La Danimarca è stata particolarmente colpita dalla variante Omicron. Durante lo scorso mese di dicembre la maggior parte dei contagi erano dovuti alla sotto-variante Omicron BA.1, ma nel successivo mese di gennaio 2022 Omicron BA.2 era diventato il ceppo virale dominante.
Un gruppo di ricerca danese ha analizzato i casi di reinfezione registrati recentemente, considerando - in particolare - quelli per i quali era disponibile la mappatura genetica del virus per ambedue i contagi. Il lavoro, disponibile come preprint, non è stato ancora sottoposto al giudizio dei referee.
Sono stati analizzati complessivamente 263 casi, nei quali l'intervallo di tempo trascorso tra un contagio e l'altro era compreso tra 20 e 60 giorni. La grande maggioranza di questi casi riguardava persone non vaccinate, a dimostrazione del fatto che, in assenza di vaccinazione, il semplice contagio fornisce una protezione immunitaria limitata.
La maggior parte dei casi di reinfezione riguardava un primo contagio con la variante Delta, seguito da un secondo contagio con Omicron. Ma ci sono stati anche 47 casi con un primo contagio Omicron BA.1 seguito da un secondo contagio Omicron BA.2.
Poiché i casi considerati sono solo quelli per i quali era disponibile la mappatura genica di entrambi i contagi, il numero assoluto dei casi non è particolarmente significativo. Possiamo comunque dire che si tratta di eventi abbastanza rari, ma è difficile fornire informazioni di tipo quantitativo.
Il dato importante è che chi si contagia con Omicron BA.1 può contagiarsi anche con Omicron BA.2. Al momento non è chiaro se questi eventi abbiano coinvolto persone che non avevano sviluppato adeguate protezioni immunitarie dopo il primo contagio, oppure se le differenze esistenti - a livello molecolare - tra Omicron BA.1 e BA.2 siano tali da permettere a BA.2 di superare le difese immunitarie generate dopo un recente contagio con BA.1.
Nessun commento:
Posta un commento