In fondo a questo post il 18 maggio ho
aggiunto un commento sui dati dei contagi
utilizzati dall'Istituto Superiore di Sanità
L'Istituto Superiore della Sanità (ISS) ha rilasciato, sia pure in zona Cesarini, lo stato aggiornato sull'evoluzione dell'epidemia di Covid-19 nelle Regioni/Province autonome italiane in previsione della ripartenza prevista per lunedi 18 maggio. La tabella riassume, in formato sintetico, lo stato dei 21 indicatori che sono stati identificati con il decreto dello scorso 30 aprile. I dati si riferiscono alla settimana 4-10 maggio, la prima dopo l'allentamento sia pure parziale delle misure di lockdown. Ulteriori informazioni sull'andamento dell'epidemia le potete trovare nel Bollettino ISS aggiornato lo scorso 14 maggio. Qui di seguito potete vedere il quadro complessivo comunicato da ISS:
Il Trentino si trova in una situazione apparentemente molto critica perché presenta l'incidenza di nuovi contagi settimanale più alta d'Italia (55 alla settimana per ogni 100.000 abitanti, al di sopra del livello di 50 casi settimanali per ogni 100.000 abitanti che in Germania servono a individuare una zona rossa). Si tratta, come detto prima, di dati che risalgono ad una settimana fa. Nell'ultima settimana siamo scesi sia pure di poco sotto questa soglia. Tuttavia la valutazione non tiene conto del numero di tamponi fatti in Trentino durante il mese di maggio che sono stati, per abitante, il numero maggiore d'Italia. Il paradosso è che se ne avessimo fatto la metà, avremmo un'incidenza sempre alta, ma almeno allineata con quella di Piemonte, Liguria e Lombardia (tutte nel range tra 25 e 30 nuovi contagi settimanali per ogni 100.000 abitanti). Nel fare la sintesi dei famosi 21 parametri l'ISS ha dimenticato di indicare, accanto al numero dei nuovi casi, anche il numeo di tamponi fatti per ogni 100.000 abitanti, al netto dei tamponi utilizzati per la verifica dello stato virologico di persone già identificate come positive. Un'altro elemento che l'ISS evidenzia in tabella è quello relativo all'indice di trasmissione del contagio Rt che per il Trentino appare piuttosto alto. Osservando il margine d'errore con cui l'indice viene calcolato per le diverse realtà regionali, si capisce come le stime siano affette da un ampio margine di indeterminazione. In Italia ci siamo fissati con questa idea di calcolare l'indice di trasmissione su base regionale, ma - a mio avviso - sono stime prive di vero significato "fisico" perché basate su numeri troppo piccoli. La stima dell'indice fatta a fine aprile per ilTrentino era molto più bassa di quella dell'Alto Adige (ricordiamo che la stima fa riferimento all'andamento del contagio registrato circa due settimane prima della data di calcolo). Adesso saremmo tra le realtà italiane con l'indice più alto. Il realtà - sempre secondo me - stiamo dando troppo significato a stime poco affidabili e la realtà del Trentino non è affatto peggiorata nel corso delle ultime due o tre settimane. Semplicemente sono stati fatti più tamponi e qui torniamo alla storia di prima.
Dove erano i vertici politici e sanitari trentini quando il Ministero della Salute discuteva assieme alle Regioni i criteri da adottare per il monitoraggio e per comunicarne i risultati? Se si impegnassero un po' di più potrebbero parlare con l'ISS e il Ministero della Salute per chiedere di dare il giusto rilievo al numero di tamponi fatti e magari potrebbero trovare il tempo per sistemare il vecchio problema della "doppia contabilità" Trento-Roma
Dove erano i vertici politici e sanitari trentini quando il Ministero della Salute discuteva assieme alle Regioni i criteri da adottare per il monitoraggio e per comunicarne i risultati? Se si impegnassero un po' di più potrebbero parlare con l'ISS e il Ministero della Salute per chiedere di dare il giusto rilievo al numero di tamponi fatti e magari potrebbero trovare il tempo per sistemare il vecchio problema della "doppia contabilità" Trento-Roma
Siamo quindi in una situazione per certi versi paradossale: se guardiamo i dati pubblicati giornalmente dalla Protezione Civile Nazionale il Trentino appare come un territorio quasi Covid-free, mentre secondo il monitoraggio ufficiale della Fase 2 saremmo quelli con il maggior numero di nuovi contagi in Italia. Ovviamente non è vera né l'una, né l'altra affermazione. Abbiamo una situazione certamente peggiore rispetto a molte altre Regioni per quanto riguarda le RSA, mentre per quanto riguarda l'incidenza dell'epidemia sul resto della popolazione sono convinto che almeno gran parte del Trentino sia in linea con il resto del Nord-Est.
