Qui potete trovare il quarto rapporto dell'Agenzia nazionale AIFA relativo agli effetti avversi segnalati a seguito delle vaccinazioni anti Covid in Italia. Il rapporto copre il periodo temporale fino allo scorso 26 aprile, data entro cui sono state somministrate complessivamente oltre 18 milioni di dosi vaccinali (circa il doppio rispetto al 26 marzo, data del precedente rapporto AIFA).
Il nuovo rapporto conferma che il vaccino AstraZeneca presenta un tasso di eventi avversi classificati come "gravi" maggiore rispetto agli altri vaccini. In particolare, tali eventi sono stati 39 per ogni 100.000 dosi somministrate per il vaccino AstraZeneca. Il dato scende a 24 eventi/100.000 dosi per Pfizer-BioNTech e 18 eventi/100.000 dosi per Moderna.
Per quanto riguarda le rare forme di trombosi che si sono verificate tra coloro che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca, il rapporto AIFA segnala complessivamente 34 casi (donne nel 65% dei casi) a fronte di circa 4 milioni di dosi vaccinali somministrate. La probabilità di tali eventi è pari a 0,85 casi per ogni 100.000 dosi, ovvero circa il 2% del numero complessivo di eventi avversi gravi segnalati per AstraZeneca. Il dato italiano è più o meno in linea con i dati diffusi a livello europeo da parte dell'EMA.
Aldilà del forte impatto mediatico associato alla vicenda delle trombosi rare, direi che - statisticamente parlando - se uno proprio volesse preoccuparsi, dovrebbe farlo per il numero relativamente alto (rispetto ai vaccini ad mRNA) degli eventi avversi gravi accaduti dopo la somministrazione di AstraZeneca, piuttosto che per le trombosi rare.
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