venerdì 23 luglio 2021

I vaccinati possono diventare contagiosi per gli altri?

Uno degli argomenti cari ai no-vax (e a taluni politici che li blandiscono cercando di accaparrarsi i loro voti) è basato sull'assunzione che "i vaccini sarebbero inutili perché anche i vaccinati possono diventare contagiosi". Si tratta di una affermazione priva di fondamento scientifico, anche se taluni sostengano esattamente il contrario. 

Un recente articolo apparso su New England Journal of Medicine descrive il risultato di una accurata indagine epidemiologica fatta su quasi 4.000 persone impegnate in ambito sanitario e soggette a sistematiche indagini per la verifica della eventuale positività, anche dopo essere state eventualmente vaccinate. Complessivamente le indagini periodiche hanno evidenziato quasi 200 casi di contagio: 5 riguardavano persone completamente vaccinate, 11 persone parzialmente vaccinate e 156 persone non vaccinate. Altri 32 contagi si sono verificati prima che fossero passate almeno due settimane dopo la prima dose e sono stati esclusi dall'analisi per l'impossibilità di capire se il contagio fosse avvenuto prima o dopo la somministrazione del vaccino. I vaccini somministrati sono stati tutti del tipo ad mRNA. Un resoconto preliminare di questo studio era già stato anticipato come pre-print, ma ieri è uscito il lavoro definitivo, verificato ed approvato dai referee

La caratteristica fondamentale di questo studio è che - essendo specificatamente dedicato a persone professionalmente esposte ad un elevato rischio di contagio e sottoposte a regolari controlli periodici - ha evidenziato tutti i casi di contagio, anche quelli completamente asintomatici.

Il dato senz'altro rilevante è che, oltre al numero esiguo di contagi rilevati tra il personale completamente vaccinato (corrispondenti ad una efficacia vaccinale del 91% per qualsiasi forma di contagio) è stato evidenziato che anche in caso di contagio, le persone vaccinate mostrano sintomi mediamente meno rilevanti e soprattutto una carica virale decisamente più bassa rispetto alle persone non vaccinate. Questo punto è particolarmente rilevante ai fini della possibilità di contagio che, come sappiamo, dipende dalla carica virale della persona positiva. 

I risultati di questo studio confermano quanto evidenziato in studi precedenti a proposito della ridotta carica virale di coloro che vengono contagiati pur avendo ricevuto la vaccinazione completa. 

Proprio per questo motivo, in Gran Bretagna le Autorità sanitarie stanno valutando la possibilità di abbandonare l'uso dei test di positività rapidi che sono stati fin qui largamente utilizzati, ma che non sono abbastanza sensibili per individuare i casi di bassa carica virale che riguardano le persone completamente vaccinate (ormai oltre 2/3 dei cittadini britannici).

I vaccini non garantiscono una protezione assoluta, ma riducono drasticamente la possibilità che i vaccinati siano contagiati e, ancora di più, la possibilità che i pochi vaccinati contagiati possano trasferire il contagio ad altri.

Sostenere che la vaccinazione sia inutile è una forzatura assurda, fatta da chi non vuol capire oppure da qualche irresponsabile che capisce benissimo, ma è in totale malafede. 

Solo vaccinando tutti, a cominciare dal personale sanitario e da chi deve stare a contatto con persone fragili, si può gestire la pandemia limitando sia i danni sanitari che quelli di natura sociale ed economica.

1 commento:

  1. Ho il green pass ma potrei contagiare. Ecco una storia di negligenza del sistema di vaccinazione
    Nicola Ponsillo

    Il Ministero della Salute mi ha inviato il Green Pass, valido per 9 mesi, a partire dal 30 giugno. Dunque sarei libero di accedere in quei luoghi, ove è richiesto, fino a marzo del 2022. Il Ministero della Salute non sa, però, che la mia vaccinazione non è stata correttamente eseguita (ho fatto una sola dose di Pfizer tre mesi fa e non ho anticorpi) per l’imperizia, negligenza e imprudenza di chi doveva vaccinarmi.

    Dunque, mi chiedo: a quante persone è stata inviata impropriamente questa certificazione verde, facendole sentire “libere” di tornare alla normalità mentre invece sono solo libere di infettarsi e infettare? Quante di queste persone conoscono il proprio stato anticorpale o sono state correttamente vaccinate? E come si è arrivati a ciò nel mio caso?

    La mia storia rappresenta l’inefficienza (almeno nel mio caso) del sistema vaccinazioni e delle Asl.

    Brevissima premessa: SONO UN MEDICO per cui a gennaio aderisco, su invito, alla fase I della vaccinazione. A marzo non mi avevano ancora convocato, per cui contatto diversi numeri e invio diverse email, ma senza successo.

    Pertanto scrivo ai diretti responsabili (tra cui anche il Ministero della Salute) e dopo pochi giorni mi convocano, in aprile, per la prima dose. Nel frattempo svolgevo e svolgo (a mie spese) ogni 7 giorni un tampone, per evitare di contagiare i miei pazienti e familiari. Uno di questi tamponi uscì POSITIVO, ma si trattava di un FALSO POSITIVO (come dimostrato dai successivi esami).

    Infatti non ho mai avuto il Covid e quando vado a vaccinarmi lo faccio presente. Ciò nonostante dopo 21 giorni non sono convocato per la seconda dose. Credo, ingenuamente, che mi chiameranno dopo 42 di giorni, ma nulla. Così siamo a giugno e comincio a scrivere di nuovo all’Asl (perché è l’unico canale di comunicazione), ma nessuna risposta.

    Nel frattempo l’Asl attiva un portale per chi non ha svolto la seconda dose e a inizio luglio chiedo, tramite medesimo portale, di poter fare la seconda dose, ma mi rispondono così: “Salve, lei come da protocollo farà una sola dose perché HA CONTRATTO il Covid”. Insomma non è stata fatta una corretta anamnesi e a causa di ciò si distribuiscono queste certificazioni verdi mettendo a serio rischio la salute della popolazione e incentivando la pandemia.

    Intanto, nonostante abbia scritto a tutti coloro che per dovere istituzionale dovrebbero rispondermi, non ho ricevuto alcuna risposta e tuttora nessuno mi ha detto cosa dovrei fare, visto che sono passati oltre tre mesi dalla prima dose di Pfizer.

    Mi chiedo, inoltre: chi è il responsabile nel caso io mi infetti o infetto altre persone, visto che convivo anche con un soggetto fragile?

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/07/23/ho-il-green-pass-ma-potrei-contagiare-ecco-una-storia-di-negligenza-del-sistema-di-vaccinazione/6270276/

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