sabato 4 aprile 2020

Un esempio di trasparenza

Il Ministero della Salute in collaborazione con il Centro Nazionale Prevenzione e Controllo Malattie emette periodicamente un'analisi sula mortalità basata sui dati forniti da un certo numero di città medie e grandi di tutto il territorio nazionale. Il servizio fornisce preziose informazioni sull'andamento stagionale dei decessi, basate su analisi statistiche ben fatte e di semplice comprensione. Vi consiglio di consultare il rapporto appena reso pubblico dove si analizzano i dati relativi alla prima fase dell'epidemia di Covid-19 (1 febbraio - 28 marzo). Sono dati prelevati dalle anagrafi e quindi non soggetti a valutazioni discrezionali.

Andamento della Mortalità Giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione all’epidemia di Covid-19

Anche se l'indagine si ferma allo scorso 28 marzo, l'effetto dell'epidemia in alcune città del Nord è statisticamente evidente  (tipicamente con valori di p-value < 0,001). Manca ancora una stima degli anni di vita attesi che sono stati persi a causa dei decessi legati all'epidemia, ma mi sembra un documento valido e molto informtivo. Senza nulla togliere alle meritorie inchieste giornalistiche che hanno evidenziato come in Lombardia ci fosse stata una plateale sottostima dei decessi da Covid-19, se vogliamo capire meglio cosa sia successo dobbiamo affidarci ad analisi statistiche professionali.

Giusto per darvi un'idea della delicatezza di questo tipo di indagini statistiche mostro qui sotto una figura che ho tratto dal rapporto citato sopra in cui si mostrano i dati di partenza per quattro città del Nord Italia: Bolzano, Milano,Verona e Venezia. Le linee tratteggiate sono la media della mortalità registrata dalle anagrafi comunali nei 5 anni precedenti, per lo stesso periodo dell'anno. Le linee continue sono relative al 2020.


Le fluttuazioni statistiche sono molto ampie anche per comuni di grandi dimensioni come Milano e questo ci fa capire quanto questo tipo di analisi sia delicato e vada affidato a mani esperte. Il rischio di sparare numeri senza sostanziale credibilità statistica è molto alto. Il rischio diventa tanto più alto quanto più diminuisce la dimensione del campione statistico. Osservando i dati si vede comunque  che alla fine di marzo si notava ancora una generale tendenza al rialzo. Per il solo comune di Venezia, alla stessa data, non c'era ancora evidenza che l'epidemia di Covid-19 avesse provocato un incremento dei decessi statisticamente significativo.

Se dovessimo applicare questa medologia al piccolo Trentino dovremmo tener conto di alcuni aspetti tecnici legati alla dimensionalità del campione, ma - a mio parere - sarebbe opportuno procedere con sollecitudine anche in questa direzione, magari raggruppando i dati a livello di Comprensorio e separando comunque quelli relativi alle RSA. Questo non significa che io metta in dubbio i dati dei decessi da Covid-19 registrati ufficialmente in Trentino. Per fortuna non siamo la Lombardia. Un'analisi di questo tipo garantirebbe trasparenza e metterebbe a tacere qualsiasi ipotesi fantasiosa.

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