mercoledì 1 aprile 2020

Aggiornamento 1 aprile: qualche informazione in più sulle RSA

Benvenuti all’aggiornamento del mercoledì sera. Il quadro generale che vi presenterò è in di miglioramento. Il picco dei contagi è stato certamente passato, almeno per Nord Italia e ci stiamo avviando verso la fase calante dell’epidemia. Quanto calante lo discuteremo nei prossimi giorni.  Nei siti web sono apparsi studi che prevedono date più o meno certe per la tanto attesa giornata a “nuovi contagi zero”. Questi studi mi ricordano molto le previsioni di mercato che si fanno per gli investitori di Borsa: qualcuno dice che salirà, altri dicono che scenderà e chi ci azzecca poi passa per un guru. La durata della fase calante dell’epidemia dipenderà dalle scelte dei decisori politici e dai comportamenti di ciascuno di noi. È difficile prevedere a priori cosa succederà effettivamente perché nessuno conosce – ad oggi – quali scelte saranno fatte e come reagiremo noi cittadini. Talune regioni potranno comportarsi in modo più virtuoso di altre, salvo diventare esposte ai pericolosi “contagi di ritorno” provenienti dai territori meno virtuosi. Mai come in questa fase, la Politica con la P maiuscola dovrà fare la sua parte per trovare il migliore compromesso tra esigenze contrapposte che diventeranno – giorno dopo giorno – sempre più divergenti.


Torneremo su questo argomento nei prossimi post. Vediamo i dati del giorno a partire dai dati aggiornati della Provincia autonoma di Bolzano sui decessi fatti registrare sul suo territorio. Ieri sera, messa sotto pressione dalle questioni sollevate da alcuni giornalisti (bravi!!) che avevano notato una discrepanza tra diverse sorgenti informative, ha ammesso di non aver mai incluso nel calcolo dei decessi le persone che erano decedute nelle RSA!. Sappiamo che anche la Provincia di Trento non considera come decessi da Covid-19 i casi di coloro che erano già in condizioni molto critiche prima del contagio. Tuttavia, considerare in tale categoria tutte le persone decedute all’interno delle case di riposo sarebbe una cosa assurda. Messa alle strette, la Provincia di Bolzano ha ammesso l’errore, e questo comporta un significativo aumento dei decessi, considerato che gli ospiti delle RSA altoatesine hanno fin qui contribuito a circa il 35% dei decessi totali. Questa mattina anche la Provincia di Trento ha fornito qualche dato in più relativo agli ospiti delle RSA: tra di loro c’è stato circa il 24% dei contagi totali registrati in Trentino e circa il 35% dei decessi. Quest’ultimo numero è in linea con i dati di Bolzano. Sulla base di questi numeri, pensiamo di poter escludere che l’eccesso di decessi fatto registrare in Trentino, rispetto al Veneto e alla Provincia autonoma di Bolzano, possa essere attribuibile ad una maggiore incidenza dell’epidemia all’interno delle RSA, anche se per poter dire qualcosa di più accurato bisognerebbe prima verificare quali sia la percentuale di popolazione ricoverata nelle RSA nelle due province autonome.

Questa mattina ho chiesto alla Provincia di Bolzano i dati storici corretti relativi ai decessi. Sono in attesa di risposta. Nel frattempo ho provato a riportare su un grafico l’andamento dei decessi in Trentino, Alto-Adige e Veneto durante l’ultima decade di marzo. Attenzione! I dati per l’Alto Adige sono verificati per i giorni 31 marzo e 1 aprile. I dati altoatesini fino al 30 marzo (dove c’è il segno ????) considerateli solo una guida per gli occhi. Sono il frutto di una interpolazione, ma solo quando avrò la serie storica ufficiale potrò garantire sulla accuratezza dei singoli valori giornalieri. I dati sono mostrati nella figura qui sotto:
Le linee sono un fit lineare ai dati. Le barre verticali indicano l’accuratezza statistica dei singoli punti. Per il Veneto le barre d’errore non sono mostrate perché sono di lunghezza minore della dimensione dei punti. Sappiamo che la curva di decessi segue quella dei contagi con un ritardo considerevole. I deceduti contati fino ad oggi sono persone che possono essere state contagiate dall’inizio dell’epidemia (anche prima dell’inizio “ufficiale”) fino a non meno di circa due settimane fa. Difficile dare una stima precisa. Sappiamo che Covid-19 è un virus subdolo e che i primi sintomi di manifestano dopo circa 5 giorni dal contagio (mediana). Dai primi sintomi al tampone possono passare alcuni giorni e la durata media della degenza ospedaliera prima del decesso potrebbe essere maggiore rispetto ai quattro giorni (mediana) stimati da uno studio preliminare dell’ISS di qualche giorno fa. In conclusione i decessi registrati fino a fine marzo risalgono in gran parte a contagi avvenuti prima degli interventi su larga scala per il contenimento della mobilità delle persone (attivi dal 10 marzo in poi) . Quando vedremo la curva dei decessi piegare rispetto alle linee rette che appaiono in figura vorrà dire che siamo a buon punto!

Anche dopo la correzione introdotta dalle Autorità altoatesine si conferma l’andamento già discusso in post precedenti che vede, per il Trentino, una densità di decessi maggiore rispetto a Veneto ed Alto-Adige.

Vediamo ora meglio i dati specifici del Trentino, confrontando su scala lineare i nuovi contagi ed i decessi. Per la curva dei nuovi contagi il picco è ora evidente, aldilà delle fluttuazioni dei dati. Della curva dei decessi abbiamo appena detto. Ricordo che le due curve hanno un aspetto diverso: quella dei contagi andrà a zero, speriamo presto. Quella dei decessi piegherà e si stabilizzera verso un valore asintotico. Sta a tutti noi fare del nostro meglio per ridurre il valore di questo asintoto.
Concludiamo infine con l'aggiornamento del solito confronto trilaterale: Trentino, Liguria e Veneto. Non si segnalano variazioni particolari salvo il fatto che il numero dei ricoveri complessivi mostra di essere in prossimità del massimo. Non illudiamoci: gli ospedali sono ancora pieni a tappo ed il personale della Sanità pubblica è sfinito. Ma almeno possiamo sperare che d'ora in avanti le cose siano destinate a migliorare. Che non è poco!


1 commento:

  1. Grazie prof. Bassi. Analisi sempre interessante e contestualizzata.

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