venerdì 12 giugno 2020

IV rapporto ISS: uno struzzo si aggira in Viale Regina Elena 299

Questo pomeriggio l'Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato il consueto aggiornamento settimanale sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia. Qui potete trovare il documento ed i suoi allegati. La situazione che emerge dai dati resi noti dall'ISS è abbastanza tranquillizzante, con una discesa generalizata dei nuovi contagi registrati nei diversi territori regionali. Il dato relativo alle regioni del Nord più le Marche è riportato nella tabella seguente:


Nuovi contagi/settimana x 100.000 abitanti
Regione 11-17 maggio 18-24 maggio 25-31 maggio 1-7 giugno
Lombardia 23,75 16,68 15,40 9,73
Piemonte 16,69 12,46 9,16 4,04
Liguria 15,03 6,13 4,84 2,90
Val d’Aosta 9,55 6,37 4,77 2,39
Emilia Romagna 9,35 6,32 4,82 2,11
Trentino 24,95 12,57 6,28 1,66
Marche 5,64 3,02 0,96 1,05
P.A. Bolzano 2,82 1,51 0,94 0,94
Friuli V.G. 2,14 2,30 2,55 0,91
Veneto 3,85 1,63 1,12 0,59

Notiamo che il Trentino si sta allontanando dalla non desiderata prima posizione che occupava all'inizio della Fase 2 e nel corso dell'ultima settimana si è finalmente portato su livelli medio-bassi. La Lombardia è ancora saldamente in testa, pur facendo registrare un significativo rallentamento rispetto alla settimana precedente. Purtroppo l'Istituto Superiore di Sanità continua con la consueta politica dello struzzo (da qui il titolo del post; Viale Regina 299 è l'indirizzo della sede dell'ISS) e non tiene conto del numero di tamponi diagnostici effettuati. Chi fa meno tamponi diagnostici trova meno casi e presenta una situazione migliore. Come sottolineato da tempo, questa scelta incentiva i territori che adottano strategie di rilevazione dei contagi meno rigorose.

Come evidenziato dalla Fondazione GIMBE dopo l'avvio della fase 2 c'è stato un calo sensibile dei tamponi diagnostici fatti in Italia. La figura qui sotto mostra questo andamento
Inoltre, come evidenziato nell'analisi della Fondazione GIMBE, nella settimana 4-10 giugno, a fronte di una aumento medio dei tamponi diagnostici pari ad un +4,6%  rispetto alla settimana precedente, la Regione Lombardia ha ridotto sensibilmente il numero di tamponi diagnostici eseguiti.

Fonte: Fondazione GIMBE

Non è dato sapere quanto il calo dei tamponi diagnostici abbia influito sulla riduzione dei nuovi casi di contagio registrati in Lombardia nel corso dell'ultima settimana. L'ISS possiede questi dati, ma si guarda bene dal renderli pubblici e questo limita l'attendibilità delle informazioni relative ai nuovi contagi. 

Concludiamo con il dato relativo all'andamento dell'indice di trasmissione del contagio R nella Regione Lombardia:
Indice di trasmissione del contagio stimato per la Regione Lombardia (Fonte ISS). Le settimane numero 1 corrisponde al periodo 11-17 maggio
Ricordiamo che per la numerosità dei casi il valore di R stimato per la Regione Lombardia è l'unico indicatore regionale che abbia una buona affidabilità statistica. Notiamo che durante la quarta settimana, l'indice è più o meno allineato sul valore della settimana precedente, con valore medio di poco inferiore ad 1. Questo sembrerebbe in contraddizione col fatto che tra  la terza e quarta settimana la Lombardia abbia ridotto di oltre 1/3 i nuovi casi di contagio. Tuttavia va ricordato che la stima fa riferimento a circa due settimane prima della data di rilevazione e quindi il valore di R riportato alla fine della quarta settimana potrebbe risalire più o meno allo scorso 25 maggio, Questo sarebbe coerente col fatto che i contagi della seconda e della terza settimana fossero più o meno gli stessi.

