giovedì 9 settembre 2021

Italia e USA a confronto

La stampa internazionale riporta notizie abbastanza allarmanti sullo stato della pandemia in USA. I numeri dei contagi sono molto elevati e soprattutto in alcuni Stati la situazione sanitaria è piuttosto critica. Va detto comunque che la situazione è molto disomogena perché i diversi Stati americani hanno attuato politiche di gestione della pandemia molto differenti. Il punto chiave è che - pur in presenza di un'ampia disponibilità di vaccini che gli Stati Uniti hanno prodotto per tutto il Mondo (almeno quello in grado di acquistarli)  - molti cittadini americani hanno rifiutato la vaccinazione. Attualmente solo il 53% degli americani è completamente vaccinato, percentuale che sale al 63% se si considerano solo coloro che hanno almeno 12 anni.

Il paradosso - per me inspiegabile - è che una parte consistente della Destra americana si sia schierata contro l'uso dei vaccini, dimenticando che l'aver fortemente sostenuto lo sviluppo dei vaccini anti-Covid è forse il principale merito che dovrebbe essere riconosciuto all'ex-presidente Trump. Misteri della politica!

In questo post analizzo i dati attuali sulla pandemia negli Stati Uniti cercando di vedere se ci possa essere una certa correlazione tra l'impatto della pandemia e lo stato vaccinale dei cittadini americani. Nei grafici seguenti mostro l'andamento di nuovi contagi, ricoveri e decessi - normalizzati per 100 mila abitanti - in funzione della percentuale di vaccinati presenti nella popolazione dei diversi Stati americani (dal grafico ho eliminato alcuni piccoli territori come, ad esempio, l'isola di Guam che fanno parte degli Stati Uniti, ma sono troppo piccoli per fornire dati statisticamente significativi). Ecco i risultati:



I punti blu rappresentano il livello di contagi (grafico superiore), ricoverati (grafico intermedio) e decessi (grafico inferiore) - normalizzati rispetto a 100 mila abitanti - in funzione del tasso di vaccinazione dei cittadini (solo le vaccinazioni complete) dei diversi Stati americani. Le percentuali sono misurate rispetto all'intera popolazione. Il punto rosso rappresenta la media nazionale USA, mentre la retta tratteggiata rappresenta una grossolana linea di tendenza che non è pesata per la popolazione dei singoli Stati. Il punto verde rappresenta il dato italiano. Il grafico è aggiornato al 9 settembre. I dati USA sono tratti dal sito del New York Times

Per coloro che hanno poca dimestichezza con le scale semi-logaritmiche, vi mostro uno dei grafici ridisegnato su scala lineare. Il dato si riferisce alle ospedalizzazioni:

Gli stessi dati relativi alle ospedalizzazioni mostrati sopra con un grafico di tipo semi-logaritmico sono qui presentati su scala lineare. La linea rossa tratteggiata è la linea di fit. Si nota che passando dal 40% al 65% di popolazione completamente vaccinata, il livello di ospedalizzazioni scende da un valore medio pari a 50 ricoverati per ogni 100 mila abitanti fino a 10 ricoverati. Il dato della Florida rappresenta un caso a sè, come discusso più avanti nel testo.

Pur in presenza di forti fluttuazioni, la tendenza di fondo è chiara: l'incidenza della pandemia è decisamente minore dove il tasso di vaccinazione è più alto. I dati italiani (punti verdi) sono abbastanza ben allineati rispetto a quelli degli Stati americani più virtuosi dal punto di vista vaccinale (Rhode Island, Maine, Connecticut, Massachusetts e Vermont). All'estremo opposto troviamo Alabama, Missisippi, West Virginia, Wyoming e Idaho (fermi al 40% di cittadini completamente vaccinati) che stanno pagando un duro prezzo in termini sanitari.

Un caso a parte è rappresentato dalla Florida che, pur avendo un tasso di vaccinazione lievemente superiore rispetto alla media nazionale USA, viaggia su livelli elevatissimi di tutti i parametri pandemici (500 contagi settimanali, 65 ricoverati ed 11 decessi settimanali per ogni 100 mila abitanti). Attualmente risulta occupato oltre il 90% dei posti di terapia intensiva degli ospedali della Florida: per circa la metà sono pazienti Covid.

Il caso Florida è stato oggetto di ampie discussioni, soprattutto a causa dell'atteggiamento del suo Governatore fieramente no-mask e contrario ad ogni misura di contenimento del contagio. Ci sono pochi dubbi sul fatto che questo atteggiamento abbia favorito la circolazione del virus, ma è possibile che ci siano ulteriori motivazioni per spiegare il caso Florida. Infatti il "Sunshine State" è in buona compagnia tra gli Stati americani che si ispirano al "metodo Bolsonaro".


1 commento:

  1. Buongiorno. Posso suggerire di mostrare anche i grafici in scala lineare e non logaritmica?
    Ho mostrato questo post a qualcuno dell'ambiente no-vax e mi ha detto che "calano poco" (e non sapeva palesemente cosa fosse una scala logaritmica).
    Grazie per il suo lavoro!

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