venerdì 11 giugno 2021

La Germania limita la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech ai giovani tra 12 e 17 anni

Contrariamente a quanto sta succedendo in altri Paesi (tra cui l'Italia), la Germania ha assunto una posizione molto prudente rispetto alla possibilità di estendere la vaccinazione ai ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni. Il comitato scientifico che si occupa della regolamentazione delle vaccinazioni (STIKO) che opera presso il Robert Koch Institut ha rilasciato un articolato parere in cui raccomanda la vaccinazione con Pfizer-BioNTech (l'unico vaccino fino ad oggi autorizzato per la vaccinazione dei più giovani) soltanto quando viene soddisfatta almeno una delle seguenti due condizioni:

  1. Giovani di età compresa pari tra 12 e 17 anni ad alto rischio nel caso in cui contraggano la Covid-19 a causa della presenza di altre patologie pre-esistenti. L'elenco dettagliato delle patologie lo potete trovare qui.
  2. Giovani di età compresa tra 12 e 17 anni che vivano a stretto contatto con persone  di qualsiasi età particolarmente esposte ai danni della Covid-19 che non possono essere vaccinate o che hanno ragionevoli motivi per sospettare una protezione insufficiente dopo la vaccinazione (ad esempio, persone sotto terapia immuno-soppressiva).
Le famiglie che comunque volessero far vaccinare i loro figli minori anche se non appartengono a queste due categorie lo potranno fare, dopo aver consultato un medico, fermo restando che:
 
"I dati sulla sicurezza del vaccino COVID-19 per bambini e adolescenti sono ancora limitati. Da un lato, il numero di bambini e adolescenti vaccinati nello studio di ammissione controllata era piccolo (circa 1000), dall'altro, il tempo medio di tracciamento (1-2 mesi) era breve. Di conseguenza, gli eventi avversi che si verificano con una frequenza inferiore a 1 ogni 100 dosi di vaccino somministrato difficilmente possono essere rilevati e altri eventi avversi rilevabili solo a medio-lungo periodo, attualmente non possono essere esclusi. Inoltre, ci sono indicazioni del verificarsi di miocarditi che sono state osservate sporadicamente nei giovani uomini dopo la vaccinazione con Pfizer-BioNTech in alcuni Paesi. Le indagini delle autorità farmaceutiche non sono ancora state completate. La sicurezza della vaccinazione COVID-19 nei bambini e negli adolescenti è oggetto di ulteriori indagini".
 
Mi sembra un approccio chiaro e trasparente, basato sui dati. 
 
Intanto in Italia qualche "Governatore" in cerca di facile visibilità ha già iniziato ad organizzare i primi "Junior Open Day" dedicati alla vaccinazione dei giovanissimi. Forse un po' di prudenza, quando si ha a che fare con le persone più giovani, sarebbe stata più opportuna.

Nessun commento:

Posta un commento