domenica 25 luglio 2021

Quanti pazienti ci potrebbero essere nelle terapie intensive a metà settembre?

Sui giornali stanno apparendo proiezioni più o meno attendibili sui contagi e sui ricoveri che registreremo nei prossimi due mesi. Aldilà dei titoli altisonanti, tutte queste proiezioni vanno considerate con molta cautela perché sono basate su numerose ipotesi, spesso difficili da verificare. In questo blog ho sempre sostenuto che è più facile fare previsioni sull'andamento dei mercati azionari piuttosto che sui numeri futuri della pandemia e rimango di questa idea.

Ciò premesso, vi faccio vedere come, partendo dai dati attuali della Gran Bretagna. si può tentare di stimare il numero di persone che, a metà settembre, si troveranno ricoverate nei reparti Covid di terapia intensiva degli ospedali italiani. Il metodo è molto semplice: basta spostare i dati britannici di 8 settimane, aumentandoli del 50% perché la Gran Bretagna comunica solo il numero dei pazienti collegati al respiratore artificiale che non sono tutti quelli ricoverati in terapia intensiva. 

La scelta di spostare i dati britannici esattamente di 8 settimane è ovviamente arbitaria. Sappiamo che la diffusione della variante Delta in Italia sta avvenendo con un ritardo di almeno 6 settimane rispetto alla Gran Bretagna. Tenuto conto che i ricoveri in terapia intensiva avvengono, a loro volta, con un certo ritardo rispetto alla diffusione dei contagi, ho scelto un ritardo di 8 settimane. Ricordo che quella che stiamo facendo è una valutazione che va considerata solo da un punto di vista qualitativo. I risultati cambierebbero di poco se - invece di 8 settimane - avessi scelto un ritardo di 7 o di 9 settimane.

A proposito della Gran Bretagna, nella settimana che termina oggi è stato registrato, per la prima volta da inizio maggio, un calo dei nuovi contagi rispetto alla settimana precedente (-15%). È ancora troppo presto per poter dire se sia stato effettivamente raggiunto il massimo relativo dei contagi o se si tratta solo di una fluttuazione. Nel corso dell'ultima settimana sono aumentati i decessi (+59%) ed i nuovi ricoveri in ospedale (+27%). Il numero dei pazienti che si trovano nei reparti di terapia intensiva è aumentato del 22%.

Riprendendo il nostro confronto, i dati britannici sulle persone ricoverate in terapia intensiva (spostati nel tempo e aumentati del 50%, corrispondenti alla linea rossa) e quelli italiani (linea nera) appaiono grossolanamente sovrapposti. Ipotizzando che l'andamento futuro dell'Italia sia simile a quello britannico, si può stimare che l'Italia - a metà settembre -  raggiungerà il livello attuale della Gran Bretagna. In pratica potremmo avere 1,6 ricoverati in terapia intensiva per ogni 100 mila abitanti, in valore assoluto, circa 1.000 pazienti. Ipotizzando che siano complessivamente disponibili 5.000 posti letto di terapia intensiva, saremmo ad una occupazione del 20%.

Numero di pazienti ricoverati nei reparti Covid di terapia intensiva: Italia e Gran Bretagna a confronto (vedi il testo per i dettagli)

Si tratta di un conto che definirei decisamente "spannometrico" perché Italia e Gran Bretagna sono molto diverse tra loro per livello di vaccinazioni, comportamenti sociali e limitazioni imposte dalle Autorità sanitarie. senza contare che la gran Bretagna ha chiuso le Scuole solo a metà luglio, proprio in coincidenza con il cosiddetto "freedom day". Ipotizzare che tutti questi effetti si compensino per generare un andamento dei ricoveri simile nei due Paesi (sia pure con un certo ritardo temporale) è una ipotesi molto "forte" e non adeguatamente verificata. Infatti ci sono previsioni che ipotizzano una crescita molto più rapida, ma c'è anche chi ritiene che un eventuale aumento delle vaccinazioni nel prossimo mese di agosto potrebbe limitare sensibilmente i danni.

Va infine sottolineato che questa valutazione si riferisce ai soli ricoveri in terapia intensiva verso i quali le molte persone vaccinate hanno comunque un ottimo livello di protezione, più elevato rispetto ai ricoveri nei reparti ordinari. Nei reparti di terapia intensiva troveremo in gran parte coloro che non hanno voluto (o potuto) farsi vaccinare.