Nota
Ringrazio il lettore Maurizio (vedere i commenti alla fine di questo post) per avermi segnalato una incongruenza nei dati dei contagi del Trentino che appaiono nel bollettino ISS. Se andate a pag. 2 del bollettino vedrete che il Trentino viene segnalato tra i territori con nuovi casi in aumento perché avrebbe registrato 264 casi nella settimana dal 27 aprile al 3 maggio, contro 299 casi nella settimana successiva (dal 4 al 10 maggio compreso). Andando a vedere il numero di casi segnalati da APSS Trento, risultano questi numeri:
26 aprile: 4528 contagi
3 maggio: 4869 contagi
10 maggio: 5111 contagi
Facendo le differenze otteniamo 341 contagi nella settimana dal 27 aprile al 3 maggio e 242 nella settimana dal 4 al 10 maggio. La prima conclusione è che non ci sarebbe stato l'incremento di nuovi contagi settimanali riscontrato dall'ISS. Complessivamente, nella due settimane prse in considerazione, l'ISS riporta 563 nuovi casi, mentre secondo APSS Trento sarebbero 583. Più o meno i conti tornano, ma la tendenza all'aumento dei nuovi casi a me non risulta. Inoltre, come mi è stato fatto notare dal lettore Maurizio, il dato vero dell'incidenza settimanale non sarebbe 55,26 come indicato in tabella, ma circa 44,8. Il dato è sempre il più alto d'Italia, ma come ho ricordato sopra nel post bisognerebbe indicare anche quanti tamponi sono stati fatti per ogni 100.000 abitanti. Ricordo ai lettori che i parametri indicati in tabella sono molto importanti perché sono quelli che saranno considerati per decidere eventuali nuove chiusure a livello regionale. Bisogna quindi essere sicuri che i dati siano corretti e completi, altrimenti potrebbero succedere grossi guai.
Nota
Ringrazio il lettore Maurizio (vedere i commenti alla fine di questo post) per avermi segnalato una incongruenza nei dati dei contagi del Trentino che appaiono nel bollettino ISS. Se andate a pag. 2 del bollettino vedrete che il Trentino viene segnalato tra i territori con nuovi casi in aumento perché avrebbe registrato 264 casi nella settimana dal 27 aprile al 3 maggio, contro 299 casi nella settimana successiva (dal 4 al 10 maggio compreso). Andando a vedere il numero di casi segnalati da APSS Trento, risultano questi numeri:
26 aprile: 4528 contagi
3 maggio: 4869 contagi
10 maggio: 5111 contagi
Facendo le differenze otteniamo 341 contagi nella settimana dal 27 aprile al 3 maggio e 242 nella settimana dal 4 al 10 maggio. La prima conclusione è che non ci sarebbe stato l'incremento di nuovi contagi settimanali riscontrato dall'ISS. Complessivamente, nella due settimane prse in considerazione, l'ISS riporta 563 nuovi casi, mentre secondo APSS Trento sarebbero 583. Più o meno i conti tornano, ma la tendenza all'aumento dei nuovi casi a me non risulta. Inoltre, come mi è stato fatto notare dal lettore Maurizio, il dato vero dell'incidenza settimanale non sarebbe 55,26 come indicato in tabella, ma circa 44,8. Il dato è sempre il più alto d'Italia, ma come ho ricordato sopra nel post bisognerebbe indicare anche quanti tamponi sono stati fatti per ogni 100.000 abitanti. Ricordo ai lettori che i parametri indicati in tabella sono molto importanti perché sono quelli che saranno considerati per decidere eventuali nuove chiusure a livello regionale. Bisogna quindi essere sicuri che i dati siano corretti e completi, altrimenti potrebbero succedere grossi guai.
