giovedì 3 giugno 2021

La variante indiana è arrivata in Cina

Secondo notizie di stampa, la Cina ha dovuto precipitosamente imporre severe restrizioni a 38 distretti della città di Guangzhou (l’antica Canton), capitale della popolosa regione del Guangdong. La città di Guangzhou conta quasi 15 milioni di abitanti e si trova a meno di 150 km di distanza dai centri di Shenzhen (capitale dell'elettronica cinese) ed Hong Kong.

Le misure sanitarie sono state adottate dopo l'individuazione di infezioni causate dal ceppo virale indiano (ora chiamato "delta" per usare la nuova definizione "politicamente corretta" adottata dall'OMS).

La Cina, fino a questo momento, ha somministrato quasi 700 milioni di dosi vaccinali, ovvero circa una dose per ogni due abitanti. Purtroppo i vaccini cinesi sono caratterizzati da una limitata efficacia e potrebbero rivelarsi molto poco adatti per contrastare la circolazione della nuova variante indiana. L'elevata carica virale, la facilità di contagio ed il ridotto tempo di incubazione che caratterizzano il nuovo ceppo virale hanno allarmato le Autorità sanitarie cinesi che hanno assunto con grande tempestività forti provvedimenti restrittivi.

3 commenti:

  1. COLOMBIA, ARGENTINA, BRASILE...

    Da qualche ora è ufficiale: la Copa América 2021 di calcio, che originariamente si sarebbe dovuta disputare un anno fa in otto città tra Argentina e Colombia, sarà ospitata dal Brasile. la Conmebol (la confederazione calcistica del Sudamerica) ha deciso di “andare sul sicuro”, affidando l’hosting al Paese più grande del Sudamerica. Questa scelta, però, non è piaciuta e non piace praticamente a nessuno, per diversi ordini di motivi.

    Il primo, più ovvio e più semplice da individuare, riguarda la pandemia: in questo momento, il Brasile è il secondo stato del mondo per numero di decessi collegati al Coronavirus (oltre 467mila), e il terzo per numero di contagi accertati (oltre 16milioni e 700mila); nella giornata del 2 giugno 2021, sono stati registrati più di 95mila nuovi casi e oltre 2500 decessi. Questi numeri, però, devono essere considerati del tutto provvisori e incerti al ribasso, considerando la vastità del territorio e la conseguente difficoltà nel tracciare e riportare tutti i dati. Anche la campagna vaccinale sta andando piuttosto a rilento: secondo i dati più recenti, riportati dall’agenzia Reuters, solamente il 16% della popolazione ha ricevuto almeno una dose.

    Insomma, la pandemia è del tutto fuori controllo, e anche la situazione sociopolitica è piuttosto calda: pochi giorni fa, si sono svolte delle proteste piuttosto violente in circa 200 città del Paese, con una partecipazione stimata di decine di migliaia di persone; nel mirino dei manifestanti, c’erano il presidente Bolsonaro e la gestione della pandemia, considerata catastrofica – per usare un eufemismo. Il paradosso è che Argentina e Colombia non possono organizzare la Coppa America per gli stessi identici motivi: in Colombia le proteste anti-governative vanno avanti da settimane, mentre l’Argentina è alle prese con un aumento esponenziale dei contagi da Coronavirus.

    Il fronte di opposizione nei confronti di Bolsonaro è andato anche al di là degli attacchi a mezzo stampa: il Partito dei lavoratori, forza d’opposizione, ha presentato una denuncia contro il torneo e contro le trattative tra il governo Bolsonaro e la Conmebol;

    la Corte Suprema brasiliana ha perciò intimato a Bolsonaro di presentare maggiori informazioni sulla sua decisione di ospitare il torneo entro 5 giorni. Solo dopo si pronuncerà sull’effettiva opportunità di ospitare le partite, ma intanto il Brasile sembra aver deciso di andare dritto per la sua strada.

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  2. OLIMPIADI A TOKYO ANCORA A RISCHIO

    Anche se Pfizer-BioNTech si è offerta di coprire gli atleti olimpici col proprio vaccino, non vi è garanzia del fatto che tutti risultino vaccinati prima delle competizioni, considerando anche che andrebbe gestito il periodo tra prima e seconda dose.

    Non è scontato infatti che diversi atleti rifiutino il vaccino, non tanto perché convinti dalle tesi no-vax, quanto per le voci riguardo a un PRESUNTO CALO di prestazioni dovuto alla vaccinazione.

    Non tutti, inoltre, sono maggiorenni: per come sono organizzate le campagne vaccinali nel mondo, molti potrebbero essere tagliati fuori dalle somministrazioni. Si legge nello studio: “Sebbene diversi paesi abbiano vaccinato i loro atleti, gli adolescenti tra i 15 ei 17 anni di età non possono essere vaccinati nella maggior parte dei Paesi e i bambini di età inferiore ai 15 anni possono essere vaccinati in un numero ancora inferiore di Paesi. Di conseguenza, pochi atleti adolescenti, inclusi ginnasti, nuotatori e subacquei di 12 anni, saranno vaccinati. In assenza di test regolari, i partecipanti possono essere infettati durante le Olimpiadi e rappresentare un rischio quando tornano a casa in più di 200 Paesi”

    https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMp2108567?query=main_nav_lg

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  3. Per la Olimpiadi Tokto 2021 in totale sono attese 90 MILA PERSONE dall’estero: atleti, personale, funzionari, sponsor.

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    Nessun luogo è lontano – Radio24 – Giampaolo Musumeci - giovedì 3 giugno 2021
    Tokyo, le Olimpiadi: quando lo sport diventa “grande politica internazionale”

    LE "MEZZE OLIMPIADI" DI TOKYO

    Siamo stati in Giappone, dove le Olimpiadi di Tokyo sono sempre più in bilico, tra proteste, costi e rischio focolai di COVID-19: ne abbiamo parlato con DARIO RICCI (giornalista di Radio24, conduce il programma sportivo "Olympia"), GIULIA POMPILI (giornalista della redazione Esteri del Foglio, sta per uscire per Mondadori il suo libro "Sotto lo stesso cielo: Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia) e FILIPPO BIGNAMI (Ricercatore Senior al Centro competenze lavoro, welfare e società della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana).

    https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/luogo-lontano/puntata/trasmissione-03-giugno-2021-170705-AEpJ6sN?refresh_ce=1

    Nel 2016 la sindaca Raggi disse no alle Olimpiadi di Roma 2024: “E’ da irresponsabili il sì alla candidatura”.

    Per Tokyo 2021 i costi sono cresciuti in questo modo:
    7,3 miliardi di dollari - iniziali previsti nel 2013 all’assegnazione
    12,6 miliardi di dollari # in corso d’opera a dicembre 2019
    20,3 miliardi di dollari # secondo la corte di Tokyo
    15,5 miliardi di dollari # a dicembre 2020, come minimo
    21,0 miliardi di dollari sarà la spesa complessiva.
    Ma molti sponsor si sono ritirati o si stanno ritirando.

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