sabato 26 giugno 2021

Israele reintroduce l'obbligo della mascherina nei luoghi chiusi

Con quasi il 60% di popolazione completamente vaccinata (con Pfizer-BioNTech) Israele si distingue non solo per l'alto livello di vaccinazione, ma anche per l'attenta gestione della pandemia. 

Andamento delle vaccinazioni in alcuni Paesi. Tratto da Our World in Data

Come molti altri Paesi, attualmente Israele sta fronteggiando una crescita di contagi legata all'importazione dall'estero del nuovo ceppo virale noto come variante indiana (delta). In particolare, i nuovi contagi giornalieri (che prima dell'arrivo della variante indiana erano poche decine) hanno improvvisamente superato quota 100 e mostrano una ulteriore tendenza a crescere. 
 
Ricordo che Israele ha circa 9 milioni di abitanti e quindi il livello di 100 contagi che ha  fatto scattare l'allarme corrisponderebbe, in proporzione, a circa 700 contagi giornalieri per l'Italia, un livello leggermente inferiore rispetto alla media dei contagi attuali del Bel Paese. Il che praticamente significa che, se anche in Italia fosse in atto un fenomeno simile a quello che ha allarmato Israele, non saremmo ancora in grado di riconoscerlo a causa della sovrapposizione dei contagi crescenti dovuti alla variante indiana (delta) con la coda dei contagi dovuti alla vecchia variante inglese (che, a differenza dell'Italia, in Israele era stata quasi azzerata).

Per fronteggiare la situazione, Israele ha reintrodotto l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi. Inoltre alcune località dove sono stati individuati focolai particolarmente intensi sono state trasformate in "zona rossa", mentre altre sono state messe in stato di pre-allarme. 

Al momento, il Governo israeliano ha sul tavolo due opzioni: a) reintrodurre misure di distanziamento sociale anche al di fuori dei focolai individuati come zona rossa oppure b) attendere, in attesa di vedere se l'aumento dei contagi sarà accompagnato da un aumento dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi.

Tenuto conto dell'alto livello di vaccinazione già raggiunto, il Governo israeliano sembra propenso ad adottare la soluzione b, anche se imporrà fin da subito nuove restrizioni sui viaggi da e per l'estero (incluso l'aumento delle multe o l'uso del braccialetto elettronico per evitare che qualche viaggiatore di ritorno dall'estero non rispetti l'obbligo di quarantena).

Insomma un atteggiamento attento e vigile, dove le scelte politiche sono basate sul monitoraggio accurato della situazione e sul continuo aggiornamento dei dati epidemiologici. Nessuno può fare miracoli di fronte ad un problema tanto complesso e sfuggente come quello legato alla pandemia. Ma la combinazione di monitoraggio, prevenzione e pianificazione è certamente un approccio migliore rispetto all'italico "io speriamo che me la cavo".

2 commenti:

  1. LIBERI TUTTI?

    In Alto Adige un hotel nega l'esistenza del Covid e dice ai clienti: "Non c'è nessuna pandemia"

    Gabriele Di Donfrancesco – Mashable – giugno 2021

    I gestori di un albergo italiano negano che il Covid esista e, in piena emergenza sanitaria, sostengono che la pandemia sia un'invenzione e non ci siano misure da prendere. "Non c'è nessuna pandemia": è quanto si è visto rispondere un utente, che ha contattato via mail un hotel di San Candido, nota località turistica delle Dolomiti nella provincia autonoma di Bolzano. Alla richiesta di informazioni sui servizi per le famiglie in tempo di Covid si è visto rispondere: "Tutti i servizi dell'hotel saranno aperti senza nessuna limitazione". E a seguire: "Non è una pandemia né un'emergenza sanitaria, ma un virus politico e mediale messo in scena per distruggere l’economia ovvero il ceto medio".

    "Stavamo programmando le vacanze. Io ho un bambino di quattro anni", racconta l'utente a Mashable Italia. "Scrivo allora una mail per chiedere se si prevedeva un modo per tenere attivi certi servizi vista l’emergenza sanitaria. E mi rispondono in questa maniera che mi ha lasciato allibito". "Non avevo mai conosciuto persone che avessero un tale rifiuto per il virus", aggiunge. "Ovviamente ho eliminato questa opzione per la mia vacanza. Mi fa intendere che le regole a cui siamo abituati per la nostra sicurezza in questo albergo non vengano rispettate. Ma mi dispiace per i clienti e per tutti gli altri alberghi, che invece investono su queste accortezze e non pensano che oltre 100 mila morti siano un’invenzione".

    Fingendoci un cliente, abbiamo provato anche noi a chiedere informazioni all'albergo su altri servizi in vista dell'estate. La risposta è stata: "Tutti i servizi dell'hotel saranno attivi senza alcuna limitazione e senza misure di sicurezza, in quanto è molto improbabile che un virus influenzale sia attivo durante il periodo estivo". E a seguire, quello che sembra un messaggio pre-impostato: "Per quanto riguarda questo 'covid', che ormai ci sta rompendo l’anima già da più di un anno: non è una pandemia". Il testo prosegue invitando a 'svegliarsi'.

    È uno schema classico dei complottismi e di chi ne è vittima, per cui di fronte a una realtà tragica e fin troppo complessa se ne sostituisce una di più facile comprensione, come quella di un piano malvagio ai danni di tutti. Il negazionismo del Covid, che svilisce il pericolo di un virus che quando non è mortale può lasciare sul paziente sintomi di lungo termine (il cosiddetto long Covid), non fa eccezione.

    In particolare, i proprietari dell'hotel sembrano essere caduti in un filone specifico di fake news, la teoria del 'grande reset'. Nelle mail viene citato l'incontro del World Economic Forum (WEF) di giugno 2020, intitolato The Great Reset, durante il quale si è discusso di come ricostruire l'economia danneggiata dalla pandemia. Il grande reset è perciò inteso nel senso di un momento obbligato per ripensare le strategie economiche del capitalismo.

    Torniamo all'albergo. "Io capisco che chi lavora nel settore abbia avuto delle grandissime difficoltà, saltando la stagione invernale", ci dice l'utente della segnalazione. "Immagino siano provati e frustrati dalla situazione. Però questa risposta è sconcertante. Non ci potevo credere quando l'ho letta".

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    1. L'albergo punta sui clienti negazionisti, evidentemente, visto che, dai dati ufficiali della pandemia in Italia, in Alto Adige devono essercene molti, stante il numero più che doppio di infetti Covid sudtirolesi ogni 100.000 abitanti rispetto alla media italiana. Almeno da agosto 2020 in poi.

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