martedì 1 febbraio 2022

La contagiosità di Omicron BA.1 e BA.2: "Two is megl' che One?"

Sul fatto che la variante Omicron sia molto contagiosa ci sono ormai pochi dubbi, ma gli ultimi dati provenienti dalla Danimarca sembrano indicare che la sotto-variante Omicron BA.2 sia ancora più contagiosa rispetto a Omicron BA.1 (il ceppo virale proveniente dal Sudafrica e attualmente dominante in molti Paesi europei, Italia inclusa).

Benché la sotto-variante BA.2 sia stata identificata ovunque (anche in Italia), la Danimarca è l'unico Paese - almeno fino ad oggi - dove BA.2 è diventato il ceppo dominante, soppiantando BA.1. Non è chiaro se questo risultato sia il frutto di una fluttuazione limitata ad un territorio circoscritto (dovuta, ad esempio, all'insorgenza di un focolaio di intensità particolarmente rilevante) oppure se il processo di sostituzione di BA.1 con BA.2 sia destinato a ripetersi anche fuori dai confini danesi. Per completezza, ricordo che in circolazione c'è anche una terza sotto-variante detta Omicron BA.3 che però - almeno fino ad oggi - è sempre stata meno abbondante rispetto alle prime due sotto-varianti.

A livello molecolare, le differenze tra le due sotto-varianti BA.1 e BA.2 non sono particolarmente rilevanti, ma sono sufficienti per ritenere che possano produrre un diverso livello di contagiosità e della capacità di superare le difese anticorpali prodotte dai vaccini. Al momento, i dati disponibili sono ancora molto pochi. Proprio per questo motivo, ha destato un certo interesse un lavoro (ancora sotto forma di di preprint non sottoposto al giudizio dei referee) sviluppato da un gruppo di ricerca che ha analizzato poco meno di 10 mila casi di contagio avvenuti recentemente nell'ambito di nuclei familiari danesi. 

Per ciascuna delle 2 sotto-varianti BA.1 e BA.2, lo studio ha analizzato come si è propagato il contagio all'interno dei nuclei familiari considerati. Sono stati stimati 2 diversi parametri: a) la suscettività ovvero l'incidenza del contagio tra i membri della famiglia (escluso il portatore del primo contagio) a seconda del loro stato vaccinale (in pratica, è stata misurata la loro resistenza al contagio pur vivendo a stretto contatto con almeno un familiare virologicamente positivo) e b) la trasmissibilità che corrisponde ad una analisi dei dati di contagio in funzione dello stato vaccinale di chi aveva portato il contagio in famiglia (in pratica è stata stimata la capacità di un contagiato di trasferire il contagio ad altre persone).

Per quanto riguarda lo stato vaccinale, è stato considerato il caso dei non vaccinati e di coloro che avevano ricevuto 3 dosi vaccinali. Qui di seguito, riassumo i risultati principali dello studio danese:

In alto: suscettibilità per le 2 sotto-varianti BA.1 e BA.2 in funzione dello stato vaccinale dei familiari del contagiato iniziale. Sotto: trasmissibilità stimata in ambito familiare  in funzione dello stato vaccinale del contagiato iniziale. I punti blu si riferiscono a persone che avevano ricevuto 3 dosi vaccinali, mentre quelli rossi corrispondono ai non vaccinati

Il grafico superiore sembra indicare che Omicron BA.2 potrebbe avere una maggiore capacità di eludere le difese anticorpali prodotte dai vaccini (i punti a destra sono più vicini - in senso verticale - rispetto ai punti a sinistra).

La figura inferiore mostra una andamento opposto: la trasmissibilità di Omicron BA.1 è risultata essere più o meno la stessa, indipendentemente dal fatto che il contagiato fosse vaccinato o non vaccinato. Per Omicron BA.2 si osserva che la trasmissibilità (capacità di infettare gli altri) dei non vaccinati sembra essere più alta rispetto a quella di coloro che avevano fatto le 3 dosi vaccinali.

Bisogna comunque ricordare che i risultati di questo studio sono affetti da una indeterminazione piuttosto significativa. Gli Autori hanno analizzato i dati raccolti nel registro pubblico dei contagi e potrebbero aver sottovalutato il ruolo di alcuni fattori spurii che sono in grado di alterare - almeno in parte - i risultati. 

