domenica 5 aprile 2020

Aggiornamento sulla distribuzione territoriale in Trentino

Oggi vi aggiorno sulla distribuzione dei dati relativi alla densità di contagi e di decessi all'interno del territorio provinciale. C'è una novità rispetto alle analisi postate nei giorni precedenti: ho tentato di disaggregare dai dati complessivi quelli relativi alle RSA. Sulle RSA ho già scritto nei giorni scorsi, Complessivamente incidono per circa 1/4 dei contagi totali e circa 1/3 dei decessi fin qui rilevati in Trentino. Si tratta di dati ancora provvisori che potremo approfondire nei prossimi giorni.

Vi segnalo subito che l'APSS ieri non ha aggiornato i dati relativi alle RSA. Immagino che li stiano verificando perché ci sono ancora alcune incongruenze rispetto ai dati complessivi. Anche la curva temporale dei contagi nelle RSA presenta delle vistode incongruenze. Sono dati disponibili da pochi giorni ed immagino che ci sia ancora qualche difficoltà a sincronizzare le diverse fonti. In mancanza di meglio, usiamo i dati per le RSA aggiornati al 3 aprile e quelli per il Trentino nel suo complesso aggiornati al 4 aprile. Non credo che lo sfasamento temporale sia particolarmente importante, almeno per le conclusioni di questa prima analisi.

C'è da segnalare inoltre che, specie per le Valli, le RSA raccolgono ospiti da diversi Comuni. Nel fare i miei calcoli ho sottratto i dati relativi alle RSA al Comune in cui la struttura è localizzata. Questo potrebbe portare a variazioni significative nei risultati, specialmente nei piccoli Comuni. Per chiarezza, riporto tutti i dati che ho utilizzato nella tabella seguente. Se qualche lettore notasse delle incongruenze è pregato di segnalarmele.


Contagi Contagi RSA Decessi Decessi RSA Abitanti Contagi escluse RSA x 10.000 abitanti Decessi escluse RSA x 10.000 abitanti
BORGO CHIESE 69 28 8 2 1.996 205,4 30,1
CAMPITELLO DI FASSA 23 0 2 0 707 325,3 28,3
CANAZEI 64 0 3 0 1.876 341,2 16,0
PIEVE DI BONO-PREZZO 36 24 3 1 1.437 83,5 13,9
LEDRO 135 52 23 16 5.252 158,0 13,3
PINZOLO 51 15 6 2 3.035 118,6 13,2
CASTELLO-MOLINA DI FIEMME 32 0 3 0 2.330 137,3 12,9
SAN GIOVANNI DI FASSA 59 0 4 0 3.563 165,6 11,2
VERMIGLIO 47 0 2 0 1.827 257,3 10,9
DRO 71 53 13 8 5.118 35,2 9,8
CAVALESE 48 0 4 0 4.101 117,0 9,8
ARCO 299 86 21 4 17.920 118,9 9,5
PREDAZZO 53 1 3 0 4.537 114,6 6,6
BORGO VALSUGANA 19 0 4 0 6.998 27,2 5,7
MEZZOLOMBARDO 50 28 5 1 7.249 30,3 5,5
MORI 17 0 3 0 10.003 17,0 3,0








TRENTINO 2984 718 210 67 541.098 41,9 2,6








TRENTO 369 54 24 1 118.872 26,5 1,9
ROVERETO 89 22 6 0 40.236 16,7 1,5
PERGINE VALSUGANA 178 76 19 16 21.551 47,3 1,4
RIVA DEL GARDA 84 46 4 2 17.452 21,8 1,1

L'ho scritto prima e lo ripeto: questo primo tentativo di disaggregare i dati delle RSA rispetto al resto della popolazione potrebbe contenere errori dovuti a una mia sbagliata comprensione o trascrizione dei dati. 

Ho segnato in rosso i Comuni in cui un paio di giorni fa è stata istituita una sorta di "zona rossa". Vorrei farvi notare che ci sono anche altri comuni trentini dove la diffusione dei contagi, al netto dei contagi verificati all'interno delle RSA, è piuttosto elevata. La raccomandazione a tutti i trentini è quella di rispettare rigorosamente le regole anche se i loro Comuni non sono stati classificati come quasi "zona rossa".

Ci sono invece Comuni dove, una volta disaggregato il contributo delle RSA, la situazione appare  meno critica (ho scritto meno critica NON tranquilla) Il caso più eclatante è quello di Nomi, dove tutti i decessi sono stati localizzati nella locale RSA. Vorrei essere chiaro: i morti sono tutti uguali e poco importa se erano ospiti di una RSA o facevano parte del resto della popolazione. Tuttavia, dal punto di vista della Salute Pubblica, sapere dov'è uno specifico focolaio è importante per evitare la sua ulteriore diffusione. Senza dimenticare mai che bastano 10 portatori asintomatici per innescare un nuovo focolaio. Non dobbiamo quindi fare l'errore di abbandonare le misure precauzionali illudendoci che il focolaio sia stato circoscritto. Un discorso analogo, ma meno spinto si può fare per i Comuni di Pergine e Riva del Garda: una volta disaggregato il contributo delle RSA (particolarmente pesante per Pergine) le densità di contagi e decessi calcolate per il resto della popolazione diventano simili o anche minori rispetto alla media del Trentino.

Dro è un caso particolare perché, una volta dedotto il tributo pagato dalla locale RSA, rimane una densità di decessi ancora particolarmente elevata, pur in presenza di una densità di contagi che è sotto il valor medio del Trentino. Può darsi che ci sia un errore nei dati oppure deve essere successo qualcosa di specifico. Comunque prima di cercare possibili motivazioni, io farei una verifica dei dati.

Specialmente quando si ha a che fare con i piccoli Comuni, le incertezze statistiche intrinseche sono piuttosto alte e quando si confrontano due diverse realtà bisogna tenerne conto. Nel grafico che segue mostro, per tutti i Comuni riportati in Tabella, un grafico in cui riporto la densità di decessi in funzione della densità di contagi, con le barre d'errore statistiche. Entrambi i valori sono quelli calcolati dopo aver escluso il contributo delle RSA. Il punto verde corrisponde alla media del Trentino, mentre i punti rossi corrispondono ai cinque Comuni quasi "zona rossa". Il cerchio blu identifica un cluster di comuni che sono gli stessi che appaiono nelle righe in alto della tabella (vedi sopra). Questo grafico ci fornisce un'idea di quanto i confronti tra diverse realtà territoriali siano statisticamente attendibili.






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