domenica 29 agosto 2021

Israele: terza dose per tutti e il green-pass scade dopo 6 mesi

Israele (circa 9 milioni di abitanti di cui poco più di 2 milioni di età inferiore ai 12 anni) ha già somministrato la terza dose vaccinale a quasi 2 milioni dei suoi cittadini. Dopo aver inizialmente fissato a 60 anni l'età minima per accedere alla terza dose vaccinale, il limite è stato progressivamente abbassato ed ora è stato tolto del tutto. Come si vede dal grafico seguente, il grosso delle terze dosi somministrate fino ad oggi ha riguardato principalmente persone con almeno 60 anni di età.

Stato di avanzamento della campagna vaccinale in Israele aggiornato ad oggi 29 agosto. Sopra i 60 anni la grande maggioranza dei vaccinati ha già ricevuto la terza dose. Rimangono alcune sacche di irriducibili no-vax soprattutto nelle comunità di ebrei ultra-ortodossi e tra i cittadini israeliani di origine araba. Tratto dal sito del Ministero della salute israeliano

Contemporaneamente la durata del green-pass è stata portata a 6 mesi dopo la somministrazione dell'ultima dose vaccinale (seconda o terza per chi ha già fatto il richiamo).

Il dato sui ricoveri in condizioni giudicate "gravi" (approssimativamente la somma delle nostre terapie intensive e dei cosiddetti reparti "ad alta intensità") continua ad aumentare, ma l'effetto della somministrazione della terza dose ai cittadini più avanti con gli anni si è già fatto sentire. Qui di seguito vi mostro l'andamento  temporale del numero di persone ricoverate in condizioni "gravi":

Andamento del numero di persone ricoverate in condizioni "gravi": casi che riguardano persone sotto i 60 anni, indipendentemente dal loro stato vaccinale (linea blu), persone con almeno 60 anni di età che abbiano ricevuto almeno due dosi vaccinali (linea verde), persone con almeno 60 anni di età non vaccinate (linea rossa). Elaborato su dati del Ministero della salute israeliano

Si nota che, dall'inizio di luglio, il numero in assoluto più elevato è quello dei cittadini con almeno 60 anni vaccinati (linea verde). Attualmente le tre curve stanno convergendo. I ricoverati in condizioni gravi tra i cittadini con almeno 60 anni vaccinati hanno iniziato a scendere, mentre stanno salendo ancora quelli dei cittadini sopra i 60 anni non vaccinati e quello dei cittadini sotto i 60 anni (il dato mostrato in figura aggrega, sotto i 60 anni, non vaccinati e vaccinati, ma solo pochi di loro hanno già ricevuto la terza dose vaccinale).

I dati mostrati nella figura precedente corrispondono ai casi assoluti e non tengono conto del numero di cittadini appartenenti alle diverse categorie considerate. Se andiamo a vedere i dati dei cittadini sopra i 60 anni, normalizzati rispetto alla popolazione, notiamo che la probabilità di essere ricoverati in "gravi" condizioni è molto più alta per i non vaccinati:

Normalizzazione rispetto al numero di abitanti dei ricoveri in "gravi" condizioni per i cittadini israeliani con almeno 60 anni di età, in funzione del loro stato vaccinale.

Può essere interessante vedere come è cambiato nel tempo il rapporto tra le due curve mostrate nella figura precedente:

Rapporto tra i casi "gravi" normalizzati rispetto al numero di abitanti per i cittadini israeliani con almeno 60 anni non vaccinati rispetto a quelli che hanno ricevuto almeno 2 dosi vaccinali

Il rapporto, che era sceso fino a circa 4 a fine luglio, è sensibilmente cresciuto man mano che i vaccinati ricevevano la terza dose. Attualmente è pari a circa 14. Questo (ed altri dati simili) hanno convinto il Governo israeliano a somministrare la terza dose a tutti i cittadini sopra i 12 anni. 

La scelta di ridurre la durata del green-pass a soli 6 mesi dopo l'ultima dose vaccinale (indipendentemente che sia la seconda dose o la terza dose di richiamo) è una indicazione precisa della volontà del Governo israeliano di estendere la terza dose a tutta la popolazione (vaccinabile). Non è obbligo vaccinale, ma poco ci manca.

Non ci sono, al momento, Paesi che abbiano adottato decisioni così drastiche come quelle di Israele, anche se sono molte le Nazioni che si accingono ad avviare la somministrazione di un richiamo vaccinale già dal prossimo mese di settembre.

In Italia, non si parla ancora di terza dose, ma in compenso si è proposto di estendere la validità del green-pass a 12 mesi. Una scelta che potremmo definire - come minimo - controcorrente.

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