3 commenti:

  1. Dal 29 maggio al 12 giugno i tamponi processati in Lombardia sono stati:

    venerdì 14078 + sabato 14301 + domenica 12427 + lunedì 3572 + martedì 8676 + mercoledì 11355 + giovedì 3410 + venerdì 19389 + sabato 13696 + domenica 8005 + lunedì 4488 + martedì 9848 + mercoledì 9305 + giovedì 13376 + venerdì 14837

    per una media di 10718
    con una capacità massimale di 15mila tamponi

    il commento della fondazione Gimbe, in data 11 giugno:

    Da queste analisi emergono tre ragionevoli certezze:

    innanzitutto il numero dei tamponi diagnostici, finalizzati all’identificazione di nuovi casi, è calato drasticamente alla vigilia delle due riaperture del Paese del 4 maggio e del 3 giugno;

    in secondo luogo, dopo il crollo nella settimana 28 maggio-3 giugno, complice la doppia festività, nell’ultima settimana poco più della metà delle Regioni hanno aumentato il numero dei tamponi diagnostici rispetto alla precedente;

    infine, proprio le Regioni con una circolazione del virus ancora sostenuta nell’ultima settimana hanno ulteriormente ridotto i tamponi diagnostici invece di potenziarli.

    «L’attività di testing – conclude Cartabellotta – finalizzata all’identificazione dei nuovi casi, alla tracciatura dei contatti e a loro isolamento continua a non essere una priorità per molte Regioni:

    purtroppo, nella gestione di questa fase dell’epidemia, in particolare dove la diffusione del virus non sembra dare tregua, la strategia delle 3T non è adeguata».

    Zaia - contestando i dati sul Veneto - ha risposto così alla Fondazione Gimbe: "Probabilmente la riduzione dei tamponi è dettata dal fatto che il virus sta scomparendo e quindi, diminuendo i contagiati, diminuiscono pure i tamponi fatti, ad esempio ai loro familiari e ai loro contatti stretti".

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  2. La media ponderata di Rt calcolata su tutto il territorio nazionale (utilizzando come peso il rapporto popolazione residente per regione/popolazione complessiva residente Italia) risulta la seguente:

    Rt “ITALIA TUTTE LE REGIONI” 1-7 giugno 2020:
    0,64 ( min 0,33 ; max 1,09)

    Il dato relativo alla settimana precedente era stato il seguente per cui c’è un miglioramento:
    Rt “ITALIA TUTTE LE REGIONI” 25 – 31 maggio 2020:
    0,67 ( min 0,35 ; max 1,21)

    Se dividiamo l’Italia in 2 aree così definite:
    - “ITALIA NORD” che include le regioni del nord con l’aggiunta di Toscana e Marche per un totale di 33 milioni di abitanti
    - “ITALIA SUD” che include le restanti regioni comprese le isole per un totale di 27 milioni di abitanti
    escono i seguenti dati di Rt, anche questi in leggero miglioramento rispetto alla settimana precedente:

    Rt “ITALIA NORD” 1-7 giugno 2020: 0,70 ( min 0,42 ; max 1,01)

    Rt “ITALIA SUD” 1-7 giugno 2020: 0,57 ( min 0,22 ; max 1,19)


    Volevo in conclusione avere un chiarimento.
    Non ho ben capito il paragrafo “Non è dato sapere quanto il calo dei tamponi diagnostici abbia influito sulla riduzione dei nuovi casi di contagio registrati in Lombardia nel corso dell'ultima settimana. L'ISS possiede questi dati, ma si guarda bene dal renderli pubblici e questo limita l'attendibilità delle informazioni relative ai nuovi contagi “.
    Qualcosa mi sfugge. Grazie

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  3. Prima di tutto grazie per il calcolo delle medie ponderate. Quanto alla Lombardia, siamo in una situazione in cui, durante le ultime settimane il tasso di tamponi positivi (calcolato rispetto al totale dei tamponi fatti) rimane pressoché costante, di poco superiore al 2%. Un livello molto alto rispetto a tutte le altre Regioni. Il numero dei tamponi totali comprende i cosiddetti tamponi diagnostici (quelli dedicati alla ricerca di nuovi positivi) ed i tamponi fatti ai contagiati delle settimane precedenti per verificare se siano ancora virologicamente positivi. I tamponi diagnostici si fanno senz'altro su chi mostra sintomi, ma si dovrebbero fare anche a tutti i loro contatti più stretti (familiari, amici, colleghi di lavoro) per tracciare eventuali altri casi di contagio, anche asintomatici. Se le regioni si limitano a fare il minimo sindacale dei tamponi (solo a chi mostra sintomi) il numero dei tamponi diagnostici si riduce, ma scende anche la possibilità di effettuare un efficace tracciamento e questo può portare ad una sottostima dei nuovi contagi. L'ISS chiede alle Regioni informazioni dettagliate sull'uso dei tamponi, ma non ha mai reso pubbliche queste informazioni.

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