In conclusione, Omicron BA.2 potrebbe riuscire a contagiare i vaccinati un po' più efficacemente di quanto non faccia Omicron BA.1, ma servono altre misure prima di poter arrivare a conclusioni sufficientemente affidabili.


4 commenti:

  1. Nuovo studio firmato da Christopher Murray che è medico, economista sanitario e ricercatore, professore all'Università di Washington a Seattle, dove è anche presidente del dipartimento dell’Health Metrics Science e direttore dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME).

    "Le stime basate sui modelli dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) - si legge nello studio - suggeriscono che intorno al 17 gennaio 2022 c'erano 125 milioni di infezioni Omicron al giorno nel mondo, che è più di dieci volte il picco dell'onda Delta dell'aprile 2021. L'onda Omicron sta inesorabilmente raggiungendo ogni continente con solo alcuni paesi dell'Europa orientale, del Nord Africa, del sud-est asiatico e dell'Oceania che devono ancora iniziare la loro onda di questa variante SARS-CoV-2.1. 

    Il livello di infezione senza precedenti suggerisce che più del 50% del mondo sarà stato infettato da Omicron tra la fine del novembre 2021 e la fine di marzo 2022". Quindi vuol dire che in quattro mesi la metà dei cittadini del mondo avrà contratto il virus. 

    Lo studio mostra come nonostante le infezioni globali giornaliere siano aumentate di più di 30 volte dalla fine di novembre 2021 al 17 gennaio 2022, i malati di COVID-19 segnalati in questo periodo sarebbero aumentati solo di 6 volte.

    "Una revisione sistematica basata sulle precedenti varianti di SARS-CoV-2 - si legge nell'analisi - ha suggerito che il 40% delle infezioni erano asintomatiche. Le prove suggeriscono che la percentuale di infezioni asintomatiche è molto più alta per l'Omicron, forse fino all'80-90%".

    E non è tutto: "Oltre alla proporzione molto più ampia di infezioni asintomatiche, negli Usa il rapporto tra ricoveri COVID-19 e casi rilevati ricoverati è diminuito di circa il 50% nella maggior parte degli Stati rispetto ai picchi precedenti. La proporzione di pazienti COVID-19 ricoverati che richiedono l'intubazione o sono in fin di vita è diminuita fino all'80-90% in Canada e Sudafrica".

    https://www.ildolomiti.it/ricerca-e-universita/2022/dopo-londata-omicron-il-covid-tornera-ma-la-pandemia-sara-finita-lo-studio-di-the-lancet-tra-vaccini-e-contagi-mai-cosi-tante-persone-protette

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  2. Con Omicron (e Omicron 2) convivenza possibile,
    ma solo a tre condizioni

    Siamo vicini a un cambio di passo contro la pandemia, ma non dobbiamo forzare i tempi, né permettere che a questi livelli di impatto clinico il virus possa circolare con grandi numeri

    di M.T. Island - 2 febbraio 2022

    Non siamo mai stati così vicini a una possibile convivenza con la Covid-19, ma questo non significa che l'emergenza sia già finita. Il traguardo è alla nostra portata, ma vedremo che per poterlo raggiungere dobbiamo contare sul verificarsi di 3 condizioni chiave.

    Solo così riusciremo a controllare una patologia che per ora rimane molto più grave dell’influenza stagionale, e spinta da un virus che ha raggiunto straordinarie capacità diffusionali...

    continua su:

    https://24plus.ilsole24ore.com/art/con-omicron-e-omicron-2-convivenza-possibile-ma-solo-tre-condizioni-AEcfUYBB?s=hpf

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  3. Per chi volesse approfondire:

    Cosa si sa di BA.2, sottovariante di omicron
    Inizia a essere sempre più diffusa in Europa
    e potrebbe rallentare la fine dell'attuale ondata
    in diversi Paesi

    Secondo alcuni ricercatori BA.2 non dovrebbe essere considerata nemmeno alla stregua di omicron e avere una propria definizione di variante.

    continua su: https://www.ilpost.it/2022/02/03/omicron-ba-2/

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  4. La scorsa settimana le autorità sanitarie del Regno Unito avevano diffuso un rapporto nel quale confermavano una maggiore trasmissibilità di BA.2 rispetto a BA.1.

    SARS-CoV-2 variants of concern and
    variants under investigation in England

    Technical briefing 35
    28 January 2022

    This report provides an update on previous briefings
    up to 14 January 2022

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