sabato 18 aprile 2020

Aggiornamento 18 aprile. Preoccupa il Trentino

Partiamo dall'analisi della ditribuzione territoriale dell'epidemia. Il quadro è quello già noto con un Trentino spezzato a metà tra valori di tipo "veneto" e valori di tipo lombardo". Solo Alta Valsugana e Paganella si avvicinano alla media trentina.

Del possibile ruolo giocato dallo sviluppo dell'epidemia in alcune RSA del Trentino ho già scritto in un post di questa mattina e non mi ripeto. Speriamo che la tanto conclamata "trasparenza" della nostra Provincia si concretizzi con la messa a disposizione dei dati relativi alle RSA.

Questa sera vorrei attirare la vostra attenzione sulla curva dei nuovi contagi (punti blu nel grafico sottostante). Durante le ultime due settimane vediamo un andamento che cala molto lentamente, tipico di una situazione con R0 prossimo ad uno. Ovviamente dobbiamo tener conto che nello stesso periodo è stato aumentato il numero dei tamponi. La curva blu tratteggiata è l'andamento previsto da modello assumendo che la capacità di effettuare tamponi fosse cresciuta di un fattore 6 rispetto a prima. Vediamo che, almeno per il momento, questo andamento sembra disatteso. Il fatto che la probabilità di contagio non si discosti abbastanza dal valore unitario è un grosso problema per la futura ripresa delle attività. Fin qui il lockdown ha evitato un'esplosione dell'epidemia, ma non è bastato per ridurre a valori trascurabili i nuovi contagi. I contagi che avvengono in ambiente familiare potrebbero essere responsabili, in parte, per questo andamento. Quando si allenterà il lockdown, basterà poco per superare uno e far ripartire l'epidemia. Anche qui, disaggregare i dati delle RSA che in molti casi sono diventate un focolaio conclamato, rispetto al resto della popolazione, aiuterebbe a capire meglio.  
Concludiamo con il confronto a tre, Trentino, Liguria e Veneto. Attualmente i ricoveri sono scesi a circa il 75% del livello massimo raggiunto durante la fase apicale dell'epidemia, certamente meglio di prima, ma ancora troppo per poter affermare di essere in sicurezza. Il confronto tra le curve dei decessi si spiega da solo, con il Trentino che consolida il suo triste primato.

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