Preso tra due fuochi, con il Governo Draghi che ha introdotto l'obbligo vaccinale per il personale scolastico e le ambiguità del suo "capitano" padano che strizza l'occhio ai no-pass, l'assessore Bisesti prova a uscire dalla imbarazzante situazione con il più classico dei "cerchiobottismi": "In Giunta si è parlato della possibilità di non prevedere l'obbligo del green pass per il personale scolastico, ma il decreto del Governo purtroppo non lascia margini su questo".
Insomma, "se fosse per me, potreste anche non vaccinarvi", ma è arrivato un ordine superiore. Il poverino forse si è scordato di essere il responsabile politico della Scuola in una Provincia che si segnala per la forte presenza di no-vax e di persone che comunque hanno preferito rinunciare al vaccino. Va detto che il Bisesti è in buona compagnia, a cominciare dai Sindacati della Scuola che - a mio avviso - hanno assunto una posizione miope e corporativa.
Se non ci sarà un rapido aumento delle vaccinazioni tra il personale scolastico, la funzionalità delle scuole trentine potrebbe entrare presto in crisi. Servirebbe un messaggio forte e chiaro rivolto a tutto il personale scolastico, perché è possibile pensare di mandare a casa il 5% di irriducibili no-vax, ma se salta il 20% del personale saranno guai seri.
I ripetuti appelli alla vaccinazione che arrivano dalle Autorità sanitarie, sia nazionali che provinciali, sembrano cadere nel vuoto. L'importante è non scontentare il "capitano" e cercare di raccattare qualche voto in più.
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