mercoledì 4 agosto 2021

Il vaccino Novavax entra tra le opzioni dell'Unione Europea

Oggi la Commissione Europea ha approvato un contratto d'acquisto fino a 200 milioni di dosi del vaccino statunitense Novavax. Il vaccino non è stato ancora approvato dall'EMA, ma i risultati di fase 3 sono stati recentemente pubblicati su NEJM. L'efficacia del vaccino è pari a circa il 90%, leggermente inferiore rispetto a quella dei vaccini ad mRNA, ma bisogna tener conto del fatto che il vaccino Novavax non è stato testato con il virus originale, ma principalmente con la variante Alpha che è più contagiosa rispetto al ceppo di Wuhan. Non ci sono, al momento, dati sull'efficacia del vaccino Novavax rispetto alla variante Delta.

Il principio di funzionamento del vaccino Novavax è completamente diverso rispetto a tutti gli altri vaccini anti-Covid disponibili commercialmente: in pratica il vaccino è costituito da nanoparticelle costruite collegando tra loro un certo numero di proteine spike estratte dal virus SARS-CoV-2. Viene così creato un composto che, anche grazie alla presenza di specifici additivi, induce la reazione del sistema immunitario del vaccinato perché la sua struttura esterna è simile a quella del virus SARS-CoV-2, ma naturalmente non è un virus e non è in grado di riprodursi.

Un'immagine pittorica della nanoparticella che costituisce il vaccino Novavax. Si vedono un certo numero di proteine spike unite "per la coda" fino a formare una struttura che ricorda vagamente quella del virus SARS-CoV-2 anche se non ha alcuna capacità di replicarsi

A differenza dei vaccini ad mRNA o a quelli basati su un adenovirus vettore, il vaccino Novavax introduce nell'organismo del vaccinato la proteina spike e non deve infiltrasi nelle cellule dell'ospite per svolgere il suo lavoro. Da un punto di vista concettuale, il vaccino Novavax "ricorda" un tradizionale vaccino a virus attenuato, ma è basato su biotecnologie molto più sofisticate perché dal virus estrae solo le proteine spike, riassemblandole sotto forma di una nanoparticella. 

La disponibilità di un nuovo vaccino altamente efficace, ma basato su un principio di funzionamento diverso rispetto a quelli fin qui usati, potrebbe rivelarsi particolarmente interessante nel caso in cui anche l'Europa dovesse decidere di passare alla somministrazione su larga scala di una terza dose vaccinale, adottando una procedura eterologa.





1 commento:

  1. Potrebbe anche aiutare a superare la paura del vaccino "genetico" a qualcuno che ancora la coltiva...

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