I dati della pandemia in Italia mostrano un nuovo incremento di tutti i parametri, anche se il numero dei contagi è cresciuto meno rapidamente rispetto alle settimane precedenti. Nessuno è in grado di dire quanti siano i contagi sfuggiti ai controlli, specialmente tra coloro che schivano i tamponi, timorosi di essere costretti ad una quarantena ferragostana.
Continua a crescere con un ritmo sostenuto il dato dei ricoveri, mentre le nuove entrate nei reparti Covid di terapia intensiva sono più che quadruplicate rispetto al minimo osservato all'inizio di luglio. Anche il dato dei decessi (più che raddoppiato rispetto al minimo di metà luglio) sta crescendo ad un ritmo abbastanza sostenuto, anche se talvolta i dati sono parzialmente alterati da conguagli relativi a settimane o mesi precedenti.
Pur in presenza dell'effetto mitigatore prodotto dalle vaccinazioni, la situazione complessiva è decisamente peggiore rispetto a quella del Ferragosto di un anno fa. A dimostrazione che l'idea che il virus sparisse grazie alle alte temperature estive altro non era che una fake news.
Per motivi facilmente comprensibili le Autorità politiche e sanitarie nazionali hanno scelto di adottare parametri molto laschi, tali da mantenere tutto il Paese in zona bianca. Almeno fino a Ferragosto!
Andamento dei contagi in Italia (linea grigia). La linea blu rappresenta il livello medio dei contagi settimanali |
Variazione percentuale dei posti letto occupati nei reparti Covid degli ospedali italiani. Nel corso delle ultime 3 settimane l'aumento settimanale è stato dell'ordine del 30% |
Decessi Covid settimanali normalizzati rispetto ad un campione di 100 mila abitanti. Il dato dell'ultima settimana è più che raddoppiato rispetto al minimo registrato a metà luglio |
A livello provinciale, il dato dei contagi mostra forti fluttuazioni, ma si trova quasi sempre sotto la media nazionale. Il valore settimanale aggiornato ad oggi 13 agosto si è fermato appena un pelo sotto la fatidica quota di 50 contagi settimanali per ogni 100 mila abitanti. I ricoveri, che si erano praticamente azzerati a metà luglio, sono triplicati da fine luglio ad oggi E stanno crescendo molto più rapidamente di quanto non facciano i contagi:
Concludiamo con uno sguardo alla situazione europea, così come evidenziata dalla consueta mappa elaborata da ECDC. Non si notano differenze di rilievo rispetto alla settimana precedente, con Germania e Est Europa che apparentemente non sono ancora state attaccate in modo sensibile dall'ondata pandemica associata alla diffusione del ceppo virale Delta.
Mappa di rischio pandemico elaborata da ECDC aggiornata al 12 agosto |
Nessun commento:
Posta un commento