mercoledì 6 maggio 2020

Aggiornamento 6 maggio. Aiuto, fatemi capire!

Prima di iniziare a presentarvi l’aggiornamento dei grafici, vorrei riprendere il punto ancora irrisolto della “contabilità doppia” esistente nel conteggio dei casi di Covid-19 che riscontriamo a Trento (fonte APSS) e a livello nazionale (Fonte Ministero della Salute, dati divulgati dalla Protezione civile nazionale (PCN)). Il mio precedente post che non ha ricevuto alcuna smentita, né da parte della Provincia autonoma di Trento, né da parte di APSS Trento. 

Da un paio di giorni, ho notato che il numero di nuovi casi segnalati a livello nazionale (PCN) è sensibilmente inferiore rispetto ai dati segnalati a Trento. Infatti il 4 maggio a fronte di 28 nuovi casi, nel sito PCN ne sono appaiono 11, il 5 maggio a fronte di 9 nuovi casi segnalati a Trento nel sito PCN ne sono apparsi solo 3 ed il 6 maggio risulatano 48 nuovi contagi a Trento e solo 19 nel sito PCN. In tre giorni, a fronte di 85 nuovi casi, ne sono stati segnalati solo 35 al Ministero della Salute, meno della metà. Se ho capito bene, la motivazione - per me incomprensibile - sarebbe che il Ministero della Salute avrebbe chiesto di segnalare solo i nuovi casi per i quali i sintomi sono apparsi non più di 5 giorni prima dell'esecuzione del tampone. A me pare incredibile perché basterebbe fare i tamponi sei giorni dopo l’insorgenza dei sintomi e improvvisamente tutta l’Italia andrebbe a “zero contagi”. Immagino che il Ministero della Salute abbia chiesto di specificare quanti dei nuovi casi rientravano nella categoria dei sintomi entro 5 giorni giusto per valutare la tempestività con cui le Regioni eseguono i tamponi. Ho fatto un controllo sui dati dell’Alto Adige e del Veneto e in effetti tutti i nuovi casi segnalati al mattino a Bolzano e Venezia li ritrovo identici alla sera nel sito nazionale, a differenza di quanto accade per il Trentino. Aggiungo che dal 4 maggio non coincidono più neppure i dati relativi ai decessi, sia pure per un solo caso. Ecco un grafico dopo riporto l'andamento temporale tra il numero di casi di Covid-19 segnalati a Trento e quelli comunicati al Ministero della Salute (sito PCN):

Ho mandato copia di questo post alla Provincia autonoma di Trento chiedendo la loro interpretazione autentica. Attendo con fiducia la risposta.

Passiamo ora ai dati relativi ai nuovi contagi, confrontando l’andamento dei nuovi casi del Trentino (fonte APSS) rispetto a quelli dell’Alto Adige. I dati sono sottoposti a media mobile su sette giorni per ridurre l’ampiezza delle fluttuazioni statistiche. Vediamo che ambedue le serie di dati mostrano un chiaro andamento discendente, con l’Alto Adige che cala molto più rapidamente del Trentino.

Lo stesso andamento lo rivediamo, rappresentato in forma diversa, nel grafico che segue dove si riporta l’andamento della densità di nuovi casi in funzione del numero complessivo di contagi. Si tratta, se ricordate, di quel grafico che, a fine epidemia deve assumere la forma di una U rovesciata. Per l’Alto Adige e per il Veneto si incomincia a vedere con chiarezza la seconda gamba della U rovesciata, mentre per il Trentino c’è ancora un certo ritardo.
Se poi analizziamo la curva dei nuovi contagi e dei decessi registrati in Trentino, vediamo che pur in in presenza di grosse fluttuazioni, la linea tratteggiata blu descrive abbastanza bene l’andamento dei nuovi contagi registrati nel corso dell’ultimo mese. La cutrva corrisponde ad un tempo di dimezzamento dei nuovi contagi pari a circa tre settimane. Speriamo che nella prossima settimana si possa registrare un andamento nettamente più favorevole o quantomeno che i nuovi contagi (tutti, non solo quelli collegati a sintomi recenti!) si riducano stabilmente almeno ad un digit.

Vediamo adesso un aggiornamento legato ai decessi classificati come Covid-19 in Trentino. Ci posizioniamo nella parte alta della classifica nazionale, così come confermato dalla recente indagine ISTAT sull'eccesso di mortalità registrata a livello anagrafico che copre, per il momento, solo il periodo fino alla fine di marzo.
Attualmente siamo nella zona di coda dei decessi provocati dall'epidemia. Ovviamente i lutti sono tutti ugualmente dolorosi, indipendentemente dal momento dell'epidemia in cui avvengono. Il fatto che i decessi settimanali siano calati in modo sensibile ci fa comunque sperare che, nelle prossime settimane si possa uscire da questo terribile incubo.

Neppure questa settimana la Provincia autonoma di Trento mi ha mandato i dati delle RSA che mi erano stati ufficialmente promessi. Anche in assenza di queste informazioni, emerge con una certa chiarezza che la pessima posizione assunta dal Trentino sia dovuta in gran parte ad un eccesso di mortalità fatto registrare nelle RSA. Problemi ce ne sono stati in tutta Italia, ma in Trentino sono stati particolarmente gravi. Comunque quando tra non più di un mese l'ISTAT estenderà la sua analisi anche al mese di aprile, avremo dati utili per capire meglio cosa sia sucesso anche se la Provincia autonoma di Trento continuerà a non rendere noti tutti i dati in suo possesso.

 Il quadro della diffusione dell'epidemia all'interno del territorio provinciale si è ormai stabilizzato e conferma la spaccatura del Trentino con alcune Comunità di Valle con livelli di mortalità "lombardi" ed altre zone più vicine ai numeri del "modello Veneto".

Parliamo infine di tamponi, anche se devo dire che per questa statistica io mi sono riferito ai dati nazionali PCN e il criterio adottato dalla Provincia Autonoma di Trento per comunicare i nuovi casi nel corso della settimana porta ad una sottostima della frazione di tamponi positivi. In positivo registriamo che, per la prima volta dall'inizio dell'epidemia, durante questa settimana in Provincia di Trento sono stati fatti in media circa 1000 tamponi al giorno, al netto dei tamponi utilizzati per controllare lo stato virologico dei potenziali guariti. In Trentino sono stati finalmente individuati anche alcuni positivi asintomatici, pochissimi rispetto a quelli che circolano liberamente per le nostre strade diffondendo il virus, ma è comunque un segnale di miglioramento rispetto al recente passato. Il tasso di positività è sensibilmente calato rispetto alle settimane precedenti, ma si mantiene sempre piuttosto alto rispetto ad Alto Adige e Veneto. Questo a conferma che il Trentino è in ritardo rispetto ad Alto Adige e Veneto nel controllo dell’epidemia.

2 commenti:

  1. Anch'io non riesco a capire questa cosa. E soprattutto, il criterio è "quelli contagiati prima della fase 2", che potrebbe avere un minimo di senso, oppure "meno di 5 giorni fa"?

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  2. La situazione mi sembra altamente confusa e pericolosa
    https://www.agenziagiornalisticaopinione.it/lancio-dagenzia/ossanna-patt-coronavirus-la-nuova-classificazione-per-positivita-al-covid19-quando-viene-recepita-dal-sistema-sanitario-trentino/

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