Tornando al nostro ragionamento iniziale, per fare previsioni precise ci vorrebbe una sfera di cristallo (ma di quelle buone che funzionano davvero!). Possiamo tuttavia concludere che è sbagliato illudersi che, passando dalla valutazione dei contagi a quella dei ricoveri, si sia definitivamente scongiurata l'ipotesi di superare i limiti, fino ad essere costretti a richiudere molte attività, a cominciare da bar, cinema, palestre e ristoranti. 

Vaccinare il più possibile viene spesso considerato come un mero obiettivo di natura sanitaria, ma non dobbiamo dimenticare che la campagna vaccinale avrà anche un enorme impatto economico e sociale. A tutti i giovani indecisi dico: "Se non volete proteggere la salute di chi vi sta vicino, almeno pensate alla vostra vita sociale e al vostro portafoglio!".

3 commenti:

  1. Coronavirus, Battiston: “Coi vaccini oggi ospedalizzazioni dal 7 al 2 per cento, effetti positivi del Green Pass da metà agosto”

    https://www.ildolomiti.it/cronaca/2021/coronavirus-battiston-coi-vaccini-oggi-ospedalizzazioni-dal-7-al-2-per-cento-effetti-positivi-del-green-pass-da-meta-agosto

    DOMANDA: Vedendo come sta proseguendo il contagio per esempio nel Regno Unito (oltre 29mila nuovi positivi ieri), cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane in Italia con la presenza sempre più importante sul territorio nazionale della variante Delta?

    BATTISTON: Va prima di tutto specificato che la variante Delta è sì molto più trasmissibile delle precedenti, ma non più pericolosa in termini di gravità della sintomatologia che comporta. Certo, con questa nuova mutazione bastano pochi minuti in presenza di un positivo per infettarsi.

    Come già detto, gli effetti del contagio per i vaccinati sono nella stragrande maggioranza dei casi trascurabili, ma per tutti gli altri i rischi sono gli stessi delle prime ondate, la probabilità di finire in terapia intensiva o di morire E' UGUALE.

    La domanda da farsi è quindi quanti sono i non vaccinati in questo momento in Italia: stiamo parlando di un 25-28 per cento della popolazione. Ecco perché, anche se più lenta in questa fase, la risalita dei contagi c'è. Gli effetti sul sistema sanitario si faranno sentire più avanti, ma se andiamo avanti così' per metà agosto la pressione sugli ospedali sarà importante. Quando il numero di nuovi infetti è molto grande, anche un rischio di ospedalizzazione più basso si traduce inevitabilmente in più ingressi.

    Dal punto di vista dell'andamento epidemiologico, nel Regno Unito sono avanti a noi DI CIRCA UN MESE ed il peso che in questo momento stanno sostenendo popolazione e sistema sanitario, tra quarantene e ospedalizzazioni, non è assolutamente indifferente. In Italia fortunatamente non siamo ancora a quel livello.

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  2. VACCINAZIONI IN TRENTINO
    (ULTIMI 10 GIORNI)

    martedì 548.618
    lunedì 544.725
    domenica n.p.
    sabato 542.156
    venerdì 539.340
    --- annuncio prof Draghi ---
    giovedì n.p.
    mercoledì 530.668
    martedì 525.915
    lunedì 521.685
    domenica 519.450

    +++++++++++++++
    in 10 giorni: 29168, dunque al giorno: 2917...

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  3. Boom Covid, in Giappone 3000 contagi: ma per il governo i Giochi non sono a rischio - Giapponesi esasperati, tappati dentro case-capsula
    Giampaolo Visetti - 28 Luglio 2021

    TOKYO - "Restate in casa, lavorate a distanza e guardatevi le Olimpiadi in tivù". L'ultimo appello del primo ministro Yoshihide Suga esaspera i giapponesi (126 milioni) e alza ancora di più il livello dell'allarme-Covid sui Giochi. I numeri dei contagiati, a Tokyo e nel Paese, sono al massimo dall'inizio della pandemia.

    Il quarto stato d'emergenza nella capitale dovrebbe finire dopo la metà di agosto, ma già si profila la prospettiva di un prolungamento fino ai primi di settembre, dopo la fine della Paralimpiadi.

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