venerdì 10 settembre 2021

Israele spera nel calo dei contagi legati alla variante Delta, malgrado la riapertura delle Scuole e gli assembramenti legati ai festeggiamenti del nuovo anno ebraico

Le Autorità sanitarie israeliane, pur essendo ancora molto prudenti, incominciano a sperare che l'ondata pandemica associata alla diffusione della variante Delta, iniziata a giugno, sia ormai entrata nella fase calante. Giovedì scorso sono stati contati 8.000 contagi, un numero molto elevato, considerato che la popolazione di Israele è pari a circa 9 milioni di abitanti, ma comunque in calo rispetto ai picchi osservati nelle settimane precedenti. 

Oltre la metà dei contagi riguardavano studenti delle Scuole che hanno riaperto lo scorso 1 settembre ed altri 233 si riferivano ad insegnanti ed altro personale scolastico. Un dato che dovrebbe far pensare coloro che dogmaticamente affermano che le Scuole sono "un luogo sicuro".

Ma il dato più curioso riguarda almeno 150 contagi riscontrati tra le migliaia di ebrei ultra-ortodossi che, in occasione del capodanno ebraico, si erano recati in pellegrinaggio nella città di Uman (Ucraina) dove è sepolto un importante rabbino. Molti di questi, pur essendo positivi, avevano acquistato certificati falsi di negatività al virus per poter prendere i voli di rientro in Israele. Anche questo è un dato che dovrebbe far riflettere chi sostiene che i tamponi siano una alternativa efficace alle vaccinazioni.

Malgrado l'effetto Scuola ed il comportamento di alcune comunità che tendono a rifiutare il vaccino e le misure di protezione (ebrei ultra-ortodossi e cittadini israeliani di origine araba), la tendenza generale dei contagi è in calo significativo, grazie soprattutto all'effetto della terza dose vaccinale che ormai è disponibile per tutta la popolazione sopra i 12 anni di età. 

Sarà interessante, nel corso delle prossime settimane, tenere sotto controllo la situazione di Israele che si conferma - ancora una volta - come una sorta di laboratorio avanzato per studiare l'andamento della pandemia.

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