La Lettonia ha vaccinato completamente circa la metà dei suoi abitanti (1,9 milioni) mentre il 44% dei suoi cittadini non ha ancora ricevuto neppure una dose vaccinale. Attualmente la Lettonia sta fronteggiando una forte ondata pandemica (oltre 1.200 nuovi contagi settimanali per ogni 100.000 abitanti).
La rapida diffusione dei contagi ha causato una forte risalita dei ricoveri ospedalieri: il numero di pazienti lettoni ricoverati in terapia intensiva, normalizzato rispetto al numero di abitanti, è maggiore per più di un ordine di grandezza rispetto al corrispondente dato italiano. In Lettonia i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati del 50% nel corso dell'ultima settimana ed i posti letto disponibili sono quasi esauriti.
Le mancate vaccinazioni sono dovute ad una forte ostilità nei confronti dei vaccini che accomuna il caso lettone ad altri Paesi che in passato facevano parte o erano sotto il giogo dell'Unione Sovietica. Il caso della Russia è emblematico: solo 1/3 della popolazione è completamente vaccinato, con un numero di decessi giornalieri che ormai supera quota 1.000 (parliamo dei dati ufficiali che potrebbero essere fortemente sottostimati rispetto alla realtà).
Di fronte al progredire dei contagi, le autorità lettoni non hanno potuto fare altro che tornare al vecchio sistema del lockdown, chiudendo le Scuole (a parte le prime 3 classi delle Scuole Elementari) e facendo lavorare a distanza tutti coloro che non sono vincolati alla presenza fisica sul posto di lavoro. Coloro che lavoreranno in presenza dovranno essere muniti di green-pass. Verranno chiusi bar, cinema, teatri ed altri locali pubblici, mentre i ristoranti potranno fornire solo pasti da asporto. È stato introdotto anche il coprifuoco, che scatterà dalle ore 20 fino alle 5 del mattino.
La situazione lettone (e quella di molti altri Paesi dell'Est europeo) dovrebbe far riflettere coloro che cianciano di "vaccini inutili". Se le persone non si vaccinano, il virus si diffonde senza freni e - a questo punto - se si vuole impedire che gli ospedali si blocchino per eccesso di pazienti, bisognerà ricorrere ad un rigido lockdown.
All'inizio della pandemia non avevamo alternative e abbiamo pagato un duro prezzo economico e sociale per cercare di limitare i danni sanitari. Oggi ci sono i vaccini che non risolvono tutti i problemi al 100%, ma li mitigano considerevolmente, specialmente se tutti i cittadini si vaccineranno, dando il loro contributo per aiutare la collettività ad uscire dall'incubo pandemia.
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