Riguardo ai tamponi effettuati,
RispondiEliminadai numeri dell'Alto Adige si sa che:
- numero complessivo dei tamponi effettuati: 54.428
- numero delle persone sottoposte al test: 24.677
- inoltre 722 persone avevano un test dall'esito incerto o poco chiaro e in seguito sono risultate per due volte negative al test e quindi considerate ''guarite''
Nella fase iniziale dell'epidemia i tamponi si facevano esclusivamente alle persone con gravi sintomi che si presentavano in ospedale. Ora per fortuna non è più così e, non a caso, viene rilevato un numero crescente di asintomatici (ancora pochi rispetto a tutti quelli che ci sono in giro, ma comunque un certo numero). Se non si specifica quanti tamponi si usano per cercare i nuovi positivi si rischia di fornire numeri a vanvera. L'ISS conosce questi numeri perché fanno parte dei 21 famosi indicatori fissati con il decreto dello scorso 30 aprile. Peccato che nel documento di sintesi che ha pubblicato sabato sera questi numeri non ci siano. Per questo affermo che i 55 nuovi casi rilevati durante una settimana per ogni 100.000 trentini sono tanti in assoluto, ma sono anche legati al numero elevato di tamponi che si stanno facendo in Trentino durante questo mese di maggio. Concludendo, accanto alla casella con i nuovi contagi ce ne vorrebbe un'altra con il numero dei tamponi (solo quelli usati per cercare i nuovi contagi, naturalmente). Qualcuno dovrebbe dirlo all'ISS.
RispondiEliminaNella settimana 4-10 maggio 2020, elaborando il file disponibile in download da parte dell’APSS di Trento, mi risultano in totale 242 contagiati di cui 48 negli ultimi 5 giorni. Mi puó per cortesia spiegare da dove esce quel dato di 55,26 per 100.000 abitanti riportato nella relazione ministeriale? A me risulta circa 45 considerando tutti i casi rilevati e circa 9 considerando solo i casi degli ultimi 5 giorni. Grazie
RispondiEliminaIn effetti anche i conti ISS sembrano non tornare. Secondo i dati APSS Trento nella settimana che andava dal 4 al 10 maggio compreso ci sono stati complessivamente 242 nuovi casi (28 +9+48+55+30+38+34). Il dato da lei citato dei 9 casi negli ultimi 5 giorni non capisco da dove provenga, ma la somma è proprio 242. L'ISS normalizza rispetto ad un campione di 100.000 abitanti ed effettivamente il risulato è pari a circa 44,8 nuovi casi per ogni centomila abitanti che rimane comunque il valore più alto d'Itlia, ma è meno del 55,26 riporato nella tabella ISS. Forse c'è stato un errore nella catena di trasmissione dei dati. Vorrà dire che oltre a controllare i conti della Provincia autonoma di Trento mi toccherà fare altrettanto per i conti dell'ISS!
EliminaNel bollettino di sorveglianza integrata COVID-19 in Italia - Aggiornamento nazionale 14 maggio 2020 (pag.2) vengono riportati da ISS per la provincia di Trento 299 casi che portano al dato di 55,26 casi per centomila abitanti. Non si capisce come esca 299 a partire dai dati resi disponibili da APSS. Ma ISS non doveva porre l’attenzione sul dato degli ultimi 5 giorni? Capisco poco
RispondiEliminaIn effetti assumendo 299 casi i conti tornano, ma non si capisce come dai 242 casi segnalati da APSS Treto si sia arrivati a 299. Quanto al sotto-insieme di nuovi casi positivi con sintomi non più vecchi di 5 giorni, si tratta di uno dei famosi 21 indicatori utile per capire quanto veloci siano le Autorità sanitarie nell'eseguire il tampone a chi manifesta i sintomi. Nella fase critica dell'epidemia ci volevano anche due o tre settimane a meno che i sintomi non diventassero così gravi da richiedere un ricovero ospedaliero. Molte persone sono state lasciate a casa ed il tampone lo hanno fatto solo a fine malattia per verificare di non essere più virologicamente positive. Sono quelle persone che, ad esempio, nel vicino Alto Adige sono pudicamente chiamate "casi sospetti", voce che appare sempre con una certa consistenza nei bollettini alto-atesini anche se non contribuisce mai alla conta dei casi positivi. Comunque, per tornare al dato ISS, mi pare che 299 casi siano un po' troppi. Come ho scritto sopra potrebbe trattarsi di un eroore nella catena di comunicazione dei dati. Ovviamente la mia è solo un'ipotesi, tutta da verificare.
EliminaHo aggiunto una nota nel post con una analisi più dettagliata. Grazie per la segnalazione.
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