domenica 26 aprile 2020

Fact checking: i numeri delle RSA Trentine

I numeri sulle RSA trentine sono avvolti da una consistente cappa di nebbia, ma ogni tanto si apre qualche piccola falla nel muro di riservatezza che circonda la questione. Ho provato a fare una piccola verifica sulla base degli ultimi numeri che sono stati comunicatin ieri. Si tratta ovviamente di stime grossolane e non sono assolutamenten in grado di fornire elementi di valutazione della loro attendibilità statistica, cosa che sarebbe possibile fare solo analizzando i dati in forma dettagliata. Per trasparenza, pubblico il semplice calcolo che ho usato in modo che, se ci sono errori, chi di dovere possa segnalarmeli:


Decessi medi registrati in un anno 1500
Decessi medi giornalieri pre-Covid 19* 4,11


Decessi RSA dal 1 marzo al 22 aprile 605
Giorni 53
Decessi attesi 218
Decessi registrati 605


Eccesso decessi 387
Decessi RSA registrati come Covid-19 al 22 aprile 188
Altri decessi RSA schedati ISTAT simil Covid-19 108
Altri decessi RSA da spiegare 91

* assumendo (ipotesi molto grossolana) che la media dei decessi non abbia andamento stagionale

Come detto prima, i risultati potrebbero cambiare (credo non di molto) se invece di lavorare su numeri di sintesi avessi avuto la possibilità di accedere alla distribuzione originale dei dati. Sono in pratica quelle informazioni che chiedo da tempo e che la Provincia si era impegnata a mandarmi. Impegno che fino ad oggi è stato completamente disatteso.


Ciò premesso, possiamo comunque fare qualche considerazione:
  1. Alla data del 22 aprile il Trentino contava ufficialmente 381 decessi per Covid-19. Di questi circa la metà era ufficialmente attribuita a decessi avvenuti nelle RSA. In realtà nello stesso periodo di tempo il numero di extra decessi avvenuti nelle RSA era circa il doppio di quelli inseriti nelle statistiche Covid-19.
  2. Dei 199 decessi che mancano all'appello delle statistiche ufficiali Covid-19 un po' più della metà erano stati classificati dai medici delle RSA come forme "simil Covid-19", uso un termine non tecnico e me ne scuso. Sono quei casi che l'Istituto Superiore di Sanità ha considerato nel suo studio recente che classifica il Trentino al top della non invidiabile classifica delle morti per Covid-19 nelle RSA. Se questi casi fossero inclusi nelle statistiche ufficiali dei decessi da Covid-19 avremmo, sempre al 22 aprile, un totale di decessi trentini pari a 489 casi di cui oltre il 60% riguardante gli ospiti delle RSA.
  3. Ci sono poi 91 decessi in più senza apparente spiegazione. Derivano dalla scelta di non considerare la stagionalità della mortalità a cui sono stato costretto per mancanza di dati più specifici? Sono casi dovuti alla mancata ospedalizzazione di pazienti di RSA che non hanno potuto ricevere le cure necessarie per altre patologie? Oppure sono casi "simil Covid-19" che non appaiono nelle schede ISTAT per una scelta discrezionale dei medici delle RSA? Sono tutte domande a cui bisognerebbe dare una risposta perché riguardano comunque un quarto dei decessi in più registrati nelle RSA.
Un ultimo commento lo vorrei dedicare al mantra che sentiamo ripetere (per la verità sempre con meno convinzione) secondo cui le morti avvenute nelle RSA sarebbero solo un anticipo di lutti che avremmo comunque registrato a breve, anche in assenza dell'epidemia. Sappiamo che la permanenza media degli ospiti nelle RSA trentine è dell'ordine dei tre anni. All'inizio ci hanno detto che erano morti "con Covid-19" perché si trattava di persone praticamente in fin di vita. Poi ci hanno detto che sarebbero comunque morti entro due mesi. Adesso si sono fatti più prudenti e dicono che sarebbero morti entro fine anno. Siamo passati in pochi giorni da due a otto mesi che, per una persona alla fine della sua esistenza, non è poco. La favola che bisogna aspettare fine anno per fare le statistiche non si regge in piedi. Il conto è semplice è ho il sospetto che qualcuno lo abbia già fatto. Basta vedere come è cambiata tra marzo e aprile 2020 la durata media di permanenza nelle RSA prima del decesso, rispetto agli anni precedenti. I dati per fare la stima con buona affidabilità statistica li abbiamo già. Sempre che vengano resi pubblici, ovviamente.

1 commento:

  1. Con i dati a disposizione e con alcuni dati non pubblici che provengono dall'interno delle RSA, Lei ha fatto sostanzialmente conti corretti. La statistica, seppure non rigorosa come chiarisce, va ancora aggiustata con il dato che dall'inizio di marzo i decessi, non vengono rimpiazzati, come nella norma e quindi accorre rifare la statistica con un denominatore (numero totale di ospiti accolti nelle RSA: 4.596) ridotto facendo pure confronti con gli anni precedenti. Bruno Bolognani, medico in tre RSA del Trentino

    RispondiElimina