lunedì 29 giugno 2020

L'epidemia degli altri: cosa succede oltre Brennero?

Ricordiamo tutti l'atteggiamento non proprio "simpatico" che l'Austria ha mantenuto verso l'Italia in occasione dello sviluppo della pandemia di Covid-19. Atteggiamento un po' schizofrenico per la verità, considerato che alcune località sciistiche austriache sono state notoriamente uno dei principali punti di diffusione del virus specialmente verso alcuni Paesi del Nord Europa. Comunque l'Austria sembrava essere uscita dalla fase acuta prima dei Paesi vicini ed infatti, quando ancora manteneva chiuse le frontiere con l'Italia, aveva rapidamente allentato le restrizioni che erano state introdotte durante la fase di lockdown.

Purtroppo i dati di questa fine di giugno sembrano indicare una situazione che mostra una qualche problematicità. Qui di seguito riporto i dati relativi ai nuovi contagi settimanali ed ai pazienti attualmente positivi registrati in Austria da metà aprile in poi:
Nuovi casi di contagio settimanali (punti e linea rossa) e numero di pazienti attualmente positivi (punti e linea blu) registrati in Austria da fine aprile ad oggi.
Fino ad inizio maggio i nuovi contagi scendevano rapidamente, ma poi il calo è rallentato fino a toccare il valore minimo nella prima settimana di giugno. Da quel momento c'è stata una ripresa che ha riportato i nuovi casi settimanali intorno al valore di 300. Analogo andamento, sia pure leggermente spostato nel tempo, è stato registrato per il numero di pazienti attualmente positivi. Il minimo è stato registrato intorno a metà giugno, ma nelle ultime due settimane c'è stata una evidente crescita. Non siamo certamente in una situazione da "allarme rosso", ma le Autrità sanitarie austriace hanno manifestato una certa preoccupazione, assieme con l'intenzione di potenziare il sistema di tracciamento dei nuovi contagi. Curiosa, secondo me, l'affermazione del Ministro della Salute austriaco Rudolf Anschober secondo cui "l'abolizione parziale dell'obbligo di mascherine non è equivalente a un divieto di indossarle". Un tipico esempio - a mio avviso - di ambiguità a livello comunicazionale. Per confronto, il dato italiano dell'ultima settimana normalizzato rispetto agli abitanti sarebbe di circa 210 nuovi contagi rispetto ai 300 contagi austriaci, senza contare che in Italia i nuovi contagi sono ancora in fase discentente.

Difficile dire se l'aumento registrato in Austria durante quest'ultima settimana sia legato a episodi destinati a rientrare rapidamente o sia l'indicazione di una inversione di tendenza. Comunque se state pensando di passare le vostre vacanze estive in Austria, vi consiglio di controllare lo stato dei nuovi contagi prima di partire.

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