sabato 15 maggio 2021

La bufala delle isole “Covid-free”

Quella delle isole “Covid-free” è stata senz’altro un’idea commerciale di straordinario successo. Hanno incominciato alcuni noti “paradisi” come le Isole Seychelles, seguite dalle isole greche e da altre rinomate località turistiche internazionali. 
 
Anche in Italia molti Presidenti di Regione hanno deciso di seguire questo nuovo modello di marketing, affrettandosi a vaccinare gli abitanti di alcune piccole isole, anche a costo di tardare la vaccinazione dei cittadini più anziani residenti in terraferma. Incuranti del fatto che qualche sfortunato vecchietto avrebbe potuto passare grossi guai sanitari, pur di salvare l’imminente stagione turistica estiva.

I Presidenti delle Regioni/PP che non possiedono neppure un’isoletta inizialmente hanno reagito un po’ stizziti, inventandosi subito dopo l’idea di creare anche loro delle montagne “Covid-free”. Cosa non farebbero per rimediare qualche voto in più!

In realtà, se fate alcuni semplici conti, è facile dimostrare che quella delle isole Covid-free è una splendida idea di marketing, ma è una vera e propria bufala dal punto di vista scientifico-sanitario.

Se consideriamo, ad esempio, una delle tante piccole splendide isolette della nostra Italia, è facile verificare che il numero degli abitanti che risiedono stabilmente su queste isole durante tutto l’anno è di gran lunga inferiore rispetto al numero medio dei turisti che le affollano durante la stagione estiva. Vaccinare i residenti delle isole le renderebbe effettivamente “Covid-free” solo se venisse bloccato l’arrivo dei turisti. Ma siccome sappiamo che lo scopo dell’operazione è esattamente il contrario, durante il periodo estivo l’aver vaccinato i pochi residenti stabili sarà ininfluente rispetto alla evoluzione della pandemia.

Sappiamo che ai fini della propagazione della pandemia contano essenzialmente due fattori:
  1. Il contatto fisico tra le persone che dipende ovviamente dalla densità di persone presenti in un determinato posto. Provate a pensare, ad esempio, se sia possibile attuare una qualche forma di distanziamento quando vi trovate nella piazzetta o tra le strette vie dell’Isola di Capri, magari subito dopo che un paio di navi da crociera hanno sbarcato i loro passeggeri per la solita visita “mordi e fuggi”.
  2. L’altro effetto importante è quello del rimescolamento di persone provenienti da Paesi diversi. Ad esempio, in questi giorni le Isole Maldive stanno affrontando grosse difficoltà dovute all’arrivo di migliaia di ricchi turisti indiani che si sono portati dietro i loro nuovi ceppi virali.
Una piccola isola in cui arrivi una grande massa di turisti provenienti da diversi Paesi è un crogiolo perfetto nel quale rimescolare ceppi virali di diversa provenienza che, i turisti, al loro ritorno a casa, contribuiranno a redistribuire nei rispettivi Paesi di origine.

I residenti dell’isola saranno solo gli spettatori di questo processo, nella speranza che la vaccinazione li protegga dal contagio. A questo proposito è emblematico il caso delle Isole Seychelles, uno dei Paesi che ha raggiunto un tasso di vaccinazione addirittura superiore rispetto a quello di Israele.
 
Le Isole Seychelles sono il Paese attualmente più coperto dalle vaccinazioni anti-Covid. Tratto da Our World in Data

Peccato che le vaccinazioni siano state fatte con un vaccino cinese di ridotta efficacia e con una versione del vaccino AstraZeneca prodotta su licenza in India. Ambedue i vaccini sembrano avere una limitata efficacia rispetto alla variante sudafricana che, anche a causa dei turisti in arrivo, si è diffusa nelle Isole. Attualmente, oltre 1/3 dei nuovi contagi è stato riscontrato tra la popolazione che ha ricevuto ambedue le dosi vaccinali. La situazione sanitaria si sta progressivamente aggravando e questo ha costretto le Autorità sanitarie delle Isole Seychelles – ufficialmente “Covid-free” – ad una serie di rigide chiusure.

In conclusione, avrebbe senso parlare di isole “Covid-free” se anche i turisti che le frequentano fossero tali. Ma se i turisti non sono rigorosamente controllati e filtrati in entrata, l’aver vaccinato gli isolani serve a poco.
E questi controlli, più sono severi, più allontanano i potenziali turisti.

2 commenti:

  1. A rischio le Olimpiadi 2020. Il comitato Stop Tokyo Olympics chiede il blocco della manifestazione, ma il governo: «Si va avanti» - Covid, Giappone nel pieno della quarta ondata: cosa sta succedendo davvero

    Davide Cavalleri - 14 maggio 2021

    350 mila firme raccolte in soli 9 giorni. Una lotta senza quartiere per annullare le Olimpiadi a Tokyo in programma dal prossimo 23 luglio fino all’8 agosto. Il comitato “Stop Tokyo Olympics” con questa petizione chiede a gran voce il blocco dei Giochi fino a quando il Giappone «non sarà in grado di accogliere i visitatori e gli atleti», cioè fino a quando i contagi da Coronavirus non cominceranno a calare nel Paese nipponico, ad oggi falcidiato dal virus e in piena quarta ondata.

    RispondiElimina
  2. «Che differenza c’è tra le isole e le colline di Langhe-Roero e Monferrato, il lago Maggiore, le vette alpine o la Reggia di Venaria? Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese scrigno di gioielli, che brillano in ogni angolo del territorio. E tutti hanno pari dignità».

    Matteo Borgetto - La stampa - 13 Maggio 2021

    Il governatore Alberto Cirio risponde così alla proposta del ministro del Turismo Garavaglia di «ISOLE a prova di contagio» per l’imminente stagione estiva e avanza un piano per rendere Covid-free le valli piemontesi.

    «Se si ritiene giusto vaccinare gli abitanti delle isole minori, che soffrono una carenza di ospedali e strutture sanitarie, lo stesso dovrebbe valere anche PER LE AREE MONTANE, che non sono in una situazione molto diversa - dice il presidente della Regione -. Chiediamo di vaccinare abitanti e operatori delle montagne piemontesi, creando così delle bolle Covid-free sul modello di quanto è stato proposto per le isole, e far ripartire il turismo».

    RispondiElimina