venerdì 14 maggio 2021

AstraZeneca, la storia infinita

I media di tutto il mondo riportano gli ultimi dati australiani relativi ai nuovi casi di rare trombosi associate alla somministrazione del vaccino AstraZeneca: 18 casi dopo la somministrazione di circa 1,8 milioni di dosi. Siamo più o meno in linea con i dati riscontrati in altri Paesi, ovvero 1 caso ogni 100.000 dosi.

I nuovi dati australiani riguardano persone di età superiore a 58 anni, in grande maggioranza uomini. I nuovi casi identificati in Australia sono troppo pochi per derivarne una qualche informazione statisticamente “robusta”, ma vanno nella direzione che – tra le righe – la stessa EMA aveva anticipato nei suoi rapporti: poiché inizialmente il vaccino AstraZeneca si faceva solo ai giovani i primi casi di trombosi rare sono stati identificati tra questa tipologia di persone. Adesso che si fa alle persone più avanti negli anni, le trombosi rare riguardano i più anziani. Insomma non basta avere più di 60 anni per essere protetti da questo tipo di rari eventi avversi.

I dati AIFA ci dicono comunque che le trombosi rare sono solo una piccola parte degli eventi avversi gravi che sono associati alla somministrazione del vaccino AstraZeneca. L’ultimo dato disponibile parla di 39 eventi avversi gravi ogni 100.000 dosi, un valore significativamente maggiore rispetto ai vaccini ad mRNA (24 per Pfizer-BioNTech e 18 per Moderna).

Tutti i vaccini presentano il rischio di andare incontro ad eventi avversi rari, ma AstraZeneca presenta un rischio più alto rispetto ai vaccini concorrenti. Per tutti i vaccini, AstraZeneca incluso, il rischio di eventi avversi gravi è decisamente minore rispetto al rischio che si corre contraendo la Covid-19, specialmente per le persone più avanti negli anni
 
Se AstraZeneca fosse l’unico vaccino disponibile, non c'è alcun dubbio che tutti – sopra i 40 anni – dovrebbero farselo fare senza esitazione. Ma siccome esistono delle alternative, molti legittimamente si domandano: “Perché proprio io dovrei farmi fare AstraZeneca?”. A poco servono i pistolotti moraleggianti dei burocrati della Sanità, tutti rigorosamente vaccinati con Pfizer-BioNTech fin dallo scorso mese di gennaio.

Il gen. Figliuolo, a cui va dato atto di essersi fatto somministrare AstraZeneca senza alcuna esitazione, insiste affinché le dosi di AstraZeneca vengano utilizzate integralmente per tutte le età. Nella logica militare sacrificare qualche soldato per salvare l’esercito ci sta. Ma se la vediamo dalla parte del singolo soldato (cittadino) la questione è un po’ diversa.

Egoismo? Codardia? Mancanza di senso di solidarietà? Giudicate voi. Ma la tentazione di scegliere l’appuntamento solo se la data della seconda dose è fissata 21 (ora 42) giorni dopo la prima dose è forte!

6 commenti:

  1. Il dottor Ferro (APSS) difende il vaccino AstraZeneca:
    «Più sicuro di altri»

    Le perplessità e la diffidenza di parte dell’opinione pubblica nei confronti del vaccino AstraZeneca? Frutto di cattiva informazione. Parola di Antonio Ferro, direttore sanitario dell’Apss, che difende l’efficacia e la sicurezza del più contestato dei vaccini, AstraZeneca appunto.

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  2. Ad esempio, a me. 37,8°C per una notte.

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    1. Ovviamente, qualche linea di febbre non è un effetto avverso "grave".

      In Trentino, fino ad oggi, sono state somministrate quasi 250 mila dosi vaccinali, a fronte delle quali ci aspettiamo che siano accaduti qualche decina di eventi avversi gravi.

      Nulla rispetto ai danni provocati dal virus.

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  3. 39 vs. 24 è meno di un fattore due. Considerato che la narrazione negativa può portare ad essere più attenti ai casi gravi dopo AZ, si può davvero dire che Biontech e Astrazeneca hanno un rischio paragonabile.

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  4. Certamente, per ambedue i vaccini, il rischio di eventi avversi gravi è molto minore rispetto ai possibili danni provocati da un contagio.

    Il rapporto 39/24 è uguale a circa 1,6 ossia il rischio di avere eventi avversi gravi cresce di circa il 60% passando da Pfizer ad AstraZeneca. Siccome gli eventi avversi gravi sono quelli che richiedono un intervento medico specifico e, nella maggior parte dei casi, portano all'ospedalizzazione, dubito che la differenza tra il numero di casi segnalati sia attribuibile solo ad una maggiore attenzione rispetto a tutto ciò che riguarda AstraZeneca.

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