sabato 19 giugno 2021

La variante indiana sta diventando il ceppo dominante anche in Russia

Dopo aver sovrastato la precedente variante inglese (alpha) nella sua stessa Patria d'origine, la variante indiana (delta) si appresta a diventare il ceppo dominante anche in Russia (144 milioni di abitanti). La diffusione della variante indiana in Russia è stata accompagnata da un vistoso incremento del numero dei contagi come si vede bene dal grafico mostrato qui di seguito:

 

Andamento dei nuovi contagi in Russia. Nel corso degli ultimi giorni si nota una forte crescita associata alla diffusione della variante indiana. Tratto da: JHU CSSE COVID-19 Data

Circa la metà dei nuovi contagi sono stati segnalati nella zona intorno a Mosca, dove il ceppo indiano è ormai largamente dominante. Potrebbe essere il segnale che la nuova variante non si è ancora diffusa in modo massiccio nel resto del vasto territorio russo, oppure - più banalmente - che a livello territoriale si registrano diverse capacità nella individuazione dei contagi.

Benché la Russia abbia mandato (o promesso) vaccini a mezzo mondo (San Marino incluso), il livello delle vaccinazioni fatte fino ad oggi in Russia è piuttosto basso. Secondo Our World in Data, solo il 13% dei cittadini russi avrebbe ricevuto almeno una dose vaccinale ed il 10% avrebbe completato la vaccinazione. Sembra che i cittadini russi siano piuttosto diffidenti e riluttanti rispetto all'idea di vaccinarsi. Probabilmente c'è anche un problema di disponibilità dei vaccini legato alla limitata capacità produttiva di cui dispone la Russia. 

L'andamento dei dati ufficiali relativi ai decessi Covid in Russia (vedi nota in fondo a questo post) non mostra - almeno per il momento - una crescita simile a quella mostrata dai contagi. Va detto tuttavia che il dato dei decessi è cambiato poco durante il corso del 2021 e potrebbe essere sottostimato:

Andamento dei decessi Covid in Russia.  Tratto da: JHU CSSE COVID-19 Data

Nota:

Secondo i dati ufficiali, il bilancio nazionale delle vittime per Covid in Russia, dall'inizio della pandemia fino ad oggi, ammonta a poco meno di 130 mila casi. Diverso il conteggio dell’Agenzia federale di statistica che stima 270 mila morti legate al Covid-19 da aprile 2020 ad aprile 2021.

2 commenti:

  1. La variante Delta travolge la Gran Bretagna, contagi in aumento del 79% - Anche il numero dei ricoveri è raddoppiato

    Vittorio Sabadin – La Stampa - 20 Giugno 2021

    Una terza ondata della pandemia da Coronavirus è in corso in Gran Bretagna, a conferma del fatto che il premier Boris Johnson ha deciso per il meglio quando ha rinviato di un mese le aperture previste per il “freedom day” del 21 giugno.

    Il professor Finn, membro del Comitato congiunto per la vaccinazione e l’immunizzazione e consulente del governo, ha confermato che la variante indiana “Delta” sta dilagando in tutto il paese e che il numero dei contagiati è salito del 79% nell’ultima settimana: è iniziata una corsa tra il virus e le vaccinazioni. Chi arriverà primo vincerà la partita.

    Negli ultimi 7 giorni è raddoppiato anche il numero dei ricoveri, mentre quello delle vittime non cresce per fortuna in proporzione. Ad essere più colpiti da “Delta” sono soprattutto I GIOVANI e il Ministero della Sanità ha così deciso di aprire la campagna di vaccinazione anche ai 18enni. «I contagi stanno salendo – ha detto Finn: possiamo sperare che non aumenteranno più velocemente di adesso, ma stanno salendo, la terza ondata è in corso».

    Per evitare che faccia danni come le prime due ondate E’ NECESSARIO, secondo l’esperto, inoculare la seconda dose a tutte le persone anziane e incrementare il numero di vaccini somministrati ogni giorno. Si sta pensando di vaccinare anche i bambini, ma gli adulti e gli anziani restano la priorità.

    Ora si tratterà di vedere se il vaccino arriverà alle persone più in fretta della mutazione “Delta”, cosa possibile solo se la diffusione della variante rallenterà rispetto ai dati delle ultime settimane. Il dottor Tildesley, epidemiologo, ha osservato che chi è stato contagiato e ricoverato in ospedale è oggi «leggermente più giovane, e quindi anche leggermente meno malato» con maggiori possibilità di guarigione. «Questi segnali sono cautamente rassicuranti – ha detto alla BBC - ma, ovviamente, dobbiamo tenere d’occhio la situazione nelle prossime due settimane in modo da poter fornire quante più informazioni possibili al governo prima della riapertura prevista per il 19 luglio».

    A Londra è in corso l’apertura di grandi centri di vaccinazione allo Stadio Olimpico e nei campi di calcio del Tottenham Hotspur, del Chelsea e del Charlton Athletic. La situazione in Gran Bretagna va monitorata con grande attenzione negli altri paesi europei nei quali la variante “Delta” è già presente, ma non è ancora così diffusa.

    La variante “Delta” non se ne andrà da sola, ma attende solo che la gente si rilassi e si tolga la mascherina, come ha già fatto o sta per fare. Accelerare le vaccinazioni ed estenderle anche ai giovani sembrano decisioni che i governi dovrebbero prendere in fretta.

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  2. Corsa contro il tempo per tracciare la variante Delta: il governo promuove una “indagine rapida” - L’allarme del virologo Galli: «Non la si sta seguendo abbastanza». Da oggi in Italia anche tamponi di nuova generazione capaci di identificarla

    La Stampa - 21 Giugno 2021

    Siamo ancora in tempo, ma bisogna agire in fretta e bene. Le indicazioni e i moniti, in un’Italia finalmente bianca, arrivano dal mondo della scienza che guarda avanti e rimarca, con preoccupazione, la necessità di non sottovalutare i rischi della variante Delta. Più contagiosa del 50%, ormai lo si sa, di quella Alpha (la variante inglese) e per la quale una sola dose di vaccino potrebbe non bastare. «Non la si sta seguendo abbastanza», ha spiegato il direttore del reparto Malattie Infettive del Sacco di Milano Massimo Galli. «I focolai identificati sono pochi e limitati».

    Per ora, gli ultimi dati sono aggiornati a una decina di giorni fa, la variante Delta in Italia è sotto controllo: rappresenta l’1% circa dei contagi nel nostro paese, con picchi del 3% nel Lazio e modesti focolai in Lombardia e Puglia. Ma la percentuale, lo si prevede piuttosto facilmente, è destinata ad aumentare con il prossimo monitoraggio. Che fare?

    Il governo si sta muovendo: il ministro Speranza ha disposto una nuova «indagine rapida» per stimare la diffusione nel paese delle principali varianti del coronavirus in Italia, a partire proprio dalla Delta. La circolare, dal titolo «Stima della prevalenza delle varianti VOC (Variant Of Concern) in Italia» dispone una indagine «coordinata dall'ISS in collaborazione con Regioni/PPAA ed in particolare con i laboratori da queste ultime identificati». Prenderà in considerazione «i campioni notificati il 22 giugno 2021, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico».

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