Il terzo rapporto (25-31 maggio) rilasciato dall'Istituto Superiore della Sanità (ISS) relativamente all'andamento dell'epidemia durante la cosiddetta Fase 2 è disponibile qui. Non c'è nulla di particolare da segnalare, salvo una generale riduzione dei nuovi casi di contagio. Mancano anche in questo rapporto i dati rispetto al numero di tamponi diagnostici fatti e, come già discusso precedentemente, questa scelta fatta dall'ISS riduce la possibilità di comprendere fino in fondo il livello di affidabilità dei dati.
Nel rapporto di questa settimana, così come in quello precedente, c'è poca enfasi sull'indice di trasmissione del contagio R che è sempre calcolato su base regionale. Emblematico il caso della Val d'Aosta per la quale viene calcolato un valore medio pari a 0,47 con un intervallo d'errore che va da 0,02 fino ad 1,75. Chiaramente un dato assolutamente non significativo. Manca invece un valore di R aggregato a livello nazionale che ci potrebbe permettere di capire se ci sia una qualche tendenza legata al passaggio alla Fase 2 ed anche di fare confronti con altri Paesi come Germania o Gran Bretagna. A questo proposto è interessante notare come l'andamento della Lombardia abbia segnato, durante le ultime tre settimane, una costante tendenza al peggioramento. Poiché la Lombardia conta 10 milioni di abitanti ed è la Regione dove l'incidenza dell'epidemia è ancora la più alta (vedi tabella sotto), si tratta dell'unico esempio dove il calcolo dell'indice R su base regionale abbia un qualche significato statistico. L'andamento per la Regione Lombardia è mostrato nella figura qui sotto:
Fonte dati ISS. Andamento dell'indice di trasmissione del contagio R stimato per la regione Lombardia. La settimana 1 corrisponde al periodo 11-17 maggio |
Dopo aver lanciato allarmi a vuoto per la piccola Val d'Aosta,
l'Istituto Superiore di Sanità non ha ritenuto di spendere neppure una
parola per descrivere l'andamento dell'indice di trasmissione del
contagio stimato per la Regione Lombardia. Qui non si tratta di fare gli
allarmisti. L'indice è ancora inferiore ad 1, ma la tendenza settimanale è piuttosto netta e richiederebbe una certa attenzione.
Tuttavia quando si parla della Lombardia ormai scatta una sorta di
auto-censura e la parola d'ordine sembra essere "liberi tutti!"
Per quanto riguarda i nuovi contagi, nella settimana compresa tra il 25 ed il 31 maggio incluso, si trovano, in generale, valori in calo. Sola la Lombardia registra ancora un rapporto a due digit. inferiore solo di poco rispetto al valore pari a 16,68 registrato nella settimana precedente. Ricordiamo inoltre che ancora oggi (7 giugno) in Lombardia la frazione di tamponi positivi calcolata rispetto al numero totale dei tamponi fatti è ancora stabilmente superiore all' uno per cento, molto superiore rispetto ai valori registrati in altri territori come, ad esempio, il Trentino.
Il Trentino che nella settimana 11-17 maggio occupava il non ambito posto di "primo in classifica", è sceso al secondo posto nella settimana compresa tra il 18 ed il 24 maggio, per occupare la terza posizione, ben distanziato dai primi due, durante la terza settimana presa in esame dall'ISS. I dati relativi al Nord Italia e alle Marche (le regioni più colpite dall'epidemia) sono riassunti nella tabella seguente:
Per quanto riguarda i nuovi contagi, nella settimana compresa tra il 25 ed il 31 maggio incluso, si trovano, in generale, valori in calo. Sola la Lombardia registra ancora un rapporto a due digit. inferiore solo di poco rispetto al valore pari a 16,68 registrato nella settimana precedente. Ricordiamo inoltre che ancora oggi (7 giugno) in Lombardia la frazione di tamponi positivi calcolata rispetto al numero totale dei tamponi fatti è ancora stabilmente superiore all' uno per cento, molto superiore rispetto ai valori registrati in altri territori come, ad esempio, il Trentino.
Il Trentino che nella settimana 11-17 maggio occupava il non ambito posto di "primo in classifica", è sceso al secondo posto nella settimana compresa tra il 18 ed il 24 maggio, per occupare la terza posizione, ben distanziato dai primi due, durante la terza settimana presa in esame dall'ISS. I dati relativi al Nord Italia e alle Marche (le regioni più colpite dall'epidemia) sono riassunti nella tabella seguente:
Nuovi contagi/settimana x 100.000 ab. | |||
Regione | 11-17 maggio | 18-24 maggio | 25-31 maggio |
Lombardia | 23,75 | 16,68 | 15,40 |
Piemonte | 16,69 | 12,46 | 9,16 |
Trentino | 24,95 | 12,57 | 6,28 |
Liguria | 15,03 | 6,13 | 4,84 |
Emilia Romagna | 9,35 | 6,32 | 4,82 |
Val d’Aosta | 9,55 | 6,37 | 4,77 |
Friuli V.G. | 2,14 | 2,30 | 2,55 |
Veneto | 3,85 | 1,63 | 1,12 |
Marche | 5,64 | 3,02 | 0,96 |
P.A. Bolzano | 2,82 | 1,51 | 0,94 |
La media ponderata di Rt calcolata su tutto il territorio nazionale (utilizzando come peso il rapporto popolazione residente per regione/popolazione complessiva residente Italia) risulta la seguente:
RispondiEliminaRt “ITALIA TUTTE LE REGIONI” : 0,67 ( min 0,35 ; max 1,21)
La settimana scorsa il dato era 0,63 con min 0,48 e max 0,82 per cui rilevo un incremento di circa il 5% nel dato medio con un allargamento significativo dell’intervallo min-max.
Se dividiamo l’Italia in 2 aree così definite:
- “ITALIA NORD” che include le regioni del nord con l’aggiunta di Toscana e Marche per un totale di 33 milioni di abitanti
- “ITALIA SUD” che include le restanti regioni comprese le isole per un totale di 27 milioni di abitanti
escono i seguenti dati di Rt:
Rt “ITALIA NORD” : 0,72 ( min 0,50 ; max 1,05)
Rt “ITALIA SUD” : 0,59 ( min 0,17 ; max 1,40)