sabato 10 aprile 2021

Vaccino Johnson & Johnson: sale l'attenzione dei media

Dopo la pioggia di notizie relative al vaccino AstraZeneca, cresce l'attenzione dei media sul vaccino prodotto da Johnson & Johnson (J&J). Ambedue i vaccini sono basati sulla stessa tecnica (adenovirus utilizzato come vettore virale) anche se hanno caratteristiche molto diverse tra loro. In particolare, il vaccino J&J si somministra sotto forma di dose singola (unico tra i vaccini Covid fin qui disponibili) ed offre un grado di protezione di buon livello, verificato anche con la variante sudafricana.

In Italia, le prime dosi del vaccino J&J saranno effettivamente disponibili solo tra una decina di giorni, ma il farmaco è già sotto i riflettori dei media. A parte la ben nota questione dell'errore avvenuto in un impianto produttivo di Baltimora, i giornali di oggi danno ampio risalto alla blocco temporaneo della somministrazione del vaccino J&J avvenuto in North Carolina, dopo il ricovero d'urgenza di 4 delle circa 2300 persone che erano state vaccinate giovedì scorso. Il sospetto era quello di qualche difetto nel lotto di vaccino utilizzato. Fortunatamente 3 delle 4 persone ricoverate sono state già dimesse ed i controlli di qualità eseguiti dalle Autorità sanitarie americane non hanno evidenziato alcun problema. Secondo notizie di stampa, la somministrazione del vaccino J&J in North Carolina dovrebbe riprendere a breve.

Nel frattempo l'agenzia europea EMA ha avviato una indagine conoscitiva per verificare se il vaccino J&J sia associabile ad alcune rare forme di trombosi, in analogia a quanto verificato per il vaccino AstraZeneca. Al momento il vaccino J&J non è ancora stato somministrato in Europa. Negli Stati Uniti circa 5 milioni di persone hanno ricevuto il vaccino J&J: tra di loro sono stati segnalati 4 casi di rare forme di trombosi di cui 1 mortale. L'incidenza percentuale è molto simile rispetto a quella dei vaccini ad mRNA (40 casi su 60 milioni di vaccinati) e molto inferiore rispetto a quella di AstraZeneca (220 casi su 34  milioni di vaccinati).

Al momento, non sembra verificata l'ipotesi secondo cui i fenomeni collaterali evidenziati con AstraZeneca potrebbero interessare anche il vaccino J&J. Se confermata, sarebbe una notizia confortante, considerato il ruolo importante che il vaccino J&J dovrà svolgere - soprattutto in Europa - per consentire un adeguato sviluppo della campagna vaccinale.

Come osservazione conclusiva vorrei mettere in evidenza l'alto livello di sorveglianza che le Autorità sanitarie di numerosi Paesi stanno esercitando in questo difficile momento. Gli episodi riportati dai media possono essere strumentalizzati dalla propaganda no-vax per seminare paure e disonrientamento, ma in realtà dimostrano l'esistenza di un sistema di controllo pronto ed efficace che fornisce a tutti i cittadini una solida garanzia dei qualità.

2 commenti:

  1. Quante dosi di vaccino anti Covid arriveranno in Italia ad aprile
    fanpage.it - sabato 10 aprile 2021

    Mentre continua il dibattito sul vaccino AstraZeneca e molte Regioni hanno denunciato di essere A CORTO di dosi di vaccini, arriverà in Italia la prossima settimana il vaccino americano di J&J.

    Si tratta delle prime 184mila dosi circa delle 500 mila attese entro la fine di aprile. Le fiale dell'unico vaccino mono-dose, che sarà distribuito anche in farmacia, arriveranno - questi gli accordi - mercoledì 14 aprile all'aeroporto di Pratica di Mare.

    Assieme a 175 mila dosi di AstraZeneca, circa la metà delle 340 mila dosi di vaccino; le altre dosi saranno consegnate il 16 e il 23 aprile, quando sono previste le successive consegne.

    Entro mercoledì 14, inoltre, Pfizer dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre 1 milione di dosi, mentre è prevista sempre per l'inizio della settimana la consegna da parte di Moderna. Saranno 333 mila le dosi, il lotto di Moderna più consistente approvvigionato finora, la cui distribuzione a livello regionale proseguirà per tutto il mese di aprile grazie anche a un notevole impiego di vettori militari.

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  2. I vantaggi del costo e della logistica

    Oltre a presentare il vantaggio della singola somministrazione, il vaccino J&J ha dalla sua il fatto di poter essere conservato ad una temperatura di “frigorifero” per tre mesi e per due anni a meno venti gradi centigradi. Un vantaggio notevole in termini di logistica.

    Caratteristiche che vanno ad incidere notevolmente sui costi. Secondo l’azienda, pur considerando che il prezzo dipende dalle trattative con l’UE, una singola dose costerebbe non più di qualche euro.

    Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea, secondo quanto dichiarato da Massimo Scaccabarozzi, AD di Janssen, saranno 200 milioni (da valutare ancora l'impatto delle 15 perse per un errore di produzione in uno degli stabilimenti in USA) le dosi che arriveranno entro il 2021. Di queste, 27 milioni saranno destinate all'Italia.

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