bassetti: «Dobbiamo guardare i casi gravi, chi va in ospedale, perché ci va e quanto ci sta. Questi dati sono in continua discesa. I reparti Covid sono quasi vuoti o si stanno svuotando».

    L’esperto conferma l’aumento dei contagi a 7 giorni ma non si dichiara preoccupato. «Lo sarei stato se fossimo passati da 600 persone in terapia intensiva a 700», spiega.

    E sulle prospettive di una road map aggiunge: «C’è minor attenzione al problema anche perché la gente è stufa delle misure di restrizione. Non dobbiamo mollare tutto, ma qualche misura va alleggerita. Si deve continuare a parlare di Covid perché si deve pensare alle modalità con cui difendersi, vaccinazioni per chi non l’ha fatto e anche il richiamo, mettersi la mascherina quando serve.

    Ma credo che i problemi arriveranno da fuori l’Italia e dobbiamo stare attenti». L’avvertimento di Bassetti è sulla questione Ucraina. L’arrivo dei profughi è da un Paese il cui tasso di vaccinazione contro il Covid è fermo al 30%.

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  3. BOLZANO. Sono 1113 i positivi al Coronavirus riscontrati nelle ultime 24 ore in Provincia di Bolzano dove, per il terzo giorno consecutivo, è tornata a crescere l'incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti.

    Da un minimo di 553 casi registrato il 5 marzo, il dato è progressivamente cresciuto arrivando a 564 (il 6 marzo), a 576 (7 marzo) e a 670 oggi.

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    1. Covid, giornata pesante in Alto Adige:
      altri 1.100 contagi e 1 vittima

      Continua l'inversione di tendenza, con una ripresa dei casi positivi: l'incidenza nei test schizza al 14%. In ospedale e nelle strutture private si trovano poco meno di 100 pazienti covid, 3 sono in terapia intensiva. In isolamento ci sono 6.647 persone.

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  4. L’epidemia torna a crescere.
    Omicron 2: problema o possibile via d’uscita?

    La situazione nazionale è peggiore di quanto appaia, in quanto sottostimata a causa del fortissimo calo dei test eseguiti. D'altra parte la nuova variante sembra rispondere ai vaccini in uso meglio della precedente.

    M.T. Island - 10 marzo 202

    Che l'epidemia non fosse per nulla finita lo abbiamo scritto in tempi non sospetti, a metà febbraio. Risultava evidente da un'analisi realistica, e basata su criteri scientifici, dei dati a disposizione.

    Che il Sars-CoV-2 impiegasse solo poche settimane per presentare il conto dell'eccessivo allentamento che abbiamo vissuto nell'ultimo mese era invece meno prevedibile: la speranza era quella di riuscire a stagionalizzare un virus che non è stagionale, per passare con pochi danni il periodo primaverile...

    continua su:

    https://24plus.ilsole24ore.com/art/l-epidemia-torna-crescere-omicron-2-problema-o-possibile-via-d-uscita-AEu2ZzIB?s=hpf

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