lunedì 8 giugno 2020

Segnalazione: RSA, cosa dicono gli esperti

Sul sito del Il Dolomiti è riportato un importante contributo scritto da due medici con una lunga esperienza nelle RSA trentine: il Dr. Lorenzo Brandolani e il Dr. Bruno Bolognani. Le questioni sollevate dai due esperti mi sembrano di grande rilevanza e - a mio avviso - dovrebbero essere oggetto di una attenta riflessione. 

In questo blog mi sono spesso occupato dei numeri incoerenti e troppo spesso lacunosi relativi all'andamento dell'epidemia di Covid-19 nelle RSA trentine. Quello dei numeri dell'epidemia diventa solo un aspetto marginale rispetto ai gravi problemi del sistema di assistenza ai grandi anziani non autosuffcienti della nostra Provincia. Un problema destinato a peggiorare nei prossimi anni a causa degli effetti demografici.

L'epidemia di Covid-19 ci ha colto impreparati e in molto casi non siamo rusciti a difendere i nostri concittadini più fragili. Taluni hanno ragionato pensando alle RSA come ad un posto marginale in cui "tanto sarebbero morti comunque presto anche senza epidemia". A mio parere non è questo il modo giusto di procedere. Anche perché il problema - prima o poi - ci riguarderà tutti.

2 commenti:

  1. può dare un contributo
    alle riflessioni presentate in questi post

    la puntata della trasmissione Report
    andata in onda Lunedì 8 giugno
    che in 14 minuti presenta e riassume
    alcune criticità di Bolzano e di Trento:

    https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Autonomia-Covid-74d03ab3-3362-4027-a634-7c0f5242f769.html

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  2. Ho notato il diverso comportamento di due assessori: uno ha risposto alle domande (almeno ci ha provato!), l'altra si è negata all'intervista. Non è facile affrontare giornalisti agguerriti, meglio fare le dirette FB senza domande indiscrete. Comunque, aldilà delle inchieste giudiziarie, quello delle RSA è un problema enorme e da un certo punto di vista l'epidemia di Covid-19 ha amplificato criticità già esistenti. Ripensare completamente il modello di assistenza delle persone anziane più fragili è una priorità, anche se l'epidemia, come tutti ci auguriamo, diventasse, da qui in poi, solo un brutto ricordo.

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