domenica 11 aprile 2021

Lo strano caso ungherese

Se andate a vedere le statistiche ECDC, l'Ungheria (9,8 milioni di abitanti, paragonabile alla Lombardia) appare - in questo momento - come il Paese europeo più severamente colpito dalla pandemia: il livello dei contagi si attesta a 1.118 contagi per ogni 100.000 abitanti, mentre quello dei decessi ha raggiunto il livello di 356 casi per ogni milione di abitanti. I valori sono misurati su base bi-settimanale.

Il livello di restrizioni introdotto nel Paese per cercare di limitare la circolazione del virus è simile a quello di una zona arancio-rossa italiana (cinema, teatri ed altre attività al chiuso sospese, ristoranti e bar funzionanti solo per asporto). Se si osserva il livello delle vaccinazioni, l'Ungheria svetta come uno dei Paesi europei che ne hanno fatte di più. Il grafico che segue è eloquente:

Distribuzione per fasce d'età della frazione di cittadini ungheresi che hanno ricevuto almeno una dose  vaccinale. Tratto da ECDC

La curva dei contagi ungheresi mostra una rapida salita, a partire dalla seconda metà di febbraio, causata dalla diffusione della variante inglese e ha fatto registrare il punto di massimo verso la fine dello scorso mese di marzo. La curva dei decessi sembra essere arrivata al punto di massimo proprio in questa seconda settimana di aprile, ma non c'è ancora evidenza di una prossima discesa.

Eppure, come si vede dalla figura mostrata sopra, oltre la metà della fascia di cittadini ungheresi di 60 e più anni ha già ricevuto almeno una dose vaccinale. Non si capisce come sia possibile che, in questo momento, l'Ungheria registri una situazione così critica: più del doppio dei contagi e - soprattutto - quasi 5 volte i decessi rispetto alla media europea.

Va detto che il Presidente Orban, noto leader dei sovranisti europei, si è distinto anche per l'acquisto diretto di vaccini non ancora autorizzati da EMA. Oltre ai 4 vaccini autorizzati dall'EMA, l'Ungheria ha autorizzato la somministrazione di due vaccini cinesi prodotti da CanSino e Sinopharm e del russo Sputnik V. Una larga parte dei cittadini ungheresi sono stati vaccinati proprio con questi prodotti. 

La recente controversa storia dei vaccini russi forniti alla Slovacchia che non sarebbero stati conformi rispetto alle specifiche getta qualche ombra sull'intera faccenda: "Siamo sicuri che i cittadini ungheresi abbiano sempre ricevuto vaccini verificati ed efficaci"?

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