mercoledì 11 agosto 2021

Anche con la variante Delta i vaccinati, in caso di contagio, sono meno contagiosi

Con l'arrivo della variante Delta sono state diffuse notizie molto allarmanti sulla carica virale dei contagiati ed, in particolare, di coloro che erano stati infettati pur avendo ricevuto una doppia dose vaccinale. In realtà, le cose sembrano essere meno allarmanti di quanto anticipato da alcune fonti di informazione. 

Recentemente l'Imperial College (Londra) ha pubblicato il suo rapporto aggiornato relativo alla diffusione delle pandemia in Inghilterra con particolare attenzione ai periodi 20 maggio - 7 giugno e 24 giugno - 12 luglio 2021. Si tratta, in pratica, dell'intervallo di tempo durante il quale - in Inghilterra - la variante Delta ha soppiantato la precedente variante Alpha.

Il rapporto dell'Imperial College fa parte di un programma sistematico di monitoraggio della pandemia denominato REACT (REal-time Assessment of Community Transmission).

Tra le numerose informazioni disponibili ne ho estratta una che mi sembra particolarmente rilevante: si tratta della distribuzione del numero di cicli di amplificazione eseguiti durante l'analisi RT-PCR (reazione a catena della polimerasi inversa) del tampone molecolare per le persone che sono state trovate positive alla variante Delta. Maggiore è il numero di cicli di amplificazione, minore è la carica virale del campione analizzato. In generale, un campione viene considerato virologicamente negativo quando non genera un segnale apprezzabile dopo un numero di cicli di amplificazione che - a seconda delle procedure adottate - può andare da 35 fino a 40.

Incidenza cumulativa del numero di cicli di amplificazione (Ct value) utilizzati nell'analisi RT-PCR del tampone molecolare di persone trovate positive alla variante Delta. Le linee tratteggiate verticali indicano il valore medio. I dati rossi si riferiscono alle persone non vaccinate, mentre quelli blu corrispondono a persone che hanno ricevuto ambedue le dosi vaccinali. Tratto dal rapporto REACT-1

Si vede chiaramente che le persone non vaccinate (linea rossa) hanno mediamente una carica virale nettamente superiore (Ct value inferiore) rispetto a quella delle persone vaccinate con doppia dose (linea blu). Quindi - anche con la variante Delta - viene confermato che la vaccinazione, oltre a ridurre sensibilmente la probabilità di essere contagiati, produce - in caso di contagio - una carica virale (e quindi una contagiosità verso terzi) mediamente minore rispetto a quanto accade per le persone non vaccinate.

Riassumendo, si conferma che - anche con la variante Delta - il vaccino serve a proteggere sia noi stessi che gli altri.

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