lunedì 28 febbraio 2022

Le strane alleanze

I tragici avvenimenti ucraini sono caratterizzati dal ruolo sempre più dominante della rete dove si sta svolgendo un confronto serrato tra informazioni e fake news. Stiamo assistendo ad una sorta di guerra parallela che si affianca alla guerra vera, quella che c'è nel mondo reale, con il suo tragico fardello di distruzioni e morti.

 

Le notizie di queste ore riportano delle iniziative prese dai servizi di sicurezza italiani per isolare e bloccare alcuni canali di informazione russi che diffondono in Italia la propaganda dell'autocrate moscovita (quella secondo cui Putin sarebbe il nuovo J.F. Kennedy desideroso solo di "liberare" l'Ucraina). Informazioni che poi sono riprese e rilanciate da vari siti italiani, pronti a diffondere fake news.

La cosa interessante è che molti di questi canali sono già stati ampiamente collaudati ed hanno lavorato intensamente durante la pandemia per diffondere propaganda negazionista nel 2020 e per sostenere le prese di posizione no-vax dopo l'avvento dei vaccini. Sono gli stessi canali da cui sono arrivate molte delle fake-news che poi sono entrate nel repertorio dei no-vax nostrani a cominciare dalle invenzioni sui danni provocati dai vaccini, amplificati oltre ad ogni ragionevole limite, specialmente per quanto riguarda i bambini. 

Con il curioso risultato che il vero dittatore russo utilizzava i suoi canali propagandistici per spingere qualche minus habens italiano a protestare contro una presunta "dittatura sanitaria".

Si trattava di un maldestro tentativo fatto per alimentare posizioni di protesta antigovernativa in Italia. Un'azione certamente non amichevole, ma comunque utile per seminare zizzania in casa altrui ed anche per sminuire il fallimento registrato nella gestione della pandemia in terra russa (lasciate correre liberamente mentre - lo ricordo - Putin fissava anche il numero massimo di decessi che si potevano comunicare giornalmente). Nulla di sorprendente per chi conosce un po' la Russia di Putin con le sue malcelate nostalgie per la vecchia Unione Sovietica. 

Numero "ufficiale" di decessi Covid registrati in Russia durante gli ultimi 6 mesi. Si noti l'andamento della curva che, aldilà delle oscillazioni, staziona da mesi tra 500 e 1.200 casi giornalieri. Si stima che l'eccesso di mortalità, dall'inizio della pandemia fino ad oggi, registrato a livello dell'intera popolazione sia stato pari a circa 1 milione di morti in più rispetto alla media degli anni precedenti alla pandemia (per confronto, ricordo che l'eccesso di decessi registrato in Italia è stato pari a 178 mila casi). La popolazione russa ammonta a circa 144 milioni di persone, circa 2,4 volte la popolazione italiana. L’eccesso di mortalità registrato in Russia è pari a circa 3 volte il numero "ufficiale" dei decessi Covid, traccia indelebile del fatto che il numero dei decessi "ufficiali" comunicati giornalmente è stato largamente inferiore rispetto al dato reale.
 

Curiosamente le posizioni alimentate dalla propaganda putiniana, oltre ad eccitare i no-vax nostrani, hanno trovavano vasta eco nelle posizioni di alcuni leader politici "sovranisti" che vedevano in Putin un amico, un alleato in chiave anti-europea ed un difensore di valori comuni.

Si trattava di una strana alleanza che rimane come una macchia indelebile anche se adesso c'è una corsa a cancellare foto e frasi imbarazzanti. 

Quello che Putin sta facendo in Ucraina e che presto potrebbe cercare di ripetere anche in altri Paesi europei ci dovrebbe far capire quanto sia pericoloso l'uomo. E chi ha abboccato alla propaganda putiniana durante la pandemia dovrebbe almeno riconoscere di essere caduto nel tranello di chi non voleva il bene dell'Italia.

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