martedì 11 maggio 2021

Segnalazione: la proteina spike (anche in assenza del virus) può provocare un danno vascolare

Un articolo uscito sulla rivista Circulation Research dimostra che la proteina spike può provocare un serio danno vascolare anche in assenza del virus SARS-CoV-2. La notizia non è sorprendente ed era stata anticipata in precedenti studi, ma il lavoro uscito recentemente la conferma brillantemente, spiegando il meccanismo che governa il processo del danneggiamento.

La proteina spike è localizzata sulla superficie esterna del virus SARS-CoV-2 e si fissa con il recettore ACE2 presente su alcuni tipi di cellule permettendo al virus di entrare nelle cellule e di infettarle. Questo è il meccanismo che permette al virus di replicarsi.

L'esperimento descritto nell'articolo citato è stato condotto somministrando a cavie animali (criceti) uno pseudo-virus costruito assemblando un certo numero di proteine spike attorno ad una base neutrale. Lo pseudo-virus non può replicarsi, ma si interfaccia con le cellule dell'ospite in modo assai simile al SARS-CoV-2. 

All'inizio della pandemia molti ritenevano che la Covid-19 fosse solo una malattia respiratoria e attribuivano i danni al processo di replicazione del virus che avviene all'interno delle cellule infettate. In realtà, la sola proteina spike è sufficiente per indurre danni significativi, anche in assenza del processo di replicazione virale. 

Secondo gli Autori dell'articolo, la Covid-19 andrebbe più propriamente considerata come una malattia vascolare a causa della capacità della proteina spike di danneggiare tutte le cellule che contengono il cosiddetto recettore ACE2 tra cui, in particolare, le cellule dell'endotelio, il tessuto che riveste i vasi sanguigni. Le complicazioni a carico del sistema respiratorio che si osservano nei pazienti affetti da Covid-19 sarebbero la conseguenza dell'infiammazione vascolare del polmone.

A sinistra una immagine di un campione di cellule endoteliali e a destra un campione analogo di cellule attaccate dalla proteina spike (in assenza del virus SARS-CoV-2). Sorgente Salk Institute

Può essere interessante segnalare che questo lavoro è stato ripreso da taluni gruppi no-vax che lo hanno "venduto" come la "pistola fumante" per dimostrare le loro teorie. Il ragionamento è semplice e apparentemente lineare: "Se bastano le proteine spike per danneggiare l'organismo, poiché i vaccini funzionano proprio producendo proteine spike all'interno del corpo del vaccinato, ecco che sarebbe dimostrato che i vaccini sono pericolosi". In realtà, il vaccino produce la quantità di proteine spike strettamente necessaria per addestrare il sistema immunitario e soprattutto le produce in modo localizzato (sostanzialmente nel tessuto muscolare intorno al punto dove viene fatta l'iniezione). In altre parole, il rischio di produrre un danno è infinitamente minore rispetto a quello che si corre quando si contrae la Covid-19.

Referenza:

Yuyang Lei et al., “SARS-CoV-2 Spike Protein Impairs Endothelial Function via Downregulation of ACE 2”, Circulation Research (2021);128:1323–1326, DOI: 10.1161/CIRCRESAHA.121.318902

 

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