Un nuovo articolo apparso sotto forma di preprint [1], commentato con una nota su British Journal of Medicine [2] ha riportato i risultati di uno studio osservazionale condotto su 8.517 cittadini britannici per misurare lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti per la proteina spike del virus SARS-CoV-2 dopo avere ricevuto una dose di vaccino. I dati riguardano sia il vaccino Pfizer-BioNTech che quello AstraZeneca.
I risultati di questo studio non sono sorprendenti perché era abbondantemente noto che una singola dose vaccinale forniva già una protezione elevata e particolarmente alta per le forme più gravi di Covid-19. L'elemento di novità riguarda lo studio sistematico del livello di anticorpi (lo studio non ha misurato la presenza di cellule T, ovvero la cosiddetta risposta cellulare, come è stato fatto in altri studi [3]).
In particolare, lo studio ha evidenziato che il 96,4% delle persone che avevano ricevuto uno dei due vaccini aveva sviluppato anticorpi da 28 a 34 giorni dopo la prima dose, salendo al 99,1 % entro 7 - 14 giorni dalla seconda dose.
I tassi di sieropositività e i livelli di picco degli anticorpi sono aumentati più rapidamente dopo la prima dose del vaccino Pfizer-BioNTech (89,3%) rispetto ad AstraZeneca (66,3%) da 14 a 20 giorni, ma sono diventati equivalenti per entrambi i vaccini entro 4 settimane.
L'articolo riporta un dato molto significativo: dopo la prima dose ci sono forti disparità nel livello di anticorpi trovati nelle persone vaccinate. Il livello di anticorpi è decisamente più basso per le persone più avanti con gli anni. Nei soggetti di età compresa tra 65 e 79 anni che avevano ricevuto una sola dose, sono stati osservati livelli di anticorpi inferiori negli uomini e nelle persone con una condizione di patologia cronica tra cui diabete, malattie cardiovascolari o anamnesi di cancro, in particolare quelli con carcinoma ematologico piuttosto che di organo solido e quelli attualmente in terapia immunosoppressiva.
Per i pazienti oncologici il nuovo studio conferma quanto già evidenziato da precedenti pubblicazioni [5].
La buona notizia è che le disparità non persistevano dopo una seconda dose, con titoli anticorpali elevati (≥ 250 U/ml) osservati per quasi tutte le persone di tutte le età, dati demografici e gruppi clinici.
Referenze:
- M. Shrotri, et al.,"Spike-antibody responses following first and second doses of ChAdOx1 and BNT162b2 vaccines by age, gender, and clinical factors - a prospective community cohort study (Virus Watch)". MedRxiv preprint (2021) www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.05.12.21257102v2.
- G. Iacobucci, "Covid-19: Most UK adults had antibodies after one dose of AstraZeneca or Pfizer vaccine, data suggest", BMJ 2021;373:n1274 https://doi.org/10.1136/bmj.n1274
- H. Parry, et al. "Extended interval BNT162b2 vaccination enhances peak antibody generation in older people", MedRxiv preprint (2021) https://doi.org/10.1101/2021.05.15.21257017
- Santiago Romero-Brufau, et al.,"Public health impact of delaying second dose of BNT162b2 or mRNA-1273 covid-19 vaccine: simulation agent based modeling study", BMJ (2021); 373:n1087 https://doi.org/10.1136/bmj.n1087
- Leticia Monin, et al. "Safety and immunogenicity of one versus two doses of the COVID-19 vaccine BNT162b2 for patients with cancer: interim analysis of a prospective observational study", The Lancet Oncology, April 27, 2021, https://doi.org/10.1016/S1470-2045(21)00213-8
Linfociti T, una scoperta apre la strada ai nuovi vaccini anti-Covid
RispondiEliminaLo studio pubblicato dalla rivista Science è analizzato oggi dal report infettivologico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che spiega il “tagliando” contro le varianti
GIACOMO GALEAZZI - 21 Maggio 2021
Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica “Science” dimostra come la gran parte degli individui guariti dal Covid-19 (93%) abbia «linfociti T diretti contro una regione conservata della proteina Spike, che potrebbe essere modello di ulteriori vaccini».
I dati forniti dai ricercatori sono analizzati oggi nel report infettivologico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2021/05/21/news/linfociti-t-una-scoperta-apre-la-strada-ai-nuovi-vaccini-anti-covid-1